Monte delle Figne, m 1172
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Anche per noi è venuto il momento di fare una visita al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, dove non siamo mai stati. In realtà cammineremo a ridosso del suo confine, ma ritengo la salita al Monte delle Figne ideale per dare una prima occhiata….nebbia permettendo!
Partiamo dal Passo della Bocchetta seguendo l’Alta Via dei Monti Liguri. Da qui il dislivello per la cima è contenuto, anche se il percorso è piuttosto lungo per me, sono circa 13 km tra andata e ritorno, comunque niente a confronto delle salite fatte in loco da massimo e patripoli, ormai fuori dalla mia portata. Come impegno simile alla nostra scelta ci sarebbe anche la salita dal Colle di Praglia, fatta da pietro86 e Highlander, ma per oggi vogliamo fare qualcosa di diverso!
Per poco meno di due km saliamo lungo uno stradello selciato, per niente noioso, fino ad impattare contro un megatraliccio. Qui abbandoniamo lo stradello e prendiamo a sinistra il sentiero coi segni bianco-rossi dell’Alta Via dei Monti Liguri che seguiremo fino al Passo Mezzano.
Tagliamo i fianchi del Monte Leco evitando le antenne che porta sul capo e con percorso a saliscendi superiamo la Colla di Leco e raggiungiamo Prà Lain, dove sulla sinistra si stacca il sentiero n. 5 che porta a Prato Perseghin. Noi proseguiamo lungo l’Alta Via aggirando a Nord il Monte Taccone, poi, una volta tornati sul versante meridionale, raggiungiamo in breve il Passo Mezzano: da qui comincia la salita al Monte delle Figne.
Abbandonata l’Alta Via che scende a Prato Perseghin, proseguiamo lungo il sentiero contrassegnato con due croci gialle, che appoggiato sul fianco nord dell’altopiano conduce dolcemente sulla cima.
E’ un luogo strano e affascinante questa montagna, e l’essere qui soli, nel silenzio assoluto, regala quella sensazione che ti porta a fermarti e credere che potresti rimanere per sempre.
Scendiamo al Passo Mezzano percorrendo l’ampio crinale, poi, invece di proseguire sul sentiero dell’andata, puntiamo Prato Perseghin, un’ampia e invitante sella verde ben visibile in lontananza. Raggiunta questa abbandoniamo l’Alta Via che prosegue verso il Colle di Praglia e continuiamo l’aggiramento sul versante meridionale del Monte Taccone, lungo il sentiero n. 5, che in mezz’ora ci riporta sull’Alta Via presso la sella di Prà Lain. Ora non ci rimane che ripercorrere il sentiero dell’andata per tornare al Passo della Bocchetta.
Come per la Punta Martin, anche oggi abbiamo camminato attraverso uno stupendo giardino, tra viole, narcisi, orchidee e dafne profumate. Nonostante la nebbia iniziale e la foschia, è stato un camminare piacevole, con dolci saliscendi, poco faticoso e rilassante, anche se alla fine i chilometri, un pò troppi per me, si sono fatti sentire.
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