Sasso Palazzo (1484 m) - Sasso Grande (1491 m) - Cima di Castello (1432 m) - Sassi Palazzi (1472 m)


Publiziert von Varoza , 31. Mai 2014 um 21:58.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:24 Mai 2014
Wandern Schwierigkeit: T6- - schwieriges Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: III (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   I   Gruppo San Lucio-Monte Boglia 
Aufstieg: 1026 m
Strecke:Cimadera (1080 m) - Gardada - quota 1155 m - Prato Bello - quota 1245 m - Costa del Roccolo - Capanna Pairolo SAT (1347 m) - Sentiero svizzero - Bassa d’Ogé (1398 m) - Sentiero italiano - Sasso Palazzo (1484 m) - Passo Streccione (1399 m) - Sasso Grande (1491 m) - versante ESE - Cima di Castello (1432 m) - Bassa d’Ogé - Sassi Palazzi (1464 m - 1472 m) - cippo 7L - cippo 7K - Capanna Pairolo SAT (1347 m). Da qui stessa via di salita.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dall’uscita Lugano Nord sull’autostrada A2, immettersi del tunnel Vedeggio-Cassarate dopodiché procedere in direzione di Sonvico e seguire le indicazioni per Certara - Maglio di Colla (Val Colla). Raggiunto il villaggio di Piandera si svolta a destra e si sale in breve a Cimadera. Cimadera puo anche essere raggiunta da Tesserete salendo lungo la strada della Val Colla.
Kartennummer:CN 1333 Tesserete

Con il percorso odierno andiamo a scoprire il meraviglioso mondo calcareo dei Denti della Vecchia. Che dire… un susseguirsi di straordinarie pareti rocciose, già palestra d’arrampicata di celebri nomi dell’alpinismo. Cesare Maestri ed Emilio Comici, ma anche i meno conosciuti Marco Pedrini detto “Crosta”, ed ancor prima, Bruno Pini detto “Stüva” (negli anni ’30) solevano dilettarsi con grande abilità, peraltro con attrezzi tecnici “rudimentali”, su per questi veri e propri zoccoli verticali.
 
Lasciamo il villaggio di Cimadera (1080 m), ancora immerso nel silenzio dell’alba, per incamminarci dapprima lungo la stradina carrozzabile che scorre lungo i prati di Gardada ed immetterci poi su di una comoda mulattiera (con segnavia) su per la Costa del Roccolo. In poco meno di 35 minuti raggiungiamo la Capanna Pairolo (1347 m), dove tiriamo il fiato; accidenti che ritmo.
 
Da qui ci innalziamo sull’ampio pascolo che sovrasta il rifugio e ci portiamo ad un primo bivio in coincidenza con il cippo 7K. Decidiamo di proseguire, aggirando sul versante svizzero i Sassi Palazzi, e lungo un sentiero costellato da verdi pini mughi, che ci fanno pensare al paesaggio Toscano, guadagniamo la depressione nei pressi della Bassa d’Ogé (1398 m).
 
Cambiamo ora fianco e ci inoltriamo su quello S su un sentiero segnato con punti arancioni, che in gran parte segue la cresta boscosa. Individuiamo la roccia con l’indicazione “vetta” in prossimità della quota 1483 m, e con breve e facile ascesa su un pendio erboso, raggiungiamo il Sasso Palazzo (1483 m), splendido balcone panoramico sul più frequentato Sasso Grande.
 
Riprendiamo il cammino e dopo una corta discesa, siamo di fronte al cartello indicatore posto sul Passo Streccione (1399 m).
 
Nel fitto bosco, su di un tronco d’albero, scorgiamo un segnavia Bianco/Blu che sancisce l’accesso alle vie che portano al Sasso Grande. Raggiunto il citato segnavia, una traccia di sentiero si fa più marcata e seguendola sbuchiamo ad una selletta  proprio a ridosso del Cammello, una curiosa formazione rocciosa che richiama il famoso animale asiatico. Per un tratto perdiamo quota e poi risaliamo immediatamente su un sentiero ghiaioso fino a raggiungere il bivio, da dove partono le due vie normali di salita in vetta.
 
