Andata e ritorno COLONNO - CIMA DELLA DUARIA... quasi!
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Oggi io e Eleonora decidiamo di arrivare alla Cima della Duaria da Colonno, itinerario che non abbiamo mai fatto e, data l' abbondante neve in quota, questo trek ci permetterà di farci una bella camminata prima di iniziare a pestare il faticoso e bel manto nevoso.
Parcheggiamo l' auto dopo circa 50 metri appena imboccata la via Cappella, iniziamo a camminare e in prossimità del primo tornante con svolta a destra della medesima via, subito sbagliamo!!!
Proprio sul tornante vediamo sulla sinistra una ripida scalinata che dopo pochi metri lambisce una piccola cappella e presumiamo che sia il sentiero giusto.
Vediamo anche un segno sbiadito e, dopo 20-30 metri, una bella freccia verde... convinti della bontà della direzione intrapresa proseguiamo.
Il sentiero prosegue con una bella e chiara traccia per circa mezz' ora, poi diventa meno evidente... poi lo abbiamo definitivamente perso...!!!
Iniziamo bene...!!!
Torniamo indietro e in prossimità di un piccolo guado, decidiamo di oltrepassare il piccolo rivolo d' acqua, dato che abbiamo notato un' altra traccia del sentiero.
Sentiero che ci fà costeggiare un lungo e bel muretto a secco in pietra e... dopo circa un' ora e 45 minuti troviamo finalmente la bella mulattiera che sale alla nostra sinistra.
Abbiamo perso un bel pò di tempo a ravanare nella direzione sbagliata e fatto almeno 100 metri di dislivello in più... vabbè prendiamola con filosofia e godiamoci ugualmente la splendida giornata... e per fortuna non siamo dovuti ridiscendere fino al parcheggio......
La ripida mulattiera ci porta a Cambrianico (668 mt.) e poi a Corniga (765 mt.).
La giornata è veramente splendida e un meraviglioso susseguirsi di stupendi panorami, verso le bianche montagne e verso il bellissimo lago, accompagna dolcemente i nostri passi in salita.
A un certo punto incontriamo un cartello con le seguenti indicazioni:
Sentiero 17
Solasco 15 minuti
Monti di sala Comacina 1 ora e 45 minuti
Alpe di Colonno 1 ora e 45 minuti
Proseguiamo sulla bella mulattiera e in breve raggiungiamo Solasco (862 mt.), quindi superiamo la baita dei Felem e la baita Restel.
Qui mettiamo le ghette perchè la neve ormai è alta 30-40 cm.
Non c' è nessuna traccia battuta e quindi di buona lena mi metto a tracciare il percorso nel bel manto nevoso immacolato.
Camminare ogni tanto nella neve altina ci piace molto, anche se fai il doppio della fatica alla metà della velocità.
Dopo una mezz' ora la neve diventa più alta e lo sforzo di camminare (senza le ciaspole) risulta sempre più duro e faticoso...
A un certo punto il procedere nella neve fresca diventa proprio tosto, ormai la neve sarà alta 50-60 cm. e la voglia di mollare e di tornare indietro comincia ad insinuarsi... finchè dopo 20 minuti intravediamo una bella croce: UAOOooo la croce dell' Alpe di Colonnno!!!
Ce l' abbiamo fatta!!!
Arrivati al bar ristoro dell' Alpe di Colonno (1322 mt.) notiamo alla nostra destra 6-7 auto parcheggiate!
La spiegazione alla nostra sinistra, cioè la famiglia Grisoni pulisce la strada che porta a Pigra...
Ora capiamo la presenza delle auto e la presenza dell' auto dei Grisoni con il finestrino leggermente abbassato: in pratica un cartello esplicativo attaccato al vetro spiega chi ha pulito la strada con la relativa richiesta del volontario pedaggio da versare attraverso la fessura del finestrino, cioè 1 euro.
Mah... è la primissima volta che ci imbattiamo in un' auto salvadanaio... :-)
Qui, per nostra fortuna, troviamo finalmente delle tracce battute e proseguiamo verso tre grosse cataste di legna, qui deviamo a destra (sempre su bella traccia..) verso la bella pineta e verso la non più lontana Cima della Duaria.
Poco prima della pineta la traccia fa un bel giro, girello.. e ritorna buffamente alle tre grosse cataste di legna!
...e ora??!!
