Rifugio Crosta- Una classica che non delude
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |

Alla prossima

Nella salita parto veloce(sfruttando al massimo il "pieno" fatto all'accogliente bar Gufo di Masera..), mi concentro sull'andatura e sul fiato che faccio fatica a "rompere". Il percorso appare simile fin dalla partenza ad una processione verso qualche santuario, oggi nella zona una delle poche mete possibili evitando l'Alpe Devero alle prese con la "Traccia Bianca". Mi alleggerisco subito di qualche strato, fino a sentire il calore del sole sulle braccia, qualche breve folata di vento fa rabbrividire, ma la temperatura si mantiene comunque costante su livelli piacevoli. Il cielo è di un azzurro abbagliante, gli alberi filtrano la luce smorzandola..in pianura stamattina c'era la nebbia e le previsioni parlavano di variabilità così il contenuto del mio zaino si compone di diversi elementi di variabilità, che mi consentirebbero come al solito un trekking di più giorni..La salita è animata dalla vivacità di Rot che mette a dura prova la pazienza di Suni. La tenace e imperterrita cagnolina trova comunque il modo di farsi rispettare adottando la classica massima "chi vusa pusè....". Nei pressi di un gruppo di baite sperimentiamo un piccolo taglio che ci fa attraversare un pianoro ancora inviolato..la neve è soffice ed invitante..la nuova traccia quasi un affronto alla perfezione del manto ma in fondo si arricchisce di una nuova texture..l'intervento è visibile senza alterare la magia del bianco con altri colori..è come il sole tracciato con un dito sul mobile del soggiorno! Il rifugio Crosta quando appare dalla sua strategica posizione in mezzo alla neve e alla luce mi riporta ogni volta alla mente i contorni di un castello, pur non offrendo alla vista nessun elemento tipico del castello..comunque per me rimane il rifugio-castello. Le sculture di legno presenti intorno rafforzano la particolarità del luogo con una nota di folclore montano.
Prima della discesa vera e propria, la ricerca di un luogo per il riposo. Trasformiamo una porzione di manto nevoso in una sorta di nido-igloo che ci accoglie sulle nostre copertine (la mia è l'unica degna di tal nome: per Max un pezzo di pluri-ball, per Gabri un coprilunotto argentato pro-abbronzatura, mentre la principessa Suni preferisce un morbido zaino!). Il relax raggiunge livelli massimi, riesco ad assopirmi.
Infine la discesa . Il gruppo si è ormai sciolto, i mezzi ai piedi impongono ritmi e tempi diversi. Percorriamo nuovi tagli ammirando scorci di baite da cartolina, le classiche case che i bambini disegnano nella loro semplicità..l'essenza di ciò che è una casa: una facciata con una porticina e piccole finestre, un tetto a triangolo con il suo comignolo, vero fulcro della baita in ogni stagione...l'essenza di ciò che serve davvero e rende liberi..ciò che non può essere invaso da troppe cose e che può essere vissuto quotidianamente nell'interezza degli spazi..ciò che avvicina e che quasi forzatamente accomuna.
La discesa ora è solo silenzio, Suni esplora più disinvolta e si concede qualche iniziativa in autonomia. Anch'io prendo una decisione in autonomia che mi porta a percorrere da sola l'ultima ora di discesa. Mi mantengo sul sentiero, non posso percorrere un solo metro più di quelli previsti, la neve ora è dura e compatta, battuta più volte dai numerosi escursionisti che ne hanno modificato la struttura. Nessuno mi raggiunge, nessuno davanti a me. Sembra che tutti abbiano urgentemente concluso la giornata, l'imbrunire segna il confine. Il silenzio e l'attenzione verso l'esterno mi fanno quasi avvertire la sensazione di avere sbagliato strada anche se so che ciò non è possibile...il vissuto personale altera le percezioni del luogo e del tempo..accelero ma la discesa sembra non finire più..Finalmente la direzione di marcia viene invertita da attesi tornanti che di lì a poco mi fanno intravedere l'asfalto della strada.. e giunta alla macchina attendo pazientemente gli intrepidi escursionisti assetati di avventura, imprevisto e nuovi sentieri da tracciare!
Un caro saluto ai compagni di giornata.

Bell' allenamento, aspettando tempi migliori, in ottima compagnia collaudata.
Grazie Raga, alla prossima.
Dopo un sabato sotto l'acqua battente x la domenica pare
esserci un buon miglioramento della meteo a partire da ovest.
Le forti nevicate e il bollettino valanghe tutto rosso consigliano
prudenza e cosi andiamo al Rifugio Crosta per stare sul super sicuro.
Dopo gradita colazione al Gufo partiamo con calma già dopo le 9 da
Maulone in compagnia di Roby,Renato,Lucia, Max e Barbara.
Oggi Suni ha modo di "conoscere" Rot, giovane e instancabile "rombi.."!
La reginetta non concede molta confidenza e
il giocherellone di Rot si deve accontentare!
Tra gite Cai, pericolo valanghe,neve fresca e 4 soli pare
che tutti stiano andando al Rifugio Crosta.
Ma di buon passo con Barbara che parte a missile superiamo
il codone e saliamo un po più tranquilli facendo tutti i tagli possibili
nel bosco immacolato tra tanta bella neve fresca!
Arrivati al Rifugio Crosta la musica cambia e il "rebelott" domina!!!!
Ma basta spostarsi di 200 m e la pace assoluta torna a farci compagnia!
Un bel bagno di sole in tutto relax in questa giornata con 4 soli è proprio quello che ci vuole!
Viene l'ora di scendere! Peccato!
Facciamo ancora i tagli e alla fine pure un bel "allungatoio" che ci farà
arrivare all'auto in ritardo rispetto a Barbara che ha avuto pure il suo pizzico di ansia
in questa giornata tutta relax!
Un grazie agli amici/amiche per la piacevole giornata passata tra la bella neve!
Un grazie a Suni come sempre perfetta compagna di escursione!
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (4)