Alle falde del Triglav - La valle dell'Isonzo
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Irene mi sorprende di nuovo, e per il mio compleanno, ha programmato una tre giorni in Slovenia, lungo la bellissima valle dell ' Isonzo (Soca per gli Sloveni); risalirla ed arrivare sù ai piedi del Triglav, il monte più alto delle Alpi Giulie per scoprire le bellezze e dare anche un'occhiata per un' eventuale escursione.
Così partiamo, la nostra è solo un andare in modo "vacanziero", vedere, riempirsi gli occhi delle bellezze naturali di questa terra che ci presenta verdissime vallate, boschi immensi e sconfinati, abitati pochissimo e angoli naturali.
Così, arrivati il 9.5, alloggiamo all'albergo e ci permettiamo un piccolo giro di perlustrazione sulle belle colline piantate a vitigno; poi il giorno successivo, giornata discreta, partiamo per risalire la valle dell'Isonzo, detta "valle smeraldo" per il colore incredibile di questo fiume.
Visitiamo tutto quello che c'è da vedere, e poi giunti a Tolmino, nella parte meridionale del parco del Triglav, entriamo in una stretta valle percorsa da un fiume incassato nelle sponde alte e rocciose; proseguiamo per un sentiero passando ponti e passerelle fino a tornare, dopo circa un'ora e mezza al bar/biglietteria dell'ingresso.
Poi siamo a Caporetto, adagiata sotto i monti Krn(monte Nero) ed il Krovlat, monti che hanno visto la battaglia e la disfatta dell'esercito Italiano nel 1917; da lì entriamo nella valle che conduce a Bovec e poi su fino a Trenta infilandosi nelle spettacolari pareti del Triglav e del Magart.
Peccato che il tempo peggiora e di tutto ciò possiamo solo immaginare, ma quello che ci riproponiamo è, magari, fare un bel giro di 5-6 giorni il prossimo anno.
Così partiamo, la nostra è solo un andare in modo "vacanziero", vedere, riempirsi gli occhi delle bellezze naturali di questa terra che ci presenta verdissime vallate, boschi immensi e sconfinati, abitati pochissimo e angoli naturali.
Così, arrivati il 9.5, alloggiamo all'albergo e ci permettiamo un piccolo giro di perlustrazione sulle belle colline piantate a vitigno; poi il giorno successivo, giornata discreta, partiamo per risalire la valle dell'Isonzo, detta "valle smeraldo" per il colore incredibile di questo fiume.
Visitiamo tutto quello che c'è da vedere, e poi giunti a Tolmino, nella parte meridionale del parco del Triglav, entriamo in una stretta valle percorsa da un fiume incassato nelle sponde alte e rocciose; proseguiamo per un sentiero passando ponti e passerelle fino a tornare, dopo circa un'ora e mezza al bar/biglietteria dell'ingresso.
Poi siamo a Caporetto, adagiata sotto i monti Krn(monte Nero) ed il Krovlat, monti che hanno visto la battaglia e la disfatta dell'esercito Italiano nel 1917; da lì entriamo nella valle che conduce a Bovec e poi su fino a Trenta infilandosi nelle spettacolari pareti del Triglav e del Magart.
Peccato che il tempo peggiora e di tutto ciò possiamo solo immaginare, ma quello che ci riproponiamo è, magari, fare un bel giro di 5-6 giorni il prossimo anno.
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