Eleonora è proprio stanca e io pure... sono già le due del pomeriggio e non abbiamo ancora mangiato nulla...
"Ultimo sforzo e dove arriviamo, arriviamo.." faccio io.
Quindi entriamo nella bella pineta e... IN UN MARE DI NEVE FRESCA!!!!!!
Ogni passo sprofondo fino al ginocchio, quando mi va bene..., altrimenti fino a metà coscia!
Diciamo che provo realmente una duplice sensazione: è sia divertente che massacrante!
Superata la pineta la "musica" non cambia anzi... e dopo circa 15-20 minuti di questo pazzesco sforzo ci arrendiamo definitivamente.
La vetta della Cima di Duaria è proprio al massimo 100 metri da noi e al massimo 40 - 50 metri di dislivello, ma ormai la neve altissima mi arriva all' inguine e continuare anche solo per pochi metri sarebbe una follia.
Già abbiamo "folleggiato" fin troppo oggi nella neve alta e le mie gambe, stanche ed incazzate.., delicatamente mi chiedono se ho avuto un' infanzia difficile, visto la masochistica trincea nella neve fresca tracciata... :-)
Cara Cima della Duaria alla prossima non ci scappi... idem per le altre cime circostanti... ma questa è.. e sarà un' altra storia.
Torniamo al bar ristoro dell' Alpe di Colonno (..ovviamente chiuso) e qui finalmente ci "sbraniamo" il nostro bel panozzo...
Dopo una mezz' oretta decidiamo di scendere e di portare a termine così questa faticosa ma stupenda escursione.
Stasera, mentre scrivo la relazione, per la prima volta in vita mia sento Eleonora lamentarsi riguardo all' indolenzimento dei suoi allenatissimi muscoli delle gambe.... incredibile, quindi anche l' acciaio prova "emozioni" acido-lattiche...?!?! :-)
Cari saluti a Tutti...
Angelo & Ele
***************************************************************************************
Tu che hai saccheggiato il mio cuore,
privandolo di tutto,
e nel delirio m' hai lacerato l' anima,
accogli, cara, il mio dono,
forse nulla io potrò inventare.
Ornate a festa la data di oggi.
Avverati,
magia simile alla passione di Cristo.
Vedete,
sulla carta sono trafitto
con i chiodi delle parole.
Da "Il flauto di vertebre" del grande Vladimir Majakovskij
Parcheggiamo l' auto dopo circa 50 metri appena imboccata la via Cappella, iniziamo a camminare e in prossimità del primo tornante con svolta a destra della medesima via, subito sbagliamo!!!
Proprio sul tornante vediamo sulla sinistra una ripida scalinata che dopo pochi metri lambisce una piccola cappella e presumiamo che sia il sentiero giusto.
Vediamo anche un segno sbiadito e, dopo 20-30 metri, una bella freccia verde... convinti della bontà della direzione intrapresa proseguiamo.
Il sentiero prosegue con una bella e chiara traccia per circa mezz' ora, poi diventa meno evidente... poi lo abbiamo definitivamente perso...!!!
Iniziamo bene...!!!
Torniamo indietro e in prossimità di un piccolo guado, decidiamo di oltrepassare il piccolo rivolo d' acqua, dato che abbiamo notato un' altra traccia del sentiero.
Sentiero che ci fà costeggiare un lungo e bel muretto a secco in pietra e... dopo circa un' ora e 45 minuti troviamo finalmente la bella mulattiera che sale alla nostra sinistra.
Abbiamo perso un bel pò di tempo a ravanare nella direzione sbagliata e fatto almeno 100 metri di dislivello in più... vabbè prendiamola con filosofia e godiamoci ugualmente la splendida giornata... e per fortuna non siamo dovuti ridiscendere fino al parcheggio......
La ripida mulattiera ci porta a Cambrianico (668 mt.) e poi a Corniga (765 mt.).
La giornata è veramente splendida e un meraviglioso susseguirsi di stupendi panorami, verso le bianche montagne e verso il bellissimo lago, accompagna dolcemente i nostri passi in salita.
A un certo punto incontriamo un cartello con le seguenti indicazioni:
Sentiero 17
Solasco 15 minuti
Monti di sala Comacina 1 ora e 45 minuti
Alpe di Colonno 1 ora e 45 minuti
Proseguiamo sulla bella mulattiera e in breve raggiungiamo Solasco (862 mt.), quindi superiamo la baita dei Felem e la baita Restel.
