Punta d'Orogna -2474 mt- (da Alpe Devero)
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Decido di organizzare questa escursione con mio papà nonostante non sia un camminatore di sentieri di montagna anzi: grande appassionato di pesca. Quindi consapevole che l'obbiettivo di giornata potrebbe saltare da un momento all'altro, visto la sua non dimestichezza e "gamba" decidiamo di munirci di buon vino e alla peggio delle ipotesi seccarlo alla piana della Val Buscagna.
Parcheggiata l'auto all'Alpe Devero 1600 mt inizia l'escursione. In un primo momento transitiamo per la Località Ai Ponti e poco dopo dal nucleo di case Piedemonte quota 1644 mt dove è ben indicata la via GTA per la Scatta d'Orogna. Questo tratto di sentiero viene segnalato sulla carta Kompass con la dicitura -Mineralientour-. Il sentiero sale deciso zigzagando una zona prevalentemente boscosa e una volta usciti allo scoperto eccoci in "Paradiso": Val Buscagna. Un immenso pianoro situato a quota 2000 mt circa, area di rara bellezza e incontaminata, compresa tra: il Rio Buscagna e le impressionanti e imponenti bastionate rocciose che vanno dal Pizzo Cervandone (3210 mt), passando per le Guglie di Cornera al Pizzo di Boccareccio (3027 mt).
Proseguiamo camminando su zone prevalentemente detritiche dove ometti segnavia in pietra sono sempre evidenti, come anche le segnalazioni ufficiali (bianco/rosse). Raggiungiamo Curt Vita quota 2239 mt, punto dove si snoda il sentiero per Alpe Misanco, Lago Nero e Monte Cazzola. Al bivio in questione ignoro tutte queste indicazioni e tiro dritto verso la Scatta d'Orogna. A questo punto mio papà decide di aspettarmi e rilassarsi in questo idilliaco posto delle Alpi Lepontine. Raccomando ovviamente di avanzarmi un pò di buon vino al mio ritorno:):)
Nell'ultimo ripido tratto dovrò prestare più attenzione. In molti punti la roccia presenta lievi strati di verglass e gelate. In una vasta e ampia landa riesco ad aggirare comunque i punti più critici raggiungendo senza problemi la Scatta d'Orogna 2464 mt. Con un'ultimo breve allungo su facile e brevissima cresta raggiungo il grosso ometto che rappresenta la Punta d'Orogna 2474 mt. Ammiro il maestoso panorama che si estende fino al cosidetto: "Grande Est del Devero". Favolose anche le vicine valli Bondolero, Cairasca, Divedro. Tra le cime prestigiose su tutte spiccano montagne eleganti dal nome: Pizzo Diei (2906 mt), Monte Leone (3553 mt) e Pizzo Moro (2964 mt).
Torno al bivio di Curt Vita dove ritrovo mio papà dove i colori dell'autunno, le magie del Devero ma soprattutto la sua presenza faranno di questo attimo la pausa pranzo più bella della mia vita. Ripercorriamo lo stesso percorso effettuato all'andata e raggiungiamo l'auto concludendo una domenica indimenticabile e perfetta.
Chiudo la mia recensione citando: DON RUSCETTA di CRAVEO, parroco di questa frazione di Baceno (Vb) in Valle Antigorio, considerato il "PIÙ FAMOSO SERPARO DELLE ALPI" si calcolano più di 12000 VIPERE da lui catturate. Molti di questi rettili finivano in Istituti Sieroterapici di Milano per ricavare studi sul veleno. Sul sagrato della chiesa di Craveo è ben visibile il monumento eretto in suo onore che lo ritrae proprio con una vipera tra le mani, il parroco è morto nel 1961. Ho voluto raccontare questo perché fermandomi nel più classico dei bar di passaggio, nella strada che transita per Goglio, noto delle foto che stuzzicano la mia curiosità e grazie alla gentile disponibilità del barista rientro a casa con un'importante nozione in più. Anche questa è Montagna anche questa è STORIA che ormai proviene da un passato sempre più nostalgico.
