Pizzo di Corzene (2.196 m) e Pizzo della Presolana (2.521 m)
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Era nell’aria da una settimana ………. con questo sole, con questo cielo, con questo tiepido autunno infinito … come resistere?
La Presolana come forse non l’avevo mai vista … e oggi mi è bastato vederla … come mi basterà vederla domani, dopodomani e dopo ancora!
La guardo dal Pizzo di Corzene, la guardo mentre scendo nella Valle dell’Ombra … al sole!
E la guardo ancora quando il tramonto la indora, prima che si spengano le luci!
Insomma … un’ordinaria giornata da guardone!
(Si è capito che in cima non ci sono salito, vero?)
ivanbutti Torniamo ancora in Bergamasca in una bella giornata di sole che pare da inizio ottobre. Fidandomi ciecamente dei compagni di gita, che sono esperti della zona, non so nemmeno bene dove andremo, di certo non mi aspetto la Presolana. In effetti la meta ufficiale è il dirimpettaio Corzene, che offre una eccellente vista sulla più celebre vicina; ci arriviamo dopo un bel giro che transita dal Colle della Presolana, da dove Aldo e Dani proseguono stando bassi mentre con il resto del gruppetto anche io salgo sulla cresta. Appena sotto il Corzene, su un prato con bella esposizione e senza vento, pranziamo, e comincio a capire che la vera meta di giornata di Lella è la Presolana, proprio lì davanti a noi. Così finiamo velocemente e con Angela, Lella e Raffaele ci avviamo, mentre Aldo e Dani prima stanno ad osservarci e poi li ritroveremo al Rifugio Cassinelli. Così, arrivati in breve alla Grotta dei Pagani, inizia l’arrampicata, perché da lì in poi effettivamente di arrampicata, per quanto non troppo complicata (II° grado), si tratta. L’ambiente è davvero bello, ricorda quello dolomitico; si avanza passando varie roccette dove prestare la giusta attenzione, una catena insidiosa ed il canalino finale che porta in cresta. Da lì in meno di 2 minuti si è alla croce di vetta, da dove il panorama è veramente eccellente in una giornata serena e mite come quella nella quale abbiamo la fortuna di salire. Dopo i complimenti e le foto di vetta rientriamo veloci e sempre con circospezione. Passiamo la catena e il limitrofo caminetto, ancora un breve tratto e ci siamo. Dalla Grotta dei Pagani in poi il difficile è finito, resta solo il ghiaione ed il sentiero (sconnesso e brutto) che ci porta alla baita Cassinelli, dove il gruppo si compatta di nuovo. Breve pausa e poi via per il rientro all’auto, dove arriviamo che ormai le tenebre iniziano a scendere. Davvero un ringraziamento ad amiche ed amici che mi hanno guidato su questa bella vetta, che ha confermato di meritare la sua fama. E con l'occasione Buone Feste e un grande 2016 a tutti.

Un grazie a tutti e a presto.

Eccoci qua, un altro fine settimana di un inverno che non c'è, sulle nostre splendide montagne.
Qualcuno suggerisce la Presolana, la regina delle Orobie, ma a me non è sufficiente, la conosco e per rendere la gita alla portata di tutti suggerisco di fare il pizzo Corzene e poi decidere i passi successivi.
La compagnia è bella e si sale chiacchierando tutti insieme in una splendida giornata di sole fino ai piedi della meta stabilita. La cresta, prima della vetta, stuzzica la nostra fantasia ed ecco che un gruppetto, come se fosse naturale, esce dalla traccia per seguire il crinale che ci permette da subito di godere un panorama stupendo.
Siamo sulla vetta, ma come previsto, c'è già chi pensa alla Presolana, che si innalza maestosa davanti a noi. Scesi al passo di Pozzera si mangia qualcosa e poi via verso la Presolana. In cima il panorama a 360° é mozzafiato. Che spettacolo!!!
La mia mente e lo sguardo, nonostante tutto, mi portano comunque a cercare la neve. In questo periodo sarei stato di certo sugli sci, a salire qualche bella vetta, immerso nel silenzio assoluto. Ma dove è la NEVE??? Voglio mettere gli sci!!!
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