Pizzo Baciamorti mt 2009-Aralalta mt 2006-Sodadura mt 2010

Oggi dovrebbe essere finalmente una giornata di pieno sole! Negli anni '70 abitando a Monza frequentavo le valli bergamasche ed anche la Val Taleggio....Ringrazio  Patripoli, Grandemago ed Alberto per le loro belle relazioni circa l'interessante giro dell'Aralalta e lo propongo a Pinuccia: con una giornata così dovremmo riempirci di sole e sereno e così è stato!! Il problema della mia attuale scarsa o nulla frequentazione delle Orobie è dovuto a dove abito e la strada molto frequentata o lunga ed anche dal clima dato che notoriamente le Orobie sono molto piovose (catino d'Italia)...Ma Pinuccia insperatamente è favorevole per cui andiamo a Pizzino via Moggio ed il Culmine S.Pietro con un tratto dal Culmine a Vedeseta piuttosto stretto e parzialmente senza protezioni stile strade strette del Ticino. Dopo Pizzino proseguiamo e lasciamo l'auto poco prima di Capo Foppa e cioè a Quindicina. Mentre ci stiamo preparando arrivano diverse auto che vanno a parcheggiare sul piazzale di Capo Foppa e sono tutti bergamaschi (circa una ventina di persone). La giornata è stupenda ed ideale per camminare in ambiente aperto! Seguiamo le chiare segnalazioni ed i bolli bianco rossi del sentiero per il passo Baciamorti. Il sentiero è ben tracciato anche se per via delle recenti piogge è fangoso  e sale con una lunga diagonale passando dalla baita Baciamorti. Siamo in Val Asinina ed ovviamente alla baita c'è un nutrito gruppo di tranquilli asini. Al passo c'è il confine tra paradiso(versante sud solatio) e l'inferno(versante nord verso Cassiglio completamente in ombra). Si vede benissimo tutto il nostro percorso che corre lungo l'assolata cresta est molto bella: pare una scala che porta direttamente nel cielo....Ora il percorso alterna tratti quasi piani a tratti ripidi ma il tutto è ben camminabile e Pinuccia sale con il suo bel "passettino" montanaro che rende ma non produce fatica....Siamo a metà cresta ed i bergamaschi partiti prima di noi(siamo lunghi nei preparativi perché Billie deve mangiare ecc..) giungono in vetta. Il percorso in cresta è veramente appagabile e panoramico. Raggiungiamo i bergamaschi con i quali scambiano alcune parole: ci sono giovani ed anziani ma purtroppo i più anziani siamo proprio noi (anzi è Billie con i suoi 88 anni!!).I bergamaschi partono mentre noi ci attardiamo  ancora un poco in cima. Poi in breve sempre per cresta arriviamo sulla cima dell'Aralalta che altro non è che l'anticima del pizzo Baciamorti (sulle mie datate  carte e guide delle Orobie c'è solo segnato il nome Aralalta mentre non c'è menzione alcuna di un pizzo Baciamorti...). Sempre per cresta e poi su prati scendiamo in pieno sole verso il pianoro della baita Cabretondo per arrivare poi alla baita privata Regina posta in un meraviglioso sito proprio ideale per la sosta pranzo e qui troviamo ancora il gruppo che ci precede. Noi saliamo un poco e ci rilassiamo su un bel prato pulito per la nostra sosta pranzo e relax. Non verrebbe mai voglia di ripartire. Pinuccia tra l'altro ha dei dolori al piede sinistro per cui propongo a questo punto di fare come il gruppo dei bergamaschi e di scendere per Quindicina. Pinuccia sa che ci terrei a salire anche alla Sodadura ed insiste per proseguire sul sentiero 101 che porta al rifugio Cazzaniga anche perché non abbiamo più acqua e forse il rifugio Nicola dovrebbe essere aperto....Invece poco più avanti dopo la baita ci sono due belle vasche d'acqua  e dalla soprastante cabina di raccolta  due tubi da cui possiamo rifornirci d'acqua mentre Billie si serve direttamente dalla vasca, meno male. A questo punto è inutile proseguire per il rifugio Nicola ma almeno arriviamo fino al passo Sodadura. Giunti al passo notiamo il sentiero che sale con tornanti sulla cresta est. Dal basso sembra piuttosto ripido ed esposto e con sfasciumi e comunque sembra segnato con bassi bastoncini.... Mah pensando anche al piede di Pinuccia....Ma lei insiste ed allora devo per forza seguirla (quando si mette in testa un'idea non c'è niente da fare...). In effetti il sentiero è abbastanza largo e pur ripido si fa salire con tranquillità (le prospettive in montagna cambiano a secondo che si guardi dal basso o dall'alto e vicino o lontano....). Con il solito passo montanaro in poco tempo perveniamo sulla nota cima e ci gustiamo il panorama dei piani di Artavaggio e dei vari monti ormai tutti ben noti. Caratteristica è la Grignetta che spunta dal classico mare di nubi autunnale. Scendiamo dalla usuale via della cresta ovest con bel sentiero e roccette ben asciutte, la discesa è piacevole. Torniamo al passo Sodadura ed optiamo per tornare sulle nostre precedenti tracce e cioè alla baita Regina.Poi prendiamo il sentiero 120 segnalato per Pizzino. Non avevo mai fatto questo sentiero che è abbastanza suggestivo per l'attraversamento di ampie "mughete" e di canaloni abbastanza impressionanti penso specie  con neve o pioggia perchè mi sembrano franosi, ovviamente oggi con montagna asciutta non c'è alcun problema. Arriviamo al rifugio Cesare Battisti. Da quando fui stato 40 anni fa completamente cambiato. Allora se ben ricordo era piccolinio e piuttosto malandato mentre ora è ben sistemato e piacevole a vedersi.Seguendo i segni poi arriviamo al rifugio Gherardi anch'esso chiuso ed infine sempre seguendo la segnaletica e con il cielo ormai coperto dalle nuvole scolliniamo sul versante sopra Quindicina. Ad un bivio però non seguiamo l'indicazione "sentiero Cai" che ci allungherebbe il percorso ma l'indicazione "proprietà privata" vedendo la nostra auto lì sotto. Quindi per un ultimo tratto e questo ancora fangoso arriviamo all'unica auto presente che è la nostra. Stante la giornata, i posti stupendi e non ultimo la varietà del percorso, l'escursione ci è molto piaciuta con Pinuccia entusiasta e Billie ancora non proprio stanca. Altra cosa invece il rientro in auto (e questo purtroppo fa la differenza con la Svizzera), avendo deciso di tornare tramite l'autostrada, il viaggio è stato un poco trafficato specie per entrare in autostrada.....I nostri tempi: Salita al pizzo Baciamorti ore 3-discesa alla baita Regina ore 0,45- sosta pranzo ore 1,15-salita alla Sodadura ore 0,45- discesa al parcheggio ore 2,15 il tutto soste comprese.