Strahlbann, cima trigonometrico-scialpinistica (2689,2)


Publiziert von tapio , 27. Februar 2015 um 08:25.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:26 Februar 2015
Ski Schwierigkeit: WS+
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Biela   Gruppo Pizzo Quadro 
Aufstieg: 1200 m
Abstieg: 1200 m
Strecke:12 km. Dettaglio: Bosco Gurin (1503 m) – Metschu (1615 m) - Tschochna – Üssar Rissùart (1819 m) – Bann (2104 m) – Herli Sattel (2420 m) – Lendar d’Herli – Strahlbann, Cima 2689,2 m – ritorno per la stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Ascona - Ponte Brolla – Valle Maggia – Cevio – Cerentino – Bosco Gurin
Kartennummer:map.geo.admin.ch

Lo Strahlbann: talmente grande è il suo fascino che dovevo prima o poi decidermi di andare a fargli visita anche nel periodo invernale. Chiaro: le frecce, le punte e i torrioni di questa lunga costiera non si prestano allo scialpinismo; ma la sua cima centrale arrotondata, la 2689,2 m, quella sì, e andava salita. Finalmente oggi appongo questo bianco sigillo allo Strahlbann: una cima sconosciuta ed ignorata dai più, la madre di tutte le scialpinistiche per me.

Come tragitto non si discosta molto da quello seguito per la sorellina minore, la Heij Bärg (visibile qui). C’è però una variante, leggera ma importante: subito dopo il guado sull’esile ponticello di Üssar Rissùart rimango sulla dorsale compresa tra i due torrenti; questo accorgimento mi permette di evitare il tratto ripido in cui occorre togliere gli sci posizionato tra il cascinino inferiore di Bann e Bann. C’è ugualmente un breve tratto ripido, però si passa con un traverso senza modificare assetto, e si sbuca a destra delle cascine di Bann. Più in alto i pendii si unificano, per cui questa variante è senz’altro “la nuova via maestra” per raggiungere Herli e la Herli Sattel, oltre al fatto che è anche più diretta. Tracciare, ormai, mi tocca: cerchiamo almeno di semplificarci il lavoro per quanto possibile…

Anche oggi trovo compagnia: già dal paese di Bosco un bel cane decide che passerà con me la giornata: rimarrò stupito ed ammirato dalla sua intelligenza, dalla sua tenacia e dal suo spirito di squadra (oltre che dalla sua pazienza).

Tornando alla salita, dalla Herli Sattel salgo praticamente subito verso Lendar d’Herli (cioè senza proseguire ulteriormente in piano). Giunto sugli altipiani decido di aggirare sulla destra i ripidi pendi che incombono sopra di me. Mi porto quasi a ridosso della cresta WNW della Cima Orientale dello Strahlbann (con un lungo traverso) e, sempre testando la tenuta della neve, inversione dopo inversione – nell’ultimo tratto monto anche i rampanti, per i tratti  di crosta dura – guadagno la breve cresta est.

Tenendomi lontano dalle imponenti cornici che precipitano in Val Calnegia, sempre con gli sci ai piedi e con il mio fido compagno dietro di me arrivo sulla vetta dello Strahlbann, dove mi sento in paradiso.

La sensazione è così forte che non riesco a renderla a parole: suppliranno le foto?

In ogni caso sono sullo Strahlbann con gli sci: e non – come dice il Gabuzzi – a piedi (“l’ultimo pendio è molto ripido e sovente viene percorso a piedi”). Sci ai piedi.

Non resta che scendere senza farsi male. Dopo una prudente fase di studio iniziale, capisco che questo sulz ha l’aria di tenere. Dunque, curve e poi curve, sempre avendo cura di attendere il mio amico. Un po’ di spinta e qualche passo a scaletta e a lisca di pesce sull’altipiano e poi ancora curve fino alla sella sotto l’Heij Bärg. Qui breve pausa con birra e un po’ di cibo che naturalmente divido con il mio compagno a quattro zampe. Poi cartone da prendere con le pinze fino alla piana di Herli e poi ancora prevalentemente sulz fino in paese. Tra l’altro, dopo Bann valico subito il fiume in un punto opportuno (in modo da evitare l’esile ponticello del sentiero ufficiale) e ciò mi permette di seguire una linea ancora più diretta di quella, già molto diretta, del mattino.

Il mio accompagnatore, con fare da vero gentleman, si congeda da me con un saluto nella piazza di Bosco. Poi sparisce, tornando da dove era venuto. Ma per me la sua presenza rimarrà inscindibilmente legata al ricordo di questa magica giornata allo Strahlbann.


