Rifugio P. Crosta all'Alpe Solcio 1751 m
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Dopo la giornata di ieri al rifugio Cazzaniga passata in piacevole compagnia dei gestori oggi migriamo a ovest nella speranza che le previsioni siano centrate. Ieri la neve prevista sopra i 1500 era, in effetti, acqua o acqua gelata anche ai quasi 1900 del rifugio, questo inverno-autunno ci sta facendo impazzire!
Ci fermiamo a Varzo per la colazione nella speranza di ritrovare una pizza eccezionale presa quest’estate, invece nisba! Non c’è anima in giro, tra l’altro gli impianti di San Domenico sono chiusi, sembra perché la strada non è stata pulita e ieri ha nevicato tutto il giorno.
Dopo Maulone si trova il piccolo posteggio per la salita invernale al rifugio Crosta, anche il posteggio è ingombro di neve e solo i fuoristrada possono accedervi, c’è già una macchina che sta facendo fatica a uscire e solo grazie a qualche spinta riesce a ritornare sulla strada. Posteggiamo quindi lungo la strada e partiamo ciaspole ai piedi.
La neve è un vero schifo, melassa, speriamo che salendo la cosa migliori.
A circa metà del percorso incrociamo il gestore sceso con il quad per cercare di fare un poco di pista e a segare i rami che in qualche tratto hanno invaso la strada.
Il buon proposito un poco aiuta ma l’impronta della gomma è troppo piccola per le ciaspole per cui camminiamo come le modelle (tentativo sprecato) oppure zoppichiamo con un piede in neve fresca e uno sulla traccia.
Barcollando continuiamo la salita, la neve non migliora e si formano degli zoccoli incredibili. In un tentativo di fare una foto in un alpeggio ritorno sulla strada con le ciaspole tacco 15, il brivido dell’altezza! Ora ho la certezza che camminare su quei trampoli è pericoloso per me altro che comodi come asserisce una mia collega!
Pant, pant, pant…puff, puff, puff e andando avanti così arriviamo a vista del rifugio, penso di aver fatto meno fatica a salire i 2700 m di dislivello della Presanella che gli 800 per arrivare qui…sono malata mi dico, la donazione di venerdì ha lasciato i suoi strascichi…mi sa che invece è proprio questa nevaccia che mi ha messo KO!
Sosta al piccolo rifugio, si potrebbe anche stare fuori, la temperatura lo consentirebbe e anche il pallido sole potrebbe essere un invito ma non c’è un quadratino pulito e dopotutto il calduccio e la comodità del rifugio sono più invitanti oggi.
Dopo che sono salite un paio di motoslitte e parecchie persone la strada si presenta ora ben battuta e si potrebbe scendere anche senza ciaspole le teniamo però in modo da poter fare qualche taglio e quindi altra fatica, sarebbe divertentissimo se ci fosse una bella neve, invece… oggi solo fatica ripagata in ogni caso dagli splendidi panorami, dal pallido sole e dalla compagnia della mia metà!
Dislivello 900 m; km 15
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