Monte Sodadura e Cima Piazzo partendo da Moggio


Publiziert von martynred , 27. Januar 2016 um 22:51.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:23 Januar 2016
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 1794 m
Strecke:15.88 Km

Leggo qualche appunto sul sentiero per salire al Rifugio Castelli, dove avrei dovuto trovare gli amici Tiziano (in compagnia di Paolo e Duilio), Sara ed Elena, e decido di optare per il sentiero n. 24 che parte da via Roncaiolo a Moggio (itinerario 5 del link). In questa strada cieca si incrocia sul lato sinistro una rampa in cemento con 3 cartelli segnavia gialli e rossi tra cui il sentiero n. 24 (alto). La macchina si può lasciare comodamente negli appositi parcheggi gratuiti a lato strada. E' ancora buio per cui mi attrezzo di frontale e mappa GPS sul cellulare. Premessa: i metri di dislivello positivo e km sono stati rilevati dall'app OruxMaps, pertanto non affidabili al 100%, molto probabilmente sovrastimati.

La strada cementata sale ripida per qualche metro fino ad incrociare una Madonnina sulla propria sinistra, per poi addolcirsi su un sentiero sterrato ma molto largo. Proseguo lentamente onde evitare di lasciarmi scappare qualche indicazione di una possibile deviazione… la mulattiera però risulta essere ben segnalata con segnavia verniciati rosso e giallo con il n. 24, e sul lato destro dei segni blu sugli alberi sembrano indicare lo stesso sentiero. Impossibile sbagliarsi. Dopo circa un quarto d'ora quest'autostrada termina e mi ritrovo in una distesa erbosa con qualche casolare, presumo ancora abitato, dove perdo l'orientamento. Proseguite dritto, scendendo leggermente il pendio lasciando le case in sasso sulla vostra sinistra, incrocerete un passaggio (sicuramente più visibile con la luce del sole) che si addentra nel bosco. Il sentiero ora è degno di chiamarsi tale.

Proseguo velocemente, i segnavia sono chiari e la via ben definita. Salendo trovo anche qualche scorcio fra gli alberi dove posso gustarmi la bellissima vista delle Grigne illuminate dall'alba. Oltrepasso una fontanella e continuo dritto fino a trovare un bivio segnalato con una specie di piramide di sassi. Prendo la strada di fronte a me che sale verso il Rif. Nicola, quella che scende a destra è il sentiero n. 24 basso che parte al termine di via Roncaiolo. Poco più avanti si trova una piccola Madonnina in un cavo della parete rocciosa. Il sentiero, sempre immerso nel bosco di faggi, si fa più ripido e ricco di tornanti. Per paura di far dover aspettare i miei amici in arrivo con la funivia al Rif. Castelli, cerco di affrettarmi ma mi ritrovo subito a dover rallentare il passo: sentiero completamente ghiacciato… riesco senza troppa difficoltà ad aggirarlo calpestando erba e pietre ai suoi lati. Giungo all'abbandonato "Rifugio I Bocia", un edificio imponente di 4 piani tinto di rosa smarrito e serramenti in legno verde, nascosto fra alti pini. Al lato opposto si trova un masso con riportata su una targa metallica la poesia "A MIO FRATELLO" di Thomas Merton. Procedo e arrivata ad una piana, anche questa ghiacciata, seguo il sentiero ben visibile sulla destra che in pochi lunghi passi mi porta alla "Cappella Madonna della Neve". Da qui mi basta un minuto per arrivare al punto d'incontro: il "Rifugio Sassi Castelli", 1649 mslm. Tutta la traccia spiegata fin ora è descritta in modo ancor più dettagliato nel link che vi ho indicato ad inizio relazione.

Incontrati gli amici partiamo per il "Monte Sodadura" seguendo la jeppabile ghiacciata che passa davanti la "Chiesa di Maria Santissima Madre della Chiesa". A questo punto svoltiamo a destra e continuiamo sul sentiero fino raggiungere il filo di cresta alla base. Saliamo seguendo le tracce dei precedenti camminatori, impronte di scarponi e ramponi presenti sulle poche chiazze di neve sul pendio erboso. Il terreno si fa più ghiacciato e decidiamo di ramponarci. Più avanti si nota un grande masso, da qui il sentiero in cresta si stringe e sale ripido fino alla cima, con qualche passaggio d'arrampicata. Arriviamo in vetta, 2010 mslm, il panorama è spettacolare: Pizzo Tre Signori, Grigne, Resegone, Campelli... Qualche foto e scendiamo dal lato opposto, verso NW. La discesa richiede attenzione, ma nulla di impegnativo. 

