Pizzo d’Era (2618 m) – Skitour


Publiziert von siso , 4. Mai 2014 um 15:20.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 3 Mai 2014
Ski Schwierigkeit: ZS-
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Molare 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 975 m
Strecke:Quota 1644 m della strada del Passo del Lucomagno – Piano (1655 m) – Alpe Pian Segno (1668 m) – Ponte sul Ri di Lareccio (1689 m) – Incrocio per Frodalera (1746 m) – Stabbio Vecchio – Conca ad ovest di Torói di sotto (2187 m) – Foppe dei Torói – Circa 90 m prima della Bocchetta d’Era (2539 m) svoltare a sinistra verso la cresta ovest della vetta – Pizzo d’Era (2618 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Biasca – Valle di Blenio – Strada del Passo del Lucomagno – Campra – Quota 1644 m della strada del Lucomagno (subito dopo la galleria, alla congiunzione con la vecchia strada del Passo).
Unterkunftmöglichkeiten:Albergo Olivone & Posta.
Kartennummer:C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000; C.N.S. No. 266 S – Carta scialpinistica Valle Leventina - 1:50000.

Escursione con le pelli di foca al Pizzo d’Era, con partenza da Piano, lungo la strada del Passo del Lucomagno.

Il toponimo “Era” assegnato a questa cima suscita perplessità: secondo gli studiosi significherebbe aia, nel senso di spiazzo davanti alla casa o spiazzo per la trebbiatura. Tutti coloro che hanno raggiunto questo pizzo possono confermare che la cima non ha proprio nulla da spartire con un’aia.

 

Inizio dell’escursione: ore 7:15

Fine dell’escursione: ore 12:00

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1013 hPa

Temperatura alla partenza: 6°C

Temperatura al rientro:14°C

Raffiche di vento: 45 km/h

Sorgere del sole: 6:07

Tramonto del sole: 20:36

 

Lasciata l’auto ai bordi della strada del Passo del Lucomagno, mi avvio sulla stradina pianeggiante, in parte ancora innevata, verso Piano e l’Alpe Pian Segno (1668 m). Alle 7:30 la piana è già illuminata dal sole. Si prospetta una bella giornata, con qualche nuvola, ma con un vento che in alto sarà veramente fastidioso. Dopo il Ponte sul Ri di Lareccio (1689 m), a 1,5 km dalla partenza, posso calzare gli sci. Mi raggiungono due escursionisti di Tubinga, con i quali condivido la salita e parte della discesa. Dopo il ponte seguiamo la stradina che sale verso Stabbio Vecchio e Lareccio. La neve è ancora compatta e gelata, cosparsa di rametti, licheni, pigne, sassolini e resti vari. A 1750 m abbandoniamo la strada e svoltiamo a sud-ovest, verso una conca piuttosto ripida, che porta alla Bocchetta d’Era (2539 m). Aggiriamo, sul lato nord, il Torói di sotto (2187 m). La neve, ventata, presenta una crosta spesso cedevole, che rende la salita più faticosa del dovuto. Il paesaggio è comunque incantevole; con neve di buona qualità questa discesa dev’essere da sballo! Se non fosse per il gelido favonio che ci obbliga ad indossare la giacca a vento con il cappuccio, la salita sarebbe un relax. Notiamo alcune slavine cadute recentemente dai contrafforti del Pizzo Prédelp. Poco prima di raggiungere la sella, decidiamo di puntare alla cresta ovest del Pizzo d’Era (2618 m), che corrisponde alla via normale di salita. Qui la visibilità peggiora e le raffiche di vento rendono il paesaggio severo: sembrerebbe di essere ad una quota molto più elevata.

Dopo tre ore e dieci di cammino posso affermare: Pizzo d’Era (2618 m) geschafft!
 


Oggi niente carrellata fotografica: il freddo intenso ci obbliga ad una veloce preparazione alla discesa. La luce diffusa e la neve crostosa non ci permettono purtroppo di apprezzare completamente il canalone. Più in basso, con neve che nel frattempo si è rammollita, ci è possibile per contro compiere ampie curve, con piena soddisfazione anche per i compagni venuti da lontano.

 

Escursione con le pelli di foca alla scoperta di un itinerario che mi era sconosciuto. Dopo averlo visto di persona, posso confermare che il Pizzo d’Era è una meta meritevole, valida sia per gli sciatori sia per i racchettari. Con buone condizioni, i più esperti possono affrontare la discesa lungo il canalone di Brönich, sul versante SE del pizzo.

 

Tempo di salita: 3 h 10 min

Tempo totale: 4 h 45 min

Dislivello in salita: 975 m

Sviluppo complessivo: 12,4 km

Difficoltà: AD-

SLF: 2

Coordinate Pizzo d’Era: 705′390/152′865 

Copertura della rete cellulare: scarsa

Libro di vetta: no

Partecipanti: due Tubinghesi e siso.


Tourengänger: siso


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Kommentare (6)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 4. Mai 2014 um 17:43
Complimenti Siso per la escursione a te e ai Tubinghesi.
Quanto alla etimologia posso aggiungere che nel dialetto dell'Alta Val di Non l'aia si dice "ara", assonante abbastanza con "era". Certo che se l'aspetto della cima è....tutt'altro mi sa che queste spiegazioni lasciano il tempo che trovano.
Ciao

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Mai 2014 um 18:01
Grazie Giulio!
A volte sembrano veramente strani i toponimi. Un altro esempio è costituito da "Torói", termine molto diffuso nella regione, che dovrebbe significare "torre". Ebbene, molte di queste presunte "torri" non hanno proprio la forma della torre secondo l'accezione comune della parola.

A presto,
buona settimana!
siso

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 5. Mai 2014 um 14:24
Dovevamo venire anche noi in zona ma prevedevano vento,abbiamo dirottato su Resegone.......Sara' x la prossima Complimenti Daniele66

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2014 um 19:51
Il vento era veramente fastidioso, comunque siamo sopravvissuti. Sempre meglio che passare tutto il fine settimana a casa!
Ciao Daniele,
a presto!
siso

tapio hat gesagt:
Gesendet am 5. Mai 2014 um 16:00
Ciao Siso!
Complimenti, bellissima meta che avevo anch'io in programma (e non escludo, prima della fine della stagione, di provarla). Quando, due settimane fa, scendendo dal Passo del Lucomagno, ho addocchiato il pendio di salita, ho subito pensato che meritasse una visita/una sciata. Dalle tue belle foto vedo che le condizioni sono ancora buone, per cui magari...
Ciao, Fabio

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2014 um 19:57
Ciao Fabio,
È stata una piacevolissima scoperta. L'ampio canalone che porta fino alla sella è veramente stupendo. Peccato per il vento durante la salita e la luce diffusa nella prima parte della discesa. Le condizioni della neve sono spesso mutevoli, per cui non escludo che possano persino migliorare, permettendo una gradevole discesa. Ovviamente dovrai tenere in considerazione che per 1,5 km occorre portare gli sci, sia in partenza sia all'arrivo. Il paesaggio è comunque stupendo!

Buona settimana!
siso


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