Tourengänger: tapio


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Kommentare (16)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 27. Februar 2015 um 09:57
Fantastica, la vicenda del cane...
Speriamo che qualcuno, leggendo, ricordi episodi simili riferiti a questa bestiola e li racconti.
Ciao
Daniele

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Februar 2015 um 10:23
È quello che spero anch'io! Io poi non ho mai avuto cani (salvo quando ero molto piccolo), per cui puoi immaginare la sorpresa nel vedere questo amico che mi ha seguito passo passo per tutto il giorno, facendosi perfettamente capire in ogni sua espressione anche da un inesperto del linguaggio canino quale sono io.
Ciao, Fabio

igor hat gesagt: Complimentiiiiiiii ah ah
Gesendet am 27. Februar 2015 um 10:09
Che storia sembra un film ! Grandi mi sa che Tapio hai trovato uno tosto come te ah ah big mountain dog !

tapio hat gesagt: RE:Complimentiiiiiiii ah ah
Gesendet am 27. Februar 2015 um 10:27
Grazie Igor! Nel primo tratto, dove si affondava poco, il cane ha continuato a fare avanti-indietro moltiplicando per x-volte la distanza e il dislivello. Più su, furbescamente (ma chi può dargli torto?) si è accodato sfruttando la mia traccia. Davvero tosto e resistente: un vero cane da montagna!
Ciao, Fabio

veget hat gesagt:
Gesendet am 27. Februar 2015 um 13:49
Ciao Fabio,
Che bella zona.... sono anni che non rivedo quell'ambiente. grazie per avermela riproposta con le tue foto... Molto bello l'incontro con il "silenzioso" ma fedele accompagnatore, spesso provo lo stesso piacere quando salgo al Todum, in compagnia di Maya e Ettore, i quali sulla neve mostrano il loro grande entusiasmo senza abbandonarmi.
Complimenti!!!
Buona continuazione

Eugenio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Februar 2015 um 15:38
Grazie Eugenio! La valle di Bosco è veramente una zona fantastica, della quale non mi stanco mai, e relativamente vicina a casa. L'incontro con il silenzioso accompagnatore è stata davvero una grande sorpresa: penso che, se fossi stato in difficoltà, non avrebbe sicuramente lesinato il suo aiuto. Una presenza discreta ma al tempo stesso molto socievole!
Ciao, a presto, Fabio

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 27. Februar 2015 um 22:06
Bellissimo salire su una cima con un "amico" occasionale del genere. Mi è accaduta una cosa simile tempo fa', sul "modesto" (si fa per dire visto com'è andata l'altro ieri) Monte Mondonico ma con un gatto, che dall'omonimo paese decise di seguirmi fino in vetta. E anche quella volta c'era neve. :)
Ciao

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Februar 2015 um 22:14
È un dono che talvolta questi esseri a quattro zampe ci elargiscono. Davvero bellissimo. Ricordo a questo proposito che qualche anno fa era assurta agli onori delle cronache la storia del gatto del Basodino, raccontata nientemeno che dal famoso meteorologo e glaciologo Giovanni Kappenberger. Il gatto accompagnava spesso e volentieri gli alpinisti nel loro percorso verso la vetta, e naturalmente anche qui sul terreno c'era materia bianca...
Ciao

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 28. Februar 2015 um 17:54
Complimenti, Amis!!! Ti sei trovato un Gran Socio!! (gli mancava la botticella, ah già, non è un S. Bernardo!!). ciao

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. Februar 2015 um 21:01
Peccato per la botticella, ma è stato comunque un gran socio (e non ha nemmeno preteso la birra...). Grazie Amis, a presto!
Fabio

froloccone hat gesagt:
Gesendet am 1. März 2015 um 11:19
Bellissima giornata e foto che rendono onore alla stupenda salita e al paesaggio incredibile!!!! I cani sono pazzeschi,di episodi simili ne ho letti e visti(provato) parecchi.....Sembra quasi che salgano in cima per scortarti e proteggerti dai pericoli!!!!! Ce solo da imparare da loro!!! Ciao ALE

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. März 2015 um 13:29
Grazie mille Ale! È una salita che avevo in cantiere da un po', aspettavo solo le condizioni giuste. Riguardo al mio accompagnatore, quello che dici è esattamente quello che ho pensato io: mi sono sentito "scortato" e affiancato nella condivisione della bella esperienza e, perchè no, anche dei pericoli. Spero di poterlo reincontrare in una futura visita in quel di Bosco!

Ciao, Fabio

froloccone hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. März 2015 um 13:46
Nonostante,non esista "apparente"comunicazione,la condivisione di una salita con un cane,per giunta sconosciuto è una stupenda esperienza!!!
E senza bisogno di parole........Ciao

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. März 2015 um 13:53
Quoto al 100% le tue parole! Spesso ci si capisce anche senza chiacchiere :-)
Ciao!

gbal hat gesagt:
Gesendet am 1. März 2015 um 19:30
Quando dici che le parole non rendono abbastanza le tue emozioni ti credo come credo che neanche le foto siano sufficienti a raccontare il feeling di sentimenti e d'intesa che si è subito instaurato tra te e il bellissimo cagnolone. Anche a me è capitata un'avventura del genere sul Generoso e ancora la ricordo con piacere. Sono d'accordo con Ale quando osserva che sembra quasi che questi animali a volte ci prendano sotto la loro protezione e ci scortino fino in vetta. Fortunati coloro che vivono le loro salite con il loro cane a fianco.
A te, naturalmente, il solito super-complimento.
Ciao

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. März 2015 um 22:15
Grazie mille Giulio! Un po' perchè a questa montagna tenevo e tengo particolarmente, un po' perchè la compagnia del bel cagnolone ha dato un tocco particolare a questa uscita, comunque è stata davvero una bella emozione, che ricorderò a lungo e con piacere. Molto appropriate le parole di Ale e, naturalmente, anche le tue.
Ciao, Fabio


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