IVAN : Dopo la tropicale domenica alla Cornavosa, ecco finalmente un lunedì con caldo e cielo terso, così con Beppe puntiamo sul sicuro, andando verso l’Engadina. In realtà l’escursione inizia ancora in Bregaglia, e precisamente dall’ultimo paesino che è Casaccia. Trovato il posteggio, seguiamo i cartelli per il Pass da Sett / Septimer / Settimo. La prima è la dizione in romancio, la seconda in tedesco e la terza in italiano. Risaliamo dapprima la pista di servizio di un piccolo skilift, ma poi puntiamo decisamente verso la Val Maroz, dalla quale scende la Maira, il fiume che scorre in Bregaglia. Poco prima dell’alpeggio di Maroz Dora abbandoniamo però la valle e, seguendo le sempre precise indicazioni, risaliamo il fianco della montagna con un bel sentiero a zig-zag che rende senza sfiancare. Come riportato anche in alcuni cartelli che si trovano lungo il cammino, questo tragitto era utilizzato già prima dei Romani in quanto era quello più breve per mettere in contatto la Bregaglia con la Rezia. Il tutto avviene nel tipico paesaggio alpino estivo, con prati profumati in fiore, ruscelli che scendono dai fianchi delle montagne ed allietano il cammino; davvero molto bello. Arrivati al passo, vediamo di fronte a noi alcune vette salite negli scorsi mesi (Roccabella, Surgonda, Julier); lasciamo poi il sentiero, che porterebbe a Bivio, per andare verso il Pass Lunghin, importantissimo nodo orografico delle Alpi, in quanto in poche decine di metri le acque che da esso scendono possono prendere la via del Mediterraneo, oppure quella del Mar Nero o del Mare del Nord. Dal Passo con un ultimo breve sforzo saliamo al Piz Lunghin, dove arriviamo 3 ore e1/4 dopo la partenza, e proprio sulla vetta la vista si spalanca sul bellissimo panorama dell’Alta Engadina. Certo, ormai siamo abbastanza abituati a questo stupendo scenario, ma, come ci ha giustamente ricordato un escursionista ticinese incontrato in vetta, in pochi chilometri abbiamo davanti a noi un 4000, innumerevoli cime che sfiorano questa magica quota, tanti ghiacciai, le bellissime pareti granitiche del Badile, Cengalo e delle Sciore, oltre ai ben noti laghi di Sils e Silvaplana. Tante cose in così poco spazio non sono davvero usuali. Così pranziamo con tutta calma in cima per continuare a godere di questo magico scenario.
Per il rientro puntiamo al Lagh dal Lunghin, anch’esso veramente bello e, tra l’altro, di dimensioni ragguardevoli per essere un laghetto alpino, e poi scendiamo a Maloja; da qui, per tornare a Casaccia prendiamo il mitico Postale che arriva, inutile dirlo, puntualissimo, lasciandoci a poche decine di metri dall’auto.
Beppe
Bellissima escursione nella mia amata Engadina ,complimenti a Ivan per l'ottima scelta del percorso .
Oggi in cima al piz Lunghin il mio pensiero è stato per il caro amico Dino che oggi è volato sulle alte cime da lui tanto amate.
Ciao Dino sarai sempre nel mio cuore.
http://www.mountainpanoramas.com/___p/___p.html?panoid=2012_VC
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