Sotto la croce di Eus (1563 m)


Publiziert von tapio , 14. Januar 2011 um 19:25.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:12 Januar 2011
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT4 - Schneeschuhtour
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Poncione Rosso 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 1003 m
Abstieg: 1003 m
Strecke:Rancone - Costa - Rodana - Valle di Eus fino alla quota 1563
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si arriva a Rancone da Lavertezzo salendo a destra ed evitando la deviazione per Sambugaro.

                Descrizione dei punti critici incontrati:
 

  1. La prima parte del sentiero subito dopo Rancone presenta tratti innevati e ghiacciati, per passare bisogna procedere sul bordo (sotto c’è il fiume).
  2. Appena prima e subito dopo del ponticello c’è un passaggio, sempre a strapiombo, completamente ghiacciato: impossibile procedere se non con le racchette ai piedi (e nondimeno non in piena sicurezza, dato che i bastoni non fanno presa sul ghiaccio vivo).
  3. Oltrepassata la deviazione per Eus il sentiero attraversa zone rocciose completamente ghiacciate: come prima, si passa – rischiando - solo con le racchette da neve.
  4. In un punto cade parecchia acqua da una roccia verticale: bisogna proprio passarci sotto e farsi una bella doccia gelida e ciononostante fare attenzione a dove si mettono i piedi per non scivolare.
  5. Il primo tratto gradinato, attrezzato con catene, è chiaramente completamente ghiacciato: ecco che per una volta l’utilità delle catene stesse si dimostra palesemente.
  6. Il secondo tratto gradinato, senza catene, è anch’esso ghiacciato, naturalmente: a suon di colpi con un sasso appuntito, sono riuscito a spaccare il ghiaccio (di ragguardevole spessore), perdendo circa un’ora in questa operazione (oltre al tempo già perso in tutte le fasi precedenti). Sono stato tentato di lasciar perdere ma poi, riprendendo fiducia dopo aver visto che l’operazione dava i suoi frutti, ho continuato.
  7. Subito dopo ho calzato definitivamente le racchette, ma essendo il pendio davvero molto ripido (inadatto ad una racchettata), si faticava parecchio nella progressione. Procedo comunque.
  8. Nel canale che porta ad Eus sono presenti accumuli da valanghe e un po’ di neve ogni tanto rotola giù. Fino a qui ho perso un’infinità di tempo nelle seguenti operazioni: mettere e togliere le racchette a più riprese, spaccare ghiaccio senza la dovuta attrezzatura, detergersi dal sudore che continuamente imperlava la fronte. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il passaggio sopra di me di quattro camosci, che hanno fatto precipitare verso valle e verso di me ulteriore neve, lasciandomi comunque indenne.
  9. Già in salita il tonfo sordo e terrificante di alcune colonne di ghiaccio (alcune di dimensioni importanti) che si staccano da pareti verticali  sia sopra di me che dall’altra parte della valle mi facevano procedere con il timore costante di poter ricevere qualche deiezione ghiacciata con conseguenze facilmente immaginabili. Sulla via del ritorno, con il rialzo delle temperature, questi distacchi aumentavano di frequenza e i tonfi erano paragonabili a bombe: un rumore molto tetro che mi faceva considerare al sicuro solo al mio arrivo a Rancone.


Conclusione:
4 ore per 1000 metri di dislivello sono davvero troppe; il pensiero fisso di dover rifare dei passaggi problematici non mi ha lasciato la tranquillità sufficiente per disinteressarmi del tempo che trascorreva ed arrivare così a salire gli ultimi 30-40 metri che mi separavano dalla croce e quindi anche da Eus: il tratto di cui al punto 2 – e anche tutti gli altri dove si balla sul ghiaccio - va fatto obbligatoriamente con la luce naturale, è troppo rischioso tentare il passaggio con luce fioca o mancante. Ci sono zone che vanno percorse solo dopo il disgelo, e questa appartiene a quel gruppo. Alla fine per il ritorno sarebbero (e sono effettivamente) bastate 2 ore e mezza (che è comunque tanto); ma su, sotto la croce di Eus, non potevo saperlo. L’escursione mi ha comunque permesso di ammirare una zona tra le più selvagge da me percorse, e di questo ringrazio Jules per il suo rapporto molto ben redatto e illustrato. Va da sé che intendo tornare ad Eus, ma solo con garanzia di prati verdi e sotto la stecca del sole, anche nel fondovalle, possibilmente!

