Mont Glacier (3186 m) da Dondena

Altro bel tremila valdostano stavolta in compagnia dei colleghi Alessandro & Alessandro.
Ritrovo alle 6 a Settimo, alle 8.30 siamo pronti a partire, al termine della massacrante sterrata che da Petit Mont Blanc sale a Dondena.

Dal parcheggio di Dondena seguiamo per un brevissimo tratto la stradina che porta al rifugio, quindi per velocizzare il percorso (la strada fa un giro molto largo) saliamo liberamente per prati passando di fianco ad una stalla, fino a sbucare poco più in alto di nuovo sulla sterrata.
Grazie a questa scorciatoia, oltre a risparmiare tempo, abbiamo potuto ammirare diverse stelle alpine nei prati prima della stalla. Erano anni che non ne vedevo!
Più avanti abbandoniamo definitivamente la stradina, per svoltare a destra ed attraversare il ponte sul torrente, seguendo le chiare indicazioni per il Mont Glacier (sentiero 8c).
Subito dopo il ponte, presi a chiacchierare, riusciamo a perdere il sentiero. Non ci accorgiamo che la traccia giusta attraversa i prati alla nostra sinistra per poi salire con pendenza moderata contornando l'ampio pianoro erboso, ed invece puntiamo dritti al ripido pendio di fronte a noi.
Ci accorgiamo ben presto dell'errore, ma seguendo qualche esile traccia decidiamo comunque di proseguire nella nostra "direttissima", sapendo che prima o poi sbucheremo comunque sul sentiero giusto.
Dopo aver risalito faticosamente oltre 200 metri di dislivello praticamente in libera, risbuchiamo finalmente sul sentiero ufficiale, che da qui in avanti seguiremo pedissequamente!
Un tratto ad ampi tornanti ci porta alla base di una zona pietrosa, un pò malmessa dopo le piogge di due giorni prima.
Da qui in breve arriviamo sopra al Lago Gelato, che con nostra grande delusione oggi sembra una enorme pozzanghera di fango.
Traversiamo sopra al lago ed in pochi minuti siamo al Col Fussy (2 h 45).

Qui Ale C. decide di fermarsi, accusando un pò di dolore al ginocchio. Saggia decisione, visto che il tratto che ci aspetta è davvero accidentato.
Io e Ale A. proseguiamo invece di buona lena, iniziando ad attraversare la vasta pietraia sotto alla cima.
Dapprima si traversa in piano, quindi si sale con pendenza via via più ripida, su terreno molto sfasciumato e su sentiero non sempre evidente, fino a raggiungere l'ampia dorsale, dove si svolta a sinistra e si prosegue su pendenza sempre accentuata. 
L'impressione, confermata da altri escursionisti incontrati, è che le forti piogge dei giorni precedenti abbiano smosso pietre e sfasciumi, rendendo la traccia poco visibile e il terreno più instabile.
Arrancando un pò superiamo l'ultima erta e, con pochi metri di bellissima cresta pianeggiante, raggiungiamo la croce di vetta del Mont Glacier (3 h 30).

Il panorama è purtroppo guastato dalle molte nubi che coprono quasi tutte le cime circostanti, tuttavia lo spettacolo è comunque immenso.
Sostiamo in vetta una mezzora scarsa, quindi ripartiamo scendendo a buon ritmo per non far aspettare troppo Ale, che nel frattempo si è spostato dal Col Fussy ad un vicino laghetto appena sopra il Lago Gelato.
Una volta riunitici (4 h 00), facciamo un'ultima breve sosta per far riposare i nostri piedi, un pò provati dalla discesa su pietraia e sfasciumi, quindi senza più pause scendiamo lungo il sentiero (stavolta senza azzardare scorciatoie o direttissime) fino al sottostante pianoro dove all'andata avevamo sbagliato.
Godendoci a pieno la meravigliosa vallata arriviamo infine al Rifugio Dondena (5 h 20), dove nonostante siano le 15 passate, troviamo ancora dell'ottima polenta concia con salsiccia per riempire i nostri stomaci affamati!
Con la pancia piena infine percorriamo l'ultimo tratto di sterrata che ci riporta in breve alla macchina (5 h 35).