Qui mettiamo le ghette perchè la neve ormai è alta 30-40 cm.
Non c' è nessuna traccia battuta e quindi di buona lena mi metto a tracciare il percorso nel bel manto nevoso immacolato.
Camminare ogni tanto nella neve altina ci piace molto, anche se fai il doppio della fatica alla metà della velocità.
Dopo una mezz' ora la neve diventa più alta e lo sforzo di camminare (senza le ciaspole) risulta sempre più duro e faticoso...
A un certo punto il procedere nella neve fresca diventa proprio tosto, ormai la neve sarà alta 50-60 cm. e la voglia di mollare e di tornare indietro comincia ad insinuarsi... finchè dopo 20 minuti intravediamo una bella croce: UAOOooo la croce dell' Alpe di Colonnno!!!
Ce l' abbiamo fatta!!!
Arrivati al bar ristoro dell' Alpe di Colonno (1322 mt.) notiamo alla nostra destra 6-7 auto parcheggiate!
La spiegazione alla nostra sinistra, cioè la famiglia Grisoni pulisce la strada che porta a Pigra...
Ora capiamo la presenza delle auto e la presenza dell' auto dei Grisoni con il finestrino leggermente abbassato: in pratica un cartello esplicativo attaccato al vetro spiega chi ha pulito la strada con la relativa richiesta del volontario pedaggio da versare attraverso la fessura del finestrino, cioè 1 euro.
Mah... è la primissima volta che ci imbattiamo in un' auto salvadanaio... :-)
Qui, per nostra fortuna, troviamo finalmente delle tracce battute e proseguiamo verso tre grosse cataste di legna, qui deviamo a destra (sempre su bella traccia..) verso la bella pineta e verso la non più lontana Cima della Duaria.
Poco prima della pineta la traccia fa un bel giro, girello.. e ritorna buffamente alle tre grosse cataste di legna!
...e ora??!!
Eleonora è proprio stanca e io pure... sono già le due del pomeriggio e non abbiamo ancora mangiato nulla...
"Ultimo sforzo e dove arriviamo, arriviamo.." faccio io.
Quindi entriamo nella bella pineta e... IN UN MARE DI NEVE FRESCA!!!!!!
Ogni passo sprofondo fino al ginocchio, quando mi va bene..., altrimenti fino a metà coscia!
Diciamo che provo realmente una duplice sensazione: è sia divertente che massacrante!
Superata la pineta la "musica" non cambia anzi... e dopo circa 15-20 minuti di questo pazzesco sforzo ci arrendiamo definitivamente.
La vetta della Cima di Duaria è proprio al massimo 100 metri da noi e al massimo 40 - 50 metri di dislivello, ma ormai la neve altissima mi arriva all' inguine e continuare anche solo per pochi metri sarebbe una follia.
Già abbiamo "folleggiato" fin troppo oggi nella neve alta e le mie gambe, stanche ed incazzate.., delicatamente mi chiedono se ho avuto un' infanzia difficile, visto la masochistica trincea nella neve fresca tracciata... :-)
Cara Cima della Duaria alla prossima non ci scappi... idem per le altre cime circostanti... ma questa è.. e sarà un' altra storia.
Torniamo al bar ristoro dell' Alpe di Colonno (..ovviamente chiuso) e qui finalmente ci "sbraniamo" il nostro bel panozzo...
Dopo una mezz' oretta decidiamo di scendere e di portare a termine così questa faticosa ma stupenda escursione.
Stasera, mentre scrivo la relazione, per la prima volta in vita mia sento Eleonora lamentarsi riguardo all' indolenzimento dei suoi allenatissimi muscoli delle gambe.... incredibile, quindi anche l' acciaio prova "emozioni" acido-lattiche...?!?! :-)
Cari saluti a Tutti...
Angelo & Ele
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Tu che hai saccheggiato il mio cuore,
privandolo di tutto,
e nel delirio m' hai lacerato l' anima,
accogli, cara, il mio dono,
forse nulla io potrò inventare.
Ornate a festa la data di oggi.
Avverati,
magia simile alla passione di Cristo.
Vedete,
sulla carta sono trafitto
con i chiodi delle parole.
Da "Il flauto di vertebre" del grande Vladimir Majakovskij
Tourengänger:
Angelo & Ele
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