Tourengänger: tapio


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T3 WS-
T3+
16 Nov 13
Pizzo d'Eus... buona la seconda! · Poncione
T3+
17 Sep 16
Pizzo d'Eus · Giaco
T3+
10 Apr 11
Pizzo d'Eus (1728 m.) · ivanbutti
T3+
T3+ I
15 Mai 16
Piz D'Eus, 1730 m. · viciox
T3
26 Sep 15
Pizzo d’Eus (1728 m) · siso
T3+

Kommentare (10)


Kommentar hinzufügen

turistalpi hat gesagt: Ghiaccio
Gesendet am 14. Januar 2011 um 20:20
Ciao Tapio, complimenti per le foto e per la pazienza e la temerietà ma permettimi una domanda: non era meglio con i ramponi e forse anche la picozza?Ciao Enrico

tapio hat gesagt: RE:Ghiaccio
Gesendet am 14. Januar 2011 um 20:41
Ciao Enrico!
Sì, certo, sarebbe stato meglio con la picozza e i ramponi, (molto meglio!), ma date le temperature di questi giorni e la quota relativamente bassa non mi aspettavo certo una simile situazione. Comunque è vero, in inverno bisogna essere sempre pronti a tutto. Grazie per i complimenti e un saluto,
Fabio

paoloski hat gesagt:
Gesendet am 14. Januar 2011 um 22:19
Ciao Fabio,
mi abbandoni lo scialpinismo per infognarti in queste avventure? :-)
Bella la zona ma, oggettivamente, pericolosa!
Comunque piccozza e ramponi in inverno (o meglio da ottobre a maggio-giugno) sempre! La quota bassa non è una garanzia di temperature più alte perchè è lì che normalmente batte meno il sole.
Comunque complimenti per le foto.
Ciao, buone gite, paolo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Januar 2011 um 22:31
Ciao Paolo!
Lo scialpinismo non lo abbandono di certo, anzi... anzi... sono sempre più convinto che sia la disciplina regina dell'inverno! Però mi attirava la zona, a metà strada tra il Pizzo di Vogorno e il Poncione d'Alnasca, due montagne da mito.
In ogni caso hai ragione su piccozza e ramponi, così come avevi ragione su pinza martello e quant'altro per le gite skialp! D'ora in avanti starò ben attento a portare sempre con me l'attrezzatura necessaria.
Grazie per i complimenti e buone gite (pellate!) anche a te, ciao,
Fabio

Sky hat gesagt: Se posso...
Gesendet am 15. Januar 2011 um 01:45
Se posso permettermi, dopo i doverosi complimenti, soprattutto per la caparbietà con cui ti sei conquistato, metro per metro, questa meta, soprattutto perchè sprovvisto di attrezzi che la avrebbero resa un po' più semplice.. quando il percorso rende la nostra progressione pericolosa (anche se so che sei molto esperto in montagna) la scelta più saggia è rinunciare.
Questa la mia regola numero uno da escursionista.

Buone montagne ! Ciao,

Luca

tapio hat gesagt: RE:Se posso...
Gesendet am 15. Januar 2011 um 12:04
Ciao Luca, certo che puoi permetterti, del resto anche a me era sembrata un pochino rischiosa questa escursione: infatti la meta non l'ho raggiunta, sono rimasto sotto di una trentina di metri, proprio per evitare il rischio più grande: quello di dovermi trovare in quei punti pericolosi con l'oscurità incipiente. Comunque sono d'accordo in pieno con te, la prima regola è tornare a a casa sani e salvi, e questo implica saper rinunciare, quando è il caso. Grazie, e buone escursioni anche a te,
ciao, Fabio

gbal hat gesagt: Micro forum!
Gesendet am 15. Januar 2011 um 15:24
Noto con piacere che quasi sempre le tue escursioni anche se a volte restano tentativi fanno parlare molti di noi. In generale traspare una grande determinazione anche se non sempre supportata dai giusti materiali (skitour, ramponi, ecc.) che però è affiancata da un senso della misura ottimale per cui la tua impresa è sempre e comunque vincente. Certo ti capiscono coloro che hanno la tua stessa interpretazione della montagna, non gli altri. Ma se Colombo avesse atteso le migliori imbarcazioni, i venti più propizi e i fondi più copiosi non avremmo ancora oggi superato le Colonne d'Ercole nè scoperto le Indie. In conclusione ti direi di continuare così come fai, tenace ed umile portando onestamente a casa i risultati grandi e piccoli, assistito dalla capacità di valutazione delle situazioni che hai finora mostrato.
Ciao
Giulio

tapio hat gesagt: RE:Micro forum!
Gesendet am 16. Januar 2011 um 17:41
Giulio, grazie, troppo gentile! Sempre vincente non direi, accettabile per quanto riguarda il compromesso tra difficoltà e riuscita, sì, e comunque sempre con il piacere della scoperta. Speriamo di continuare a valutare le situazioni con l'approccio giusto! Grazie ancora, ciao,
Fabio

lebowski hat gesagt: Un buon compromesso...
Gesendet am 16. Januar 2011 um 13:02
Un buon compromesso tra tenacia, voglia di arrivare e rispetto delle forze superiori della natura.Foto glaciali...

complimenti!

Ciao
Luca

tapio hat gesagt: RE:Un buon compromesso...
Gesendet am 16. Januar 2011 um 17:53
Anche con una sola frase hai rappresentato perfettamente la situazione! Grazie per i complimenti!
(Così tanto ghiaccio non me lo aspettavo di certo, visto che le temperature erano alte già da qualche giorno, ma tant'è, l'inverno è così...)
Ciao
Fabio


Kommentar hinzufügen»