Resegone da Morterone

Con l'amico Angelo ed il suo vivacissimo cane Nus, conosciuti al rifugio Griera, c'è subito stata sintonia.
Esperienze comuni, grande passione per la montagna, nessuna voglia di rischi eccessivi.
Rimaniamo in contatto con l'idea di organizzare qualcosa insieme, lui è di riposo in settimana, io ho ancora qualche giorno di permessi da smaltire entro la fine dell'anno. Così riusciamo ad organizzare per questo mercoledì, anche xchè dal giorno dopo le previsioni annunciano la fine di questo periodo asciutto di bel tempo quasi esagerato.
Ritrovo a Seregno x le 7.45, partiamo con in mente il rif. Grassi, strada facendo telefoniamo, x fortuna, e scopriamo che apre solo nei week-end in questa stagione. Angelo ha già pronta la carta di riserva e mi propone il Resegone da Morterone, con pranzo all'agriturismo Tironi-Consoli.
La "Resega da li non l'ho mai fatta, non sono mai riuscito a combinare in compagnia e l'idea di farmi da solo la lunga strada verso Morterone mi ha sempre frenato, così accetto con entusiasmo. 
Sosta caffè a Ballabio, poi la lunga stretta e tortuosa strada (c.ca 15 km. ) verso quello che è conosciuto come il più piccolo comune d'Italia, parcheggiamo alla forcella di Olino, ci prepariamo e verso le 9.00 siamo pronti a partire. Imbocchiamo il sentiero che sale gradevolmente nel bel bosco, ogni tanto c'è qualche tratto ghiacciato complicato dal tappeto di foglie, ma evitabile con un po di attenzione. Nus è scatenato, oggi più del solito, sembra un levriero da corsa,  ogni tanto parte per qualche scorribanda sui ripidi pendii boscosi, forse attratto da qualche traccia o odore animale. In generale è molto ubbidiente, da quando era un cucciolo di pochi mesi è abituato a queste uscite in montagna, bello vedere come ubbidisce e si mette diligentemente subito dietro ad Angelo quando questi lo richiama a gran voce. A tratti però oggi fa un po fatica a trattenerne l'incontenibile esuberanza. Sicuramente oggi si sta sfogando. 
Chiacchierando, arriviamo alla sorgente Forbesette all'incrocio con il sentiero proveniente dai Piani d'Erna, qui i tratti ghiacciati aumentano, decidiamo di proseguire per il sentiero normale. Poco dopo, stanchi di fare gimkane x evitare il ghiaccio  che oltretutto ci rallenta parecchio, decidiamo che è il momento di collaudare i ramponi "veloci" che abbiamo acquistato tutti e due da Sport Specialist, si riveleranno un ottimo investimento. Sono quelli con la gomma intorno alla scarpa, si mettono e si tolgono veramente in un attimo. Inutile recriminare dopo essere caduti.......ed averli nello zaino. Indossati questi procediamo spediti e sicuri, incontriamo una numerosa e chiassose compagnia di pensionati, bergamaschi dall'accento, che dopo la cima sta puntando ad una festa in un nuovo rifugio sopra Brumano. Sembrano non finire mai, intanto saliamo e ci avviciniamo alla vetta.
La giornata non è bellissima, il sole è un po velato, sono le prime avvisaglie della perturbazione in arrivo, non fa comunque freddo. Arriviamo finalmente al rif. Azzoni, oggi chiuso, e  in vetta verso le 11.15, ci sono una decina di persone, facciamo sosta per un po, Nus si rifocilla, io faccio un po di foto panoramiche, Angelo scruta verso l'agriturismo Tironi con il suo binocolo, ma non riesce a vedere la bandiera, così decide di telefonare e dopo un paio di tentativi da sotto il rifugio, riesce ad avere la conferma che ci sono, quindi il pranzo è assicurato per fortuna...... 
Cominciamo a scendere, abbandoniamo l'idea di fare subito la Val Caldera xchè le tracce in alto sono confuse, non sembrano passati in molti ed è anche un po ghiacciato. Così scendiamo dal sentiero di salita e più sotto troviamo una traccia che taglia il pendio e ci riporta sul sent. 8. La Val Caldera e' una valle bellissima e selvaggia, poco frequentata, ci accorgiamo quasi subito che ci sono poche tracce, ogni tanto sembra finiscano, a tratti la neve è portante, ma ogni 2-3 passi si sprofonda parecchio. Quando comincia la parte ripida si fa un po piu' fatica, ci sono alcuni traversi un po ghiacciati, e tratti scoscesi, senza ramponi sarebbe davvero da incoscienti!!!
Poi c'è la pietraia, ogni tanto si fa fatica a vedere i bolli rossi sulle rocce nascoste dalla neve, ma la direzione da tenere è chiara e più sotto, giunti alla parte meno ripida,  anche il sentiero e ben evidente. In breve siamo di nuovo alla sorgente Forbesette, dove imbocchiamo l'evidente e ben segnalato sentiero verso l'Alpe Costa del Palio e l'agriturismo Titoni-Consoli. Questo tratto è una piacevole passeggiata nel bosco, praticamente in piano, che passa da una antica Calchera, una formace per la produzione della calce, e da una Carbonaia, e in una mezzoretta ci porta finalmente, ben affamati visto che cono le 13.40, al bel poggio dove si trova l'agriturismo.
http://www.agriturismotironiconsoli.com/Benvenuto.html
E' un locale molto caldo e accogliente, ci stanno circa una quarantina di persone, oggi c'è solo una compagnia di una decina di pensionati saliti da Brumano, inequivocabilmente "bergamaschi" DOC sia per il caratteristico  e caloroso accento, sia per le inconfondibili carte tipiche con cui stanno giocando appassionatamente. Il bergamasco è una lingua incomprensibile ai più, ma molto simpatica e colorita per i suoni e la cadenza, ispira convivialità e simpatia. Ad Angelo piace molto, a proposito se qualcuno conosce un corso rapido x imparare la lingua, vorrebbe iscriversi volentieri.
Angelo e Nus qui sono proprio di casa, non solo xche' ci vengono spesso, ma soprattutto xche' qui e' nato Nus e qui lo ha adottato 2 anni fa. Cosi Renata, la simpatica "padrona di casa" ci accoglie con calore e fa grandi feste a tutti. Ci sono molti animali in giro, sia cani che gatti, tutti molti belli e ben curati, si vede che qui stanno bene. Renata e' una ragazza molto cordiale e semplice che fa con passione un mestiere non facile, trasmette genuinita' e ti fa sentire a casa e in famiglia. Ci porta un piatto con un po di ottimi affettati ( salame mitico!) e formaggi, mentre ci prepara un abbondante piatto di pizzoccheri, poi assaggiamo torta e un ottimo genepi di sua produzione. Sazi e sodisfatti, con calma salutiamo e ci incamminiamo per il ritorno che sono le tre e mezza gia' passate. Facciamo in tempo a godere un po dei colori e panorami del tramonto, e affrontiamo l'ultimo tratto del sentiero gia' praticamente al buio, arrivando alla macchina verso le 17.15. 
Ci cambiamo e ripartiamo verso casa dove arrivo verso le sette. Abbiamo proprio fatto giornata!
Proprio una piacevole e appagante giornata.
Bei posti, bella compagnia, ottimo cibo.
Davvero molto, molto soddisfatto.
Alla prossima.