NOTE: Escursione di grande fascino e bellezza della Natura, dal dislivello facile e contenuto circa 900 mt scarsi. Classificazione tecnica T2 agevole e sentieri sempre segnalati.
Parcheggiata l'auto all'Alpe Devero 1600 mt inizia l'escursione. In un primo momento transitiamo per la Località Ai Ponti e poco dopo dal nucleo di case Piedemonte quota 1644 mt dove è ben indicata la via GTA per la Scatta d'Orogna. Questo tratto di sentiero viene segnalato sulla carta Kompass con la dicitura -Mineralientour-. Il sentiero sale deciso zigzagando una zona prevalentemente boscosa e una volta usciti allo scoperto eccoci in "Paradiso": Val Buscagna. Un immenso pianoro situato a quota 2000 mt circa, area di rara bellezza e incontaminata, compresa tra: il Rio Buscagna e le impressionanti e imponenti bastionate rocciose che vanno dal Pizzo Cervandone (3210 mt), passando per le Guglie di Cornera al Pizzo di Boccareccio (3027 mt).
Proseguiamo camminando su zone prevalentemente detritiche dove ometti segnavia in pietra sono sempre evidenti, come anche le segnalazioni ufficiali (bianco/rosse). Raggiungiamo Curt Vita quota 2239 mt, punto dove si snoda il sentiero per Alpe Misanco, Lago Nero e Monte Cazzola. Al bivio in questione ignoro tutte queste indicazioni e tiro dritto verso la Scatta d'Orogna. A questo punto mio papà decide di aspettarmi e rilassarsi in questo idilliaco posto delle Alpi Lepontine. Raccomando ovviamente di avanzarmi un pò di buon vino al mio ritorno:):)
Nell'ultimo ripido tratto dovrò prestare più attenzione. In molti punti la roccia presenta lievi strati di verglass e gelate. In una vasta e ampia landa riesco ad aggirare comunque i punti più critici raggiungendo senza problemi la Scatta d'Orogna 2464 mt. Con un'ultimo breve allungo su facile e brevissima cresta raggiungo il grosso ometto che rappresenta la Punta d'Orogna 2474 mt. Ammiro il maestoso panorama che si estende fino al cosidetto: "Grande Est del Devero". Favolose anche le vicine valli Bondolero, Cairasca, Divedro. Tra le cime prestigiose su tutte spiccano montagne eleganti dal nome: Pizzo Diei (2906 mt), Monte Leone (3553 mt) e Pizzo Moro (2964 mt).
Torno al bivio di Curt Vita dove ritrovo mio papà dove i colori dell'autunno, le magie del Devero ma soprattutto la sua presenza faranno di questo attimo la pausa pranzo più bella della mia vita. Ripercorriamo lo stesso percorso effettuato all'andata e raggiungiamo l'auto concludendo una domenica indimenticabile e perfetta.
Chiudo la mia recensione citando: DON RUSCETTA di CRAVEO, parroco di questa frazione di Baceno (Vb) in Valle Antigorio, considerato il "PIÙ FAMOSO SERPARO DELLE ALPI" si calcolano più di 12000 VIPERE da lui catturate. Molti di questi rettili finivano in Istituti Sieroterapici di Milano per ricavare studi sul veleno. Sul sagrato della chiesa di Craveo è ben visibile il monumento eretto in suo onore che lo ritrae proprio con una vipera tra le mani, il parroco è morto nel 1961. Ho voluto raccontare questo perché fermandomi nel più classico dei bar di passaggio, nella strada che transita per Goglio, noto delle foto che stuzzicano la mia curiosità e grazie alla gentile disponibilità del barista rientro a casa con un'importante nozione in più. Anche questa è Montagna anche questa è STORIA che ormai proviene da un passato sempre più nostalgico.
NOTE: Escursione di grande fascino e bellezza della Natura, dal dislivello facile e contenuto circa 900 mt scarsi. Classificazione tecnica T2 agevole e sentieri sempre segnalati.
Tourengänger:
GAQA

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