Per l’ascesa decidiamo di cimentarci lungo la variante del canalino di destra, valutata PD / III- sulla Guida CAS. Dalla biforcazione continuiamo in verticale verso l’evidente canale, e lungo una traccia di sentiero, superiamo dei vecchi tronchi d’albero. Sempre camminando percorriamo un primo canale che viepiù si fa stretto. Superato il pertugio si riapre un secondo condotto, con una caratteristico terreno di terriccio rossastro, parecchio friabile, quasi argilloso. Al termine di questa sezione ci troviamo la strada sbarrata ed il canale diviene una specie di camino verticale. Ci sono due alternative per superare tale ostacolo; lo si può fare direttamente scalando un masso con pochi appigli (III-) oppure cercare di arrampicare su per la paretina appena  a destra, che offre forse qualche appiglio in più, ma che resta però esposta (si riguadagna poi la corretta via per un’esile cengetta erbosa). La citata paretina oggi è umida e poco invitante per cui optiamo per la prima soluzione. Usando gambe, braccia e confidando in elastici movimenti, superiamo l’ostacolo ed entriamo nel terzo breve settore percorribile con facile cammino. Dopo poco siamo di nuovo costretti a riprende l’arrampicata, questa volta su roccia calcarea con buoni appigli (agevoli fessure concave nella roccia) ed in breve guadagniamo il culmine del canale, dove ricompaiono per incanto i pini mughi. Da qui via non incontriamo più ostacoli, ed anzi, un’inaspettata traccia aggira la possente parete sommitale sul versante luganese, per poi portarci all’ometto di vetta del Sasso Grande (1491 m).
 
In vetta siamo raggiunti da una fitta nebbia che avvolge tutto il versante ticinese, rendendo l’ambiente ancor più suggestivo.
 
Firmiamo il libro di vetta e cominciamo la discesa lungo la via che scende sul versante ESE, segnata anche con dei bolli blu (spesso sbiaditi). Questo vettore è decisamente più semplice di quello scelto per l’ascesa, ma presenta comunque qualche passaggio dove bisogna prestare attenzione. Dalla vetta, discendiamo all’anticima, superando  un’evidente faglia. Un breve passaggio roccioso di II ci fa di colpo immergere nei pini mughi, e seguendo una traccia perdiamo quota fino a superare anche una breve traversa rocciosa piuttosto esposta. Da qui, sempre su pendio cespuglioso e ripido (poche volte esposto) ci portiamo proprio sopra il bivio che separa le due vie. Superiamo un’ultima corta paretina rocciosa ben appigliata (II) e siamo ora su terreni più amabili.
 
Anziché procedere sul sentierino ghiaoiso percorso all’andata, svoltiamo decisi verso S e ci agganciamo alla via con segnavia  Bianco/Rosso/Bianco che punta alla Bocchetta di Brumea (1263 m). Proprio sotto la quota 1432 m abbandoniamo il sentiero, e su pendii boscosi ed erbosi, ci ritroviamo sulla Cima di Castello (1432 m), che offre una bella vista sulla parete S del Sasso Grande oltre ad uno splendido squarcio sul golfo di Lugano.
 
Ci restano due soli obbiettivi quest’oggi, per cui ritorniamo sui nostri passi, raggiungiamo di nuovo il Passo Streccione, e questa volta procediamo lungo il suggestivo percorso sul fianco N, ai piedi del Sasso Palazzo fino a giungere al bivio ove si trova la roccia con il segnavia “Cresta - Sasso Palazzo”. Intersechiamo il percorso d’andata, procedendo per poco sul versante S per poi seguire il crinale che dalla Bassa d’Ogé sale in direzione della quota 1464 m dei Sassi Palazzi. Guadagniamo la citata quota e con continui saliscendi, a tratti rocciosi (spesso si incontrano degli antichi chiodi ed anelli sul culmine dei numerosi spuntoni) a tratti cespugliosi, raggiungiamo infine la vetta principale dei Sassi Palazzi (1472 m), che svetta boscosa proprio sopra la Capanna Pairolo.

Non è nemmeno mezzogiorno e per oggi siamo soddisfatti. Discendiamo nel bosco, superando il cippo 7L, fino al sopracitato rifugio, da dove ripercorriamo lo stesso percorso di salita per rientrare a Cimadera allo scoccare delle 12:30.

Note:
 
Vetta:
Ometto di sasso con libro di vetta sul Sasso Grande, simbolo panoramico inciso su una roccia al culmine 1472 m dei Sassi Palazzi.

Cimadera:
Scarsa possibilità di parcheggio poco prima della piazza di giro sotto il villaggio.
 
Valutazione:
Cimadera - Capanna Pairolo: T2 (E)
Capanna Pairolo - Passo Streccione: T3 (EE), sia dal sentiero sul versante E che da quello sul versante O
Passo Streccione - Sasso Grande, per la variante del canalone: T6 (PD / III-)
Sasso Grande - Passo Streccione, per la via normale sul versante ESE: T5 (F / II)
Passo Streccione - Cima di Castello: T3 (EE)
Bassa d’Ogé - Sassi Palazzi - Capanna Pairolo: T4 (EE / F a tratti)


Tourengänger: veri, Varoza


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