3B (Balniscio - Barna - Bardan) - P. Dalé - P. de Montagnia


Publiziert von Varoza , 23. August 2013 um 01:41.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Misox
Tour Datum: 1 August 2013
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Balniscio-Forcola   CH-GR   I 
Aufstieg: 2202 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Possibilità di parcheggio di fianco alla cantonale, nei pressi del Ristorante San Giacomo. Sopra Pian San Giacomo, percorrendo la stradina che passa per Ghifa, poco prima del tornante di quota 1274 m (nei pressi del cartello di divieto generale di circolazione) vi è possibilità di parcheggio (scarsa - 2 -3 posti max.). I cancelli dell’area di sosta sull’autostrada A13 (quota 1267 m) sono chiusi, per cui per accedere al sentiero bisognerebbe scavalcarli.
Kartennummer:CN 1274 Mesocco

L’escursione che descrivo di seguito è caratterizzata dal ripido e selvaggio fondovalle mesolcinese e dalla dolce e maestosa cresta del Fil di Barna.

Il primo tratto del percorso è identico a quello che avevo descritto l’anno scorso in occasione dell’ascesa al Piz Bianch. Da Pian San Giacomo (1170 m) ci si incammina su per la stradina che passa per Ghifa (1234) fino a trovarsi sopra la galleria dell’autostrada A13. Percorsi circa 600 metri pianeggianti sopra il tunnel si imbocca il ripido sentiero che sale a zig-zag sul selvaggio versante. Il sentiero è ben segnalato (Bianco-Rosso), e credo, da poco risistemato. Dopo 700 metri di faticoso dislivello si perviene ai primi pascoli dell’Alp de Balnisc (2065 m)… e da qui via è un susseguirsi si scenari lucenti. Superate delle gole rocciose, si oltrepassa il cippo che delimita il confine italo-svizzero (da qui in poi non ci sono segnavia, ma la traccia è evidente) ed in maniera graduale si raggiunge il Pozzetto della Serraglia (2293 m) e poco dopo il Pass de Balniscio (2353 m).

Sono le 8:00 quando raggiungo il citato passo scortato da un gruppo di stupendi cavalli che trottano liberi sulle vaste pianure circostanti. Da qui, comincio a seguire i segnavia Bianco-Blu che portano “dritti” sul Fil de Barna, pochi passi a S della Cima di Balniscio. Mi lascio dunque alle spalle il grazioso Laghetto del Mot, risalgo gli erbosi pendii sovrastanti superando qua e là delle facili fasce rocciose e sbuco su un pianoro di sfasciumi in prossimità della quota 2599 m. Da questo terrazzo punto poi all’evidente bocchetta (pietrisco un po’ friabile) a ridosso della quota 2810 m. Guadagnata la selletta non mi resta che seguire il largo dosso erboso fino alla prima cima di giornata, ossia la Cima di Balniscio (2851 m). Anche qui vengo calorosamente accolto da animali, questa volta simpatiche capre… un po’ affamate.

Breve pausa e ridiscendo alla bocchetta per poi riprendere la facile e larga cresta che in poco più di mezzora mi conduce sulla Cima de Barna (2826 m). C’è anche un sentierino di capre che scorre appena sotto la cresta, sul versante mesolcinese.

Più si prosegue e più la cresta si fa dolce, praticamente una terrazzo erboso con tanto di fiorellini e muschi… oltre ad una vista a 360°. Altri 20 minuti e raggiungo anche il Monte Bardan (2812 m), una gobba erbosa che ospita un grosso uomo di sasso. Da qui, l’idea era di ridiscendere al Pass de Balniscio, ma guardando all’orizzonte, le due seguenti cime non sembrano moto lontane, ed inoltre il tempo a mia disposizione è notevole.

Decido dunque di scendere fino al Pass de Barna (2548 m), sempre sulla comoda cresta a tratti erbosa altre volte sassosa, passando anche dall’impercettibile Piz Dalé (2611 m). 

