Monte Caslano
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Oggi, dopo una settimana a dir poco convulsa, io e mia moglie Anna decidiamo di passare una giornata tranquilla, decidiamo di andare dapprima a Mendrisio per vedere la bellissima, e poco conosciuta, chiesa di San Sisinio, posta nella parte alta del borgo, dove sorgeva l'antico castello distrutto dai milanesi intorno al 1242.
Nella chiesa è conservato un magnifico presepe bavarese della fine del '700 con personaggi vestiti con i tipici costumi tedeschi dell'epoca, il polittico di Bernardino Luini invece è stato venduto dai parrocchiani nel 1793 e se ne può ammirare solo una riproduzione in grandezza naturale.
Lasciata Mendrisio ci dirigiamo a Caslano per salire alla vetta dell'omonimo monte. E' una di quelle mete che si programmano per lungo tempo ma che continuamente si rimandano perchè altre destinazioni le vengono preferite.
Iniziamo la salita dal lungolago prendendo il "sentiero dei grotti", superati i quali seguiamo le indicazioni del sentiero panoramico che compie un ampio giro in senso orario innalzandosi gradatamente, dapprima camminiamo all'ombra poi arriviamo al sole e la temperatura si innalza repentinamente, vi sono anche alcuni fiori: seneci e centauree soprattutto, vi sono anche diversi funghi, intorno molte foglie di ciclamini, ellebori e primule senza traccia di fiori. Gli alberi sono numerosi: castagni, tigli, olmi, roverelle, carpini soprattutto ma anche faggi, betulle e robinie. I pannelli esplicativi parlano di 600 specie vegetali presenti sul monte, varrebbe la pena tornarci in primavera.
Arriviamo in vetta e mangiamo qualcosa nei pressi della cappella. Si sta veramente bene, il panorama è bello, il vento da Nord poi sta radunando delle nuvole scure che creano un contrasto con il verde delle pendici inferiori ed il bianco delle quote superiori delle montagne.
Scendiamo per il sentiero forestale che percorre il versante Ovest e poi quello Nord, qui, poco sopra i grotti passati in salita, troviamo degli ellebori fioriti.
Ridiscendiamo lungo il "sentiero dei grotti" e poi facciamo un breve giro per il nucleo di Caslano e sul lungolago. Il cielo è divenuto cupo e si è levato un gran vento da Nord. E' ora di tornare all'auto.
Breve ma bella gita, da compiersi preferibilmente in primavera quando la fioritura deve essere decisamente notevole.
Nella chiesa è conservato un magnifico presepe bavarese della fine del '700 con personaggi vestiti con i tipici costumi tedeschi dell'epoca, il polittico di Bernardino Luini invece è stato venduto dai parrocchiani nel 1793 e se ne può ammirare solo una riproduzione in grandezza naturale.
Lasciata Mendrisio ci dirigiamo a Caslano per salire alla vetta dell'omonimo monte. E' una di quelle mete che si programmano per lungo tempo ma che continuamente si rimandano perchè altre destinazioni le vengono preferite.
Iniziamo la salita dal lungolago prendendo il "sentiero dei grotti", superati i quali seguiamo le indicazioni del sentiero panoramico che compie un ampio giro in senso orario innalzandosi gradatamente, dapprima camminiamo all'ombra poi arriviamo al sole e la temperatura si innalza repentinamente, vi sono anche alcuni fiori: seneci e centauree soprattutto, vi sono anche diversi funghi, intorno molte foglie di ciclamini, ellebori e primule senza traccia di fiori. Gli alberi sono numerosi: castagni, tigli, olmi, roverelle, carpini soprattutto ma anche faggi, betulle e robinie. I pannelli esplicativi parlano di 600 specie vegetali presenti sul monte, varrebbe la pena tornarci in primavera.
Arriviamo in vetta e mangiamo qualcosa nei pressi della cappella. Si sta veramente bene, il panorama è bello, il vento da Nord poi sta radunando delle nuvole scure che creano un contrasto con il verde delle pendici inferiori ed il bianco delle quote superiori delle montagne.
Scendiamo per il sentiero forestale che percorre il versante Ovest e poi quello Nord, qui, poco sopra i grotti passati in salita, troviamo degli ellebori fioriti.
Ridiscendiamo lungo il "sentiero dei grotti" e poi facciamo un breve giro per il nucleo di Caslano e sul lungolago. Il cielo è divenuto cupo e si è levato un gran vento da Nord. E' ora di tornare all'auto.
Breve ma bella gita, da compiersi preferibilmente in primavera quando la fioritura deve essere decisamente notevole.
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