Alla base Duilio e Paolo ci salutano e continuiamo sul sentiero, io prendo una piccola deviazione salendo una piccola collinetta, fino a ritrovarsi ad una segnaletica per il Sodadura. Qui iniziamo la salita lungo la cresta per la "Cima di Piazzo", lasciando  il tranquillo sentiero alla nostra sinistra. A metà strada circa, dopo aver aggirato una parte rocciosa, incrociamo il sentiero e optiamo per questo che sale molto più dolcemente. Poco più avanti deviamo liberamente per risalire il ripido pendio che ci porta, corti di fiato, alla cima, 2057 mslm. Il vento è talmente gelido da far male, così scendiamo rapidamente lungo la cresta sud. 

E' ora di pranzo, ci dirigiamo velocemente al "Rifugio Cazzaniga" dove gustiamo vino e spezzatino per almeno un'ora. Lo staff, presumo marito e moglie, sono molto disponibili ed il cibo ottimo!
Ritorniamo al "Rifugio Castelli" rincorrendo percorsi alternativi e fantasiosi, fra  ghiaccio, erba e pietre..per il piacere dei miei soci. Come riferimento per orientarci prendiamo l' immenso ex Albergo Sciatori.

Arrivati alla Cappella, situata a pochi metri dal Rifugio Castelli, ci salutiamo e ripercorro il sentiero n. 24 fino al bivio dove avevo incrociato quei sassi sormontati come per formare una piramide. Svolto a sinistra per prendere il sentiero n. 24 basso, a mio avviso più frequentato. Il sentiero costeggia per la maggior parte del tempo il torrente, asciutto in questo periodo, e passa per una area dedicata al pic-nic, attrezzata con una grande fontana di pietre e cemento ed un grande tavolo in legno. Credo qui si possa prendere una corta deviazione per passare attraverso il bosco e non sulla strada inizialmente cementata e poi sterrata che invece seguirò io. In un ora dalla Cappella arrivo al termine della strada cieca (via Roncaiolo) e bastano qualche centinaia di metri per giungere alla macchina.


 
Tempistiche effettive:
Moggio - Rif. Castelli: 1.30 h
Rif. Castelli - M. Sodadura: 1.15 h
M. Sodadura - segnaletica M. Sodadura: 0.50 h
segnaletica M. Sodadura - Cima di Piazzo: 0.30 h
Cima di Piazzo - Rif. Cazzaniga: 0.30 h
Rif. Cazzaniga - Rif. Castelli: 0.45 h
Rif. Castelli - Moggio: 1.00 h
Totale di cammino: 6.20 h


Tourengänger: martynred
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


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numbers hat gesagt: Brava!
Gesendet am 28. Januar 2016 um 07:38
Artavaggio sempre spettacolare con una giornata così.....

Mario

martynred hat gesagt: RE:Brava!
Gesendet am 29. Januar 2016 um 08:34
Grazie, si peccato la poca neve!

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 28. Januar 2016 um 07:47
Bella doppietta Complimenti. ...Daniele66

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. Januar 2016 um 08:35
Grazie Daniele, una giornata fantastica da dover sfruttare al massimo!

Alberto hat gesagt:
Gesendet am 28. Januar 2016 um 10:07
Aspetto giorni migliori per fare una ciaspolata in zona con molta neve,ciao e complimenti.

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. Januar 2016 um 08:35
Chissà se arriverà una giornata con più neve quest'anno..lo spero anch'io!

gbal hat gesagt:
Gesendet am 28. Januar 2016 um 15:03
Complimenti Martyne. Non porto abitualmente il cappello ma se lo facessi lo toglierei immediatamente leggendo il report.
Brava/i

P.S.: Mi sa che c'è stato un qui pro quo sulla traccia pubblicata che si riferisce invece ad un giro in Resegone....o sbaglio?

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. Januar 2016 um 08:37
Gbal, woooow ma grazie :) !

Si purtroppo la traccia non è corretta, mi ha avvertita un amico. Devo ancora capire come utilizzare bene l'app Orux Maps, accettasi suggerimenti! Ora la elimino e spero di allegare la corretta presto!


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