Ferrata 30° OSA, Corno RAT


Publiziert von Barbacan , 23. September 2013 um 21:29.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:22 September 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: V- (UIAA-Skala)
Klettersteig Schwierigkeit: K4 (S)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 966 m
Abstieg: 966 m
Strecke:Valmadrera - San Tomaso - Ferrata Corno RAT - Itinerario attrezzato 30° OSA - Corno Orientale - Acqua del Fo - San Tomaso
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano seguire la SS36 per Lecco e Valsassina. Prendere l'uscita per Valmadrera e raggiungere il belvedere (via Belvedere o via San Carlo Borromeo). Dal parcheggio risalire la via Belvedere fino a raggiungere la palina con le indicazioni.
Kartennummer:Kompass n°105 "Lecco-Valbrembana"

Quest'anno mi ha preso la scimmia delle ferrate, ho costituito un gruppo di amici con il quale condividiamo le uscite a base di ferro e roccia e nel mio carnet montagnino ho dovuto sacrificare la salita ad alcune cime che avevo in previsione di fare entro l'estate. Ma va bene così. La febbre delle ferrate ci ha portato ad affrontare l'impegnativo Corno RAT, bellissimo spuntone che domina Valmadrera e considerato dai locals come il quarto corno di Canzo.

Il ritrovo è previsto alle 7:30 al Belvedere di Valmadrera, ai margini del paese, dove si snoda la comoda mulattiera che porta verso i monti. Al mio arrivo ci sono Graziano Senior e Junior, Luca e Zeno con i quali scambio strette di mano e pacche sulla spalla, prima di incamminarci verso il Corno RAT che già ci osserva dall'alto dei suoi mille metri. Guadagnamo rapidamente quota lungo la strada che, nel giro di mezz'ora ci porta al bellissimo pianoro di San Tomaso dove regna un silenzio quasi irreale e che nel pomeriggio diverrà invece ritrovo per famiglie con bambini. Imbocchiamo lo stretto ed irto sentiero e in venti minuti siamo sotto la parete del Sasso OSA dove comincia la via ferrata. Ci imbraghiamo, scattiamo la classica foto di rito e partiamo: Zeno davanti, poi il sottoscritto, Graziano e tutti gli altri. L'inizio è tosto, forse la parte più difficile dell' intera via; la roccia è unta, levigata, tocca salire di braccia mungendo la catena e qui la ferrata mi scade un po'... a dire il vero lo sapevo, ero preparato ma questi primi trenta-quaranta metri mi smorzano l'entusiasmo.

Giunti in cima al Sasso il più è fatto. Da qui in su la roccia migliora, è più appigliata e si usano meno cavo e catena. Ci sono diverse placche attrezzate da superare, la verticalità di certo non manca, così come l'esposizione che in alcuni punti è veramente a livelli alti. E' una via impegnativa, ci vuole forza nelle braccia e i pulpiti dove fermarsi sono davvero pochi. Superato un dietro, si piega prima a sinistra lungo un breve ma pepato traverso per poi proseguire dritto in verticale...e qui il Barbacan cade in fallo: seguo la catena, mi sposto sulla destra e... ma... e mo dove metto i piedi? oh cazzo, sono salito troppo. Mi assicuro con un rinvio e mi sporgo all'indietro: "Maledetta staffa nascosta, ora mi tocca scendere". Avviso junior che mi precede, disarrampico un pochino e finalmente mi porto sul traversino destrorso che supero facilmente. Da qui in poi le cose vanno meglio.

Nel giro di un'oretta e dieci siamo in cima al Corno RAT. Ricompattiamo il gruppo e salutiamo Senior che deve rientrare mentre noi decidiamo se fare lo stesso o proseguire in cima fin verso il Corno Orientale. Un rapido scambio di sguardi ed è deciso... si va! Imbocchiamo il sentiero 8 che si snoda nel bellissimo bosco, superiamo tratti con facili roccette e arriviamo alla palina-bivio sotto l' Orientale. A sinistra si va dritto a Pianezzo e al rifugio SEV, mentre a destra si risale il paretone del Corno. Via, si va!
Qui la roccia diventa degna del suo nome, saliamo come missili senza toccare ferro se non per cambiare i moschettoni e in mezz'ora arriviamo alla croce del Corno Orientale. Scambio di complimenti, foto di rito e... la nutella di Graziano, immancabile premio a fine di ogni escursione. Rimaniamo in vetta per un pochino, cercando squarci di sereno nel cielo che oggi è plumbeo ma che verso la pianura è completamente sgombro da nuvole(sigh!). Alle undici, zaini in spalla e giù verso l' Acqua del Fo, poi a sinistra per San Tomaso dove giungiamo in tempo per un potenziale pranzo a base di salamelle grigliate. A malincuore scegliamo di rinunciare perchè ciascuno di noi ha già impegni a casa e rimandiamo la grigliata ad altre occasioni.

Rientrati al Belvedere ci salutiamo dandoci appuntamento alla prossima escursione.

Tourengänger: Barbacan, lucalore
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden


Geodaten
 18022.gpx Percorso principale

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (5)


Kommentar hinzufügen

lebowski hat gesagt: e vai...
Gesendet am 24. September 2013 um 08:59
Eccolo! Anche il Corno Rat nel tuo palmarès di ferrate. Bravissimo, e mi raccomando non far mai mancare le banane alla scimmia!

ciao

Barbacan hat gesagt: RE:e vai...
Gesendet am 24. September 2013 um 11:43
Tranquillo!! Adesso abbiamo in canna la Contessi o il Grona con la quale concluderò il giro ferro&roccia di quest'anno. Le altre me le terrò al caldo per la prossima primavera, il freddo non piace alle scimmie :)

gbal hat gesagt:
Gesendet am 25. September 2013 um 18:44
Che ti avevo detto? Tostina eh?
Ma detto...fatto!
Bravo, anzi bravi
Ciao

Barbacan hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. September 2013 um 09:31
Non la classificherei come difficile, ma tosta come suggerisci. Non vedo l'ora di confrontarla con la Pesciola o la Contessi ;)

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. September 2013 um 14:45
Quella del Pesciola come ti ho detto non l'ho ancora mai fatta. La Contessi....molto comoda, puoi interromperla o skippare quel che vuoi visto che c'è sentiero tra i vari pinnacoli. La parte tosta, che quando andai da solo non mi sentii di fare, è il Torrione della Discordia.
In bocca al lupo.


Kommentar hinzufügen»