E' probabile che leggendo la parola Foisc,qualcuno ne abbia la nausea: ammetto di essere un tantino ripetitivo nelle escursioni ma,in ogni caso le motivazioni e la gita è sempre diversa dalla precedente. Vuoi perché vi sono amici che non l'anno fatta,per la meteo avversa,perché voglio fare una ciaspolata sicura e con tanta neve,insomma,io voglio che ci si diverta soddifandoci,senza rischiare la propria vita. Viste le previsioni,la meta doveva essere un qualcosa che potesse soddisfare le esigenze del caso: una bella ciaspolata su neve,un luogo che alcuni amici non avevano ancora visto e,perché no,organizzarci per un pranzo in quota con al seguito della pasta. L'idea è piaciuta,chi provvedeva a fare le dovute compere e...chi doveva fare il cuoco per l'occasione,cioè io. Ma le sorprese non sono finite,prometto che per tutti ci sarà una sorpresa. A casa mi sono dato da fare per preparare la Torta di cioccolato e pere 1,600 kg di torta,inclusa padella,che mi sono portato sulle spalle fino alla capanna. Giunti a Brugnasco,chiedo a Dino, Giuseppe Z., Paolo e Piero la disponibilità nel portare un paio di litri d'acqua,la quale servirà per far sciogliere più velocemente la neve che occorre per la pasta (un poco d'ingegno ci vuole,per rendere sbrigativa la cosa). Infatti,i due ferraristi Giuseppe R.e Andrea sono giunti ben 40 minuti prima di noi,i quali anno provveduto ad accendere la stufa,che al mio arrivo già aveva la sua bella resa. Nel frattempo (previsioni errate o impreviste) il sole,era bello caldo,qui alla capanna,mentre alla partenza la temperatura era di -8° e alla baita a circa 1900 m. era di -11,6°. Cosi,visto che la luce che doveva pervenire dai pannelli solari non cera,chiesi di spalare la neve dalla finestra della cucina,in modo tale da poter mangiare al caldo con le porte e finestre chiuse,senza restare al buio: così fu fatto. Mentre i lavoranti erano fuori,alcuni dentro in capanna si dedicavano ai lavori per i preparativi del pranzo: chi tagliava la legna,chi recuperava la neve da sciogliere,chi tagliava il salame,chi lo mangiava...un momento,questo non è proprio un preparativo! Ma si,mentre si lavora all'interno e nessuno degli “esterni” ci vedeva,un assaggio veloce sfuggiva al controllo. Però,lavorano di gusto fuori: e sì,il sole e l'assenza di vento,abilitava ai lavori extra,dopotutto,dicevano che fuori si stava meglio che dentro! E allora...lavorate! Giunto il momento del pranzo,tutti i commensali si sedettero a tavola in attesa del pasto,risultato abbondante. Poi è venuta l'ora del dolce: la torta,la quale in men che si dica si eclissò,regalando al sottoscritto un encomio di “torta eccellente”. Anche queste escursioni con la possibilità di passare qualche oretta in compagnia,cucinando e mettendo le gambe sotto al tavolo, a mio avviso,possono soddisfare,per quanto mi riguarda. Poi,giunti a Brugnasco io e alcuni amici,abbiamo acquistato dell'ottimo formaggio alla fattoria situata alla partenza. Ringrazio per il servizio di collaborazione fotografica: Andrea e Giuseppe
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