Stabbiello (2025 m) - Skitour
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Escursione con le pelli di foca con partenza dalla Pista di Ghiaccio della Valascia di Ambrì. “Stabbio” significa “terrazzo pianeggiante di pascolo per bestiame minuto”, oppure “costruzione che serve da ricovero al bestiame sull’alpe e la zona che la circonda”.
Inizio dell’escursione: ore 8:05
Fine dell’escursione: ore 12:25
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1031 hPa
Temperatura alla partenza: 3°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1700 m
Temperatura al rientro: 6°C
Sorgere del sole: 7.21
Tramonto del sole: 17.56
Parcheggio alla Valascia, poco prima dell’arrivo dei giocatori dell’Hockey Club Ambrì - Piotta per l’abituale allenamento per la partita di questa sera. Alcuni escursionisti lucernesi mi precedono di alcuni minuti: grazie per la traccia!
Il percorso segue la stradina forestale che conduce a Gioett (= giogo) e Cassin d’Ambrì. Nella parte inferiore la neve scarseggia; in alcuni tratti affiorano infatti strati di aghi, radici, rametti, pigne e sassi: le striature alle solette degli sci sono già sin d’ora assicurate per la discesa!
Dopo una decina di tornanti e poco più di un’ora di cammino pervengo al terrazzo di Gioett, preceduto dalla cappella a quota 1422 m.
Il tracciatore ha scelto un percorso decisamente “cazzuto”, con pendenze al limite della tenuta delle pelli. A Cassin di Sopra (1635 m) lascio il sentiero che alla destra porta al Rifugio Garzonera, e continuo su un percorso più tranquillo di quello precedente, in un bellissimo paesaggio, per me nuovo. In pratica si tratta di una lunga radura che si sviluppa alla sinistra del Ri Secco. La neve qui è abbondante e molto bella. Mi concedo una prima pausa alla Cascina di Cara (1833 m). Nella programmazione della gita a tavolino, questa baita chiusa rappresentava la meta dell’escursione odierna. Vista la bella traccia, decido di continuare fino al terrazzo successivo, a 200 m di dislivello più in alto. Sul falsopiano dell’Alpe Cara mi superano quattro marcantoni di aspetto assai aitante, diretti al Poncione di Tremorgio (2669 m).
Verso il Poncione di Tremorgio
Li lascio andare, non ho il passo per reggere il loro ritmo. Poco dopo, sul tratto più ripido, un evento inaspettato mi crea un leggero spavento: all’improvviso sento qualche cosa che mi si struscia tra le gambe: niente di pericoloso, si tratta di Mamba, un bel cagnone nero che senza farsi sentire mi raggiunge per farsi coccolare un po’. Intanto il tempo sta cambiando. Da nord sopraggiungono corpi nuvolosi, che provocano dapprima un leggero nevischio, in seguito una nevicata coi fiocchi. Spello di fronte alla baita di Stabbiello (2025 m) e mi preparo senza indugi per la discesa, prima che la nevicata possa pregiudicare la visibilità. Lo spessore della neve è molto elevato: valuto che sia di almeno 90 cm.
La discesa risulta piacevole sulle radure dell’Alpe Cara e sui prati di Gioett, mentre che sulla stradina forestale richiede un continuo controllo degli attrezzi, per evitare di sbattere contro rocce o pietre, o peggio ancora, di cadere dai muri di sostegno a valle.
Per la prima volta all’Alpe Cara, un alpeggio poco conosciuto, nel territorio comunale di Quinto. È situato sul percorso di salita al Poncione di Tremorgio, una classica dello scialpinismo ticinese, che richiede 5 h e 30 min da Ambrì, con 1680 m di dislivello.
Tempo di salita: 2 h 45 min
Tempo totale: 4 h 20 min
Tempi parziali
Parcheggio Pista di Ghiaccio La Valascia (995 m) – Cassin di sopra (1635 m): 1 h 40 min
Cassin di sopra (1635 m) – Stabbiello (2025 m): 1 h 05 min
Dislivello in salita: 1038 m
Sviluppo complessivo: 10,2 km
Difficoltà: PD-
SLF: 2 (moderato)
Copertura della rete cellulare: buona

Kommentare (2)