Un treno d'altri tempi

Dopo aver parcheggiato alla stazione di Castione, si prende il sentiero che porta al ponte pedonale sulla Moesa, e si entra ad Arbedo, prendendo a sinistra lungo il fiume. Arrivati alla piazza di giro del postale, dopo il parco giochi, inizia il sentiero che entra nel bosco, passando la zona denominata "Polveriera" (c'era un deposito di munizioni militari), per continuare fino al grotto Bassa, in prossimità del ponte che porta a Lumino.

Si continua sulla stessa sponda, il sentiero diventa strada forestale fino a Roveredo, e purtroppo esce dal bosco, lasciandoci impietosi sotto la stecca del sole. Arrivati a Roveredo, si resta in alto si circumnaviga tutto il paese, per scendere in prossimità dell'edificio scolastico, e passare un ponticello, continuando in direzione di Grono. Da Grono si continua su strada di campagna, passando prima Leggia, per arrivare all'inizio della parte "dritta" della valle Mesolcina, all'altezza di Cama.

Qui scendere verso il fiume, e passare il ponte che porta in paese.

Breve sosta in un grotto per un pezzo di formaggio e del buon pane scuro, poi viene il bello!!!

Degli amatori fanno circolare alcune domeniche estive il vecchio treno della Mesolcina, da Castione a Cama e ritorno. Abbiamo fatto il rientro con questo trenino, che viaggia a ritmi d'altri tempi. La fretta è bandita, il materiale rotabile è originale, ripristinato e mantenuto con cura da questi appassionati. Un'esperienza da fare, che riporta in bocca il sapore di cose vecchie e purtroppo perse: il capo treno, il bigliettaio, le fermate a tutte le piccole stazioni...

Il trenino non circola tutte le domeniche, per cui consulta il loro sito per verificare le date in cui è disponibile.

Dato che la passeggiata (19 Km) è di tutto relax, se ai tuoi bambini piace camminare, puoi fare loro un regalo quasi unico: il viaggio da Cama a Castione. Ovviamente si può fare anche il contrario (salire con il treno e scendere a piedi), oppure tutto con il trenino (che escursionista sei?).

Da Cama inoltre è possibile salire all'alpe omonima con il suo laghetto, rispettivamente prendere "il sentiero dei grotti", che porta in Italia (è una bella sfacchinata, ma ne vale la pena).