Alpi Giulie Occidentali – Gruppo del Montasio. Sentiero attrezzato Ceria Merlone alla Cresta Est


Publiziert von Fabio , 1. Februar 2010 um 17:01.

Region: Welt » Italien » Friaul-Julisch Venetien
Tour Datum:12 August 2009
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Klettersteig Schwierigkeit: K2 (WS)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage 7:30
Aufstieg: 1330 m
Abstieg: 1330 m
Strecke:Sentiero attrezzato Ceria Merlone completo
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Udine autostrada fino a uscita di Stazione Carnia. Proseguire su Statale che conduce a Tarvisio. All'altezza dell'abitato di Chiusaforte girare a dx per val Raccolana fino a loc. Sella Nevea. Da qui in circa 6 km seguire indicazioni per i Piani del Montasio
Kartennummer:Carta topografica per escursionisti Ed. Tabacco scala 1:25.000 foglio 019

Un itinerario grandioso nel cuore dalle Alpi Giulie occidentali è il Sentiero Attrezzato Ceria Merlone, il quale percorre tutta la cresta Est del Gruppo del Montasio. Un itinerario che ripercorre interamente i vecchi tracciati della Prima Guerra Mondiale che furono realizzati e utilizzati dagli Alpini italiani fino all’ottobre del 1917 come fronte in questo settore.
L’itinerario inizia dal parcheggio a valle del Rifugio Brazza’ alla quota 1480 ca.
Si sale diretti lungo l’evidente sentiero-strada fino al rifugio (mlm 1660) per proseguire senza sosta verso la parete sud del gruppo.
Si percorre il sentiero su larghi tornanti che sfruttano abilmente il versante. Una larga traccia abilmente costruita con l’ausilio di muretti a secco e ampi tornanti ancora intatta da quel tempo porta lentamente alla quota 2285 mlm, presso l’ampia insellatura della Forca de Lis Sieris, all’attacco della via ferrata.
Dopo breve sosta ci si dirige a oriente verso il primo grande salto che porta subito alle alte quote della cresta. Si risale per canalini e facili paretine di I°-II° a tratti assistiti da cavo metallico, con possibilità di eseguire bellissimi tratti di arrampicata facile ma di grande soddisfazione. Si spunta, dopo un altro pezzo di saliscendi alla punta del Foronon (2530).
Si prosegue ancora scendendo per svariate decine di metri lungo il versante sud, per poi risalire e trovarsi presso i resti di un posto di vedetta (si notano i ruderi dei piccoli edifici sotto cresta ed i resti di un piccolo deposito di carbonella che serviva per alimentare le stufe nei bivacchi). Si tocca i Modeon del Buinz per poi ridiscendere su stretti tratti di sentiero sotto roccia alla forca della Val (2352). Risalendo brevemente all’insellatura si riprende la via appena sotto il filo di cresta verso est per toccare anche la Cima della Puartate (2436). A questo punto il sentiero ridiscende lungo la parete meridionale per iniziare un tratto delicato, molto esposto e purtroppo poco assicurato (solo in alcuni tratti). Si cammina sopra ad uno strapiombo di svariate centinaia di metri, in direzione della Punta Plagnis, la quale si aggira di pochi metri sotto l’elevazione principale. Anche qui in piu’ punti si rilevano tracce di insediamenti militari oramai in disfacimento e, sorpresa, luogo di abitudine di numerosi stambecchi. Si individuano folte colonie di stambecchi i quali oggi hanno adottato come loro dimora le numerose caverne che ci riportano con la memoria ai tempi di guerra. Si prosegue sempre lungo la strada abbastanza ben conservata la quale, pero’, sotto alle casemette di Punta Plagnis risulta essere franata. Su tracciato di fortuna e sotto gli occhi incuriositi di una colonia di almeno 30-40 stambecchi scendiamo con un po di fatica.
Si inizia ora la discesa abbandonando l’ambiente roccioso, verso i prati del Monte Cregnedul (2351). Anche in questo sito si incontrano numerose caverne scavate nelle rocce e poco piu’ in basso una rete di trincee ancora in buono stato.
Dopo breve riposo si inizia la discesa verso la vecchia carreggiabile militare che riforniva questo tratto di fronte, incontrando svariati siti di costruzioni militari in rovina.
Si scende alla loc. La Plagnota in ambiente evidentemente colpito da valanghe (tutti gli alberi abbattuti) per dirigersi lentamente alla strada di servizio della Casera Cregnedul. Da qui tramite strada forestale di servizio si rientra ai Piani del Montasio presso il parcheggio. 

Tourengänger: Fabio


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Kommentare (4)


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Floriano hat gesagt: Favoloso!
Gesendet am 2. Februar 2010 um 18:01
Che posti! Prima o poi devo andare anche dalle tue parti, tra i tuoi racconti e le foto me ne sto innamorando!
Ciao, Floriano

Federico hat gesagt:
Gesendet am 4. Februar 2010 um 10:01
Non c'è che dire veramente molto bello.

Fabio hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Februar 2010 um 20:49
Ciao Federico,
grazie. Effettivamente se non ci sie mai stato merita che tu faccia un giro.
Sono il tempio del calcare. Sono montagne cosi chiare che le vedi bene anche al chiaror di luna.
Casomai ti posso dare delle indicazioni
A Presto
Fabio

Federico hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Februar 2010 um 20:59
Grazie, se capiterò in Friuli mi farò senz'altro aiutare. Nel frattempo aspetto con impazienza tue future relazioni per godermi almeno in foto quei bellissimi luoghi. Ciao.


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