Monte Sodadura mt 2010 da Moggio- una giornata rimediata

La mia meta odierna era il monte Bassetta da Cino sulla costiera dei Cech ma è andata diversamente. Di buon mattino arrivo a Cino ma non mi è possibile parcheggiare l'auto (dopo ho capito perchè: è il periodo della visita ai cimiteri..). Volevo andare a piedi all'alpe La Piazza e poi salire con il sentiero Walter Bonatti ma ora non ho voglia di partire da Dubino e poi fare oltre 500 metri di dislivello nel fitto bosco di bassa quota....tra l'altro ero già salito più volte alla Bassetta da Cino via Prati dell'O quando abitavo a Dazio (15 anni fa). Un poco innervosito giro l'auto e vado in Valsassina...se c'è posto a Balisio salgo in Grignone oppure vado a Moggio. Ora a me interessa stare in montagna e camminare....A Balisio parcheggio pieno (io non vado mai alla chiesetta nella valle in auto) e quindi opzione Moggio. Ovviamente a Moggio c'è tanto  parcheggio nella zona del Municipio. Decido di fare la traversata della Sodadura poichè è un pò di anni che non salgo dalla cresta sud-ovest e scendo dalla sud-est. Poco dopo la partenza lungo il sentiero 24 incontro una famiglia con un bellissimo cane Pato di razza finlandese e che viene adibito in Finlandia per la caccia agli orsi (forse la razza è segugio finlandese). Noto dal passo bell'allegro che sono abituati ad andare sui monti ed infatti mi dicono che spesso vanno in Trentino. Io ho un passo un pochino inferiore ma mi aggrego per guadagnare tempo. Loro sono diretti al rifugio Nicola. Io li seguo sempre dietro e li lascio quando arriviamo ai piani. Attraverso i piani fino all'ex Albergo Sciatori. Da qui seguo il sentierone che attraversa il versante sud della Sodadura fino al rifugio Gherardi ma come inizia la cresta sud-ovest erbosa della Sodadura lascio il sentiero e tiro dritto su prati. Raggiunta la cresta seguo il sentierino fino ad arrivare sotto il breve canalino roccioso che porta sulla breve cresta sud. La montagna è asciutta ed è piacevole appoggiare le mani sui corti gradini di questo canalino. Arrivo in cresta e qui fa più caldo ancora nonostante una leggerissima brezza. Risalgo il ripido pendio di sfasciumi e poi erba (c'è sempre il sentiero) ed arrivo in cima. Il panorama come sempre è stupendo e poi con questa giornata "estiva".... Bon mi fermo a mangiare ed a guardare...Le persone che c'erano sono scese e rimane solamente un escursionista di Cantù con qualche problema di parlata ma entusiasta del panorama e della giornata. Non finiva più di commentare il tutto ed io invece avrei voluto un poco di silenzio....pazienza. Poi arriva una coppia dal sentiero della cresta nord est e li sento parlare "se facciamo anche l'altra cima sono 2025 metri di dislivello". Boh da dove sono saliti....io penso da Pizzino facendo il Baciamorti e l'Aralalta..scendono subito. Poi arrivano altri due giovani che silenziosamente mangiano e guardano. Veramente giornata da incorniciare!! Poi scende quello di Cantù e dopo anch'io scendo dalla cresta nord-ovest(la normale). Arrivo al rifugio Nicola affollatissimo. Lo aggiro e vado al rifugio Cazzaniga a trovare il gestore che ben conosco. Sono tentato anche di salire alla Cima di Piazzo ma vince il desiderio di un buon piatto di pastasciutta e quindi mi fermo al rifugio. Dopo aver parlato con Luigi inizio la discesa seguendo il sentierino della bella valletta sotto il rifugio e che termina all'ex rifugio Casari. Qui ritrovo la famiglia della salita e Pato il bel cane finlandese...faccio qualche foto...Loro ripartono ed io mi fermo a gustare l'atmosfera di un autunno "estivo"...estremamente piacevole. Non posso fermarmi molto perchè avevo detto a Pinuccia che non avrei fatto troppo tardi. Scendo ed è una veloce e tranquilla discesa per il sentiero 24 tante volte percorso. Nonostante il disguido mattiniero sono stato in montagna ed ho respirato l'aria giusta per me. Ora Pinuccia vedendo le foto mi chiede di rifare insieme la traversata della Sodadura.....mi sa che dovrò accontentarla..... poi forse posso trascinarla sullo Zuccone od altro....