Monte Bigorio (1167 m)


Publiziert von siso , 9. Februar 2014 um 13:50.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum: 8 Februar 2014
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo San Jorio-Monte Bar 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 565 m
Strecke:Bigorio (609 m) – Convento Santa Maria (730 m) – Sciss, bivio (825 m) – Condra (989 m) – Condra (1008 m) – Monti di Bigorio (1047 m) – Alpe Moschèra (1150 m) – Monte Bigorio (1167 m) – Condra (1008 m) – Bigorio (609 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Lugano – Tesserete – Bigorio.
Kartennummer:C.N.S. No. 1333 – Tesserete - 1:25000; Kompass 91 “Lago di Como-Lago di Lugano” - 1:50000.

Racchettata in una tra le poche regioni del Ticino con pericolo di valanghe moderato: altrove il pericolo è marcato (3). “Non è una cima slanciata, ma piuttosto un costone che separa la valle del fiume Vedeggio dalla Val Capriasca”; così lo definisce l’autorevole Giuseppe Brenna.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:30

Fine dell’escursione: ore 12:30

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1008 hPa

Temperatura alla partenza: 0°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 900 m

Temperatura al rientro: 7°C

Sorgere del sole: 7.37

Tramonto del sole: 17.38

 

Parto alle 8:30 dal nucleo di Bigorio (609 m), frazione di Capriasca. Sembrerebbe una giornata splendida: cielo sereno, neve fresca in quota e mare di nebbia sui fondivalle. È da parecchio tempo che non ritorno in questa zona del Luganese; a torto, si ha quasi sempre la tendenza a frequentare le montagne poste ad alte quote, pensando che siano più remunerative, più belle, più prestigiose.

Non sempre questo corrisponde al vero. A volte le montagne delle Prealpi ci offrono dei panorami incantevoli e condizioni d’innevamento simili a quelle delle vallate superiori del Ticino.

Lasciato il paesino, ammiro il panorama che si apre sul mare di nebbia che copre la piana del Vedeggio e il Golfo di Lugano. Dopo una decina di minuti di contemplazione, imbocco la Via Crucis che porta al monastero. Pregevoli alcuni degli affreschi che ornano le 14 cappelle, edificate nel 1797 e risanate nel 1966. Sono stati eseguiti nel 1979 da artisti ticinesi: Pierino Selmoni, Pietro Travaglini, Max Läubli, Alberto Salvioni, Carlo Manini, Giancarlo Tamagni, Gianni Paris e fra' Roberto.

Dopo mezz’ora di cammino, in alcuni tratti su selciato coperto da una patina di ghiaccio, raggiungo il Convento Santa Maria dei frati cappuccini (730 m). Edificato nel 1535, è il primo dei conventi cappuccini della Svizzera. Nei fine settimana vi si tengono dei corsi molto ben frequentati. Tra questi, curioso quello denominato “La riscoperta del silenzio”. Non credo che possa adattarmi a questa  attività di meditazione e analisi introspettiva.

Un segnavia posto di fianco alla chiesa indica che per Condra occorrono 45 min di cammino. Il sentiero prosegue piuttosto ripido in un castagneto, in direzione di Sciss di Fuori (825 m), dove stanno costruendo una strada forestale. Il toponimo “Sciss” ha il significato di “prato con alberi da frutta”. Da questa quota la copertura nevosa è completa; proseguo tuttavia ancora senza racchette. Le betulle sostituiscono gradualmente i castagni: il paesaggio si apre sempre di più fino a raggiungere l’idilliaco maggengo di Condra (989 m).  

Negli anni 1920 – 1930 le famiglie borghesi della vicina città di Lugano edificarono su questo alpeggio le prime case di vacanza della Capriasca. Degna di nota è quella denominata P.A.M. (acronimo di Pia, Antonio e Mario), costruita dall’architetto Mario Chiattone nel 1932 per la sua famiglia e ora di proprietà del comune di Capriasca.

Una bella traccia nella neve fresca mi permette di proseguire ancora senza racchette. Mi fermo spesso per scattare foto e per ammirare il paesaggio impreziosito da un bel sole.

Raggiunto il segnavia superiore di Condra, a 1008 m di quota, scelgo il percorso che alla destra prosegue verso i Monti di Bigorio e il Matro di Stinché; è la tratta più bella dell’escursione. Il bosco è intercalato da radure, da pascoli e da belle baite; l’edificio che più mi affascina di questi monti è in zona Ai Piani (1047 m). Si tratta di una costruzione rossa preceduta da due monumentali alberi: fantastica!

                                                   Ai Piani (1047 m)

Qualcuno è appena sceso dal crinale con gli sci. La neve ha uno spessore che supera il mezzo metro: decido di montare le racchette. Nella breve pausa che richiede questa operazione, le condizioni meteo cambiano bruscamente. Il bel sole viene nascosto dalle nuvole e dalla nebbia: che peccato! Le tracce esistenti svoltano a valle e dopo un’ampia curva ritornano verso Bigorio. Comincia la dura fatica: per guadagnare quota devo tracciare nella neve alta su un pendio ripido. Non mi va di consultare né la carta topografica né il navigatore satellitare; preferisco continuare a naso in piena libertà, senza condizionamenti: è così che amo camminare sulla neve vergine.

Oltre al pascolo, devo attraversare un bosco di betulle con importanti accumuli di neve. A 1150 m di quota raggiungo la dorsale, in un nebbione fitto: non si vede un accidente. Ancora una volta mi rifiuto di guardare il navigatore. Proseguo in direzione sud; quando provvidenzialmente la nebbia svanisce, vedo un ometto di pietre: ecco la meta che devo raggiungere. In realtà, a casa scoprirò che questa è la cima trigonometrica del Monte Bigorio, di circa 20 m più bassa rispetto a quella principale. Il fatto non mi turba per niente: è stata comunque una bellissima escursione.

Grazie alla spessa coltre nevosa posso scendere direttamente su Condra senza badare a sentieri o stradine.

 

Escursione con le racchette da neve sul versante occidentale della Val Capriasca.

Ottimo itinerario per trascorrere 4 h sulla neve fresca, in zone con moderato pericolo di valanghe.

 

Tempo di salita Monte Bigorio: 2:25 h

Tempo totale: 4 h

Tempi parziali

Bigorio (609 m) – Monastero Santa Maria (730 m): 30 min

Monastero Santa Maria (730 m) – Condra (989 m): 45 min

Condra (989 m) – Monti di Bigorio (1047 m): 25 min

Monti di Bigorio (1047 m) – Monte Bigorio (1167 m): 45 min

Dislivello in salita: 565 m

Sviluppo complessivo: 6,9 km

Difficoltà: T1/WT2

SLF: 2 (moderato)

Libro di vetta: no

Copertura della rete cellulare: buona

Coordinate Monte Bigorio (1167 m): 717'012 / 104'874

Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 9. Februar 2014 um 21:21
Bravo Siso, hai ragione. Quando si può bisogna anche riscoprire il senso dell'orientamento degli animali e lasciare in tasca il gps (quando si può....)
Ciao, bella la tua gita.

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. Februar 2014 um 19:49
Grazie Giulio.
Averlo nello zaino è una sicurezza (coordinate); normalmente lo accendo all'inizio e lo spengo alla fine dell'escursione, senza mai guardarlo.
Ciao,
siso.


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