Dal Pass de Barna, aggiro sul sassoso versante elvetico lo spuntone di quota 2646 m seguendo i segnavia Bianco-Blu che conducono al Pass de la Sancia. Appena possibile li abbandono e mi inoltro sul pietroso fianco N della montagna fino a raggiungere di nuovo la cresta di confine e guadagnare in breve e senza alcuna difficoltà l’ultima vetta di giornata, il Piz de Montagnia (2714 m).

Ridiscendo sul versante N della vetta e mi fermo all’accogliete Bivacco Cà Bianca (2575 m) per una breve pausa di ristoro. Scanso di nuovo la quota 2646 m, questa volta sul versante italiano seguendo un sentierino tra le rocce (segnato Bianco-Blu) e mi ritrovo così al Pass de Barna, da dove discenderò verso Mesocco, via Alp de Barna.

Il percorso è segnalato Bianco-Blu e nella parte iniziale non pone grossi problemi (ci sono anche antiche tracce di sentiero e vecchi segni Bianco-Rossi). Il pendio non è nemmeno troppo ripido (nevai residui nella parte alta, nel valloncello terminale) ma il percorso è parecchio lungo in quanto bisogna compiere una lunga traversata senza perdere quota (appena sotto gli strapiombi tra il Monte Bardan e la Cima de Barna) in modo da evitare le balze sottostanti. Senza troppi inghippi, guadando alcuni torrenti che scendono dalle rocce di I Ardei, e poi lungo gli erbosi pendii dell’Alp de Móntagnìa, raggiungo la cascina abbandonata di quota 2032 m. E’ da qui che comincia il bello… anzo il brutto. I 300 metri di dislivello che separano la citata piccola cascina da quella più grande dell’Alp de Barna sono un vero e proprio calvario. Il terreno è invaso da sterpi, rómici alpini, ortiche e quant’altro, tanto che in alcuni momenti sono totalmente sommerso dalla rigogliosa vegetazione. Anche i segnavia sono quasi impercettibili, spesso pennellati su esili tronchi di arbusti. I pantaloni e la camicia a maniche lunghe non mi bastano più… mi devo indossare anche i guanti per evitare le orticate, mentre utilizzo i bastoni come macete, proseguendo a rilento e cercando di non perdere l’esile traccia. Non mi perdo d’animo, non penso a zecche ed aspidi che probabilmente mi gironzolano intorno, e giungo infine all’agognato Alp de Barna (1742 m) da dove un comodo sentiero segnato Bianco-Rosso mi conduce giù verso Mesocco (770 m), passando per Gratela (1509 m), Stabi (1452 m) e Logiano (789 m). Da notare che sulla CN non è segnato un veloce sentiero che evita di percorrere tutta la carrozzabile... meno male.

Raggiungo Mesocco piuttosto provato e siccome ho 30 minuti di attesa prima che il postale mi riporti a Pian San Giacomo comincio un inutile ricerca di luppolo. Nulla da fare… è il Primo d’agosto e tutte le bettole sono misteriosamente chiuse… vabbè mi prosciugo la fontana!

Note:
 
Vetta:
Ometti di sasso su tutte le vette. La vetta del Piz Dalé è quasi impercettibile.

Valutazione:
Pian San Giacomo - Pozzetto della Serraglia - Pass de Balniscio: T3
Pass de Balniscio - selletta - cresta S - Cima di Balniscio: T4
Cima di Balniscio - Cima de Barna - Monte Bardan - Piz Dalé - Pass de Barna - Piz de Montagnia: T4
Pass de Barna - Alp de Barna: T5 (EI)
Pass de Barna - Mesocco: T3


Tourengänger: Varoza


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Kommentare (2)


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ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 23. August 2013 um 11:12
Complimenti, un bel itinerario che prima o poi dovrò copiare, almeno fino al passo Balniscio. Poi da lì le possibilità sono numerose.

Buone escursioni, Ivan

Varoza hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. August 2013 um 16:47
Ciao Ivan,
grazie. Sì, già solo salire al Passo Balniscio vale lo sforzo; poi da li come dici tu le possibilità per fare altro sono innumerevoli. In giugno con i rododentri alpini in fiore è stupendo.
Buone salite! Saluti.


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