Val Bavona | Chint (1555 m) e Fontanella Alta (1438 m) via Croso dell'Incisa


Publiziert von GM , 25. April 2018 um 22:43.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:25 April 2018
Wandern Schwierigkeit: T6 - schwieriges Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Biela 
Zeitbedarf: 6:15
Aufstieg: 1340 m
Strecke:9.6 km

Ci sono due vedute in particolare che permettono di comprendere cosa sia il Croso dell'Incisa: dal ponte di Visletto e dal bordo del precipizio (per chi ha il coraggio di affacciarsi) a sud dell'ultima cascina di Sècc. Per fortuna, la via di salita è molto molto piu facile di quello che queste splendide vedute lascino supporre ...

L'escursione vera e propria inizia a Sècc che si raggiunge da Bignasco su bel sentiero in circa 1h di cammino.
Da Sècc si raggiunge il gruppo di cascine sul bordo del precipizio sopra citato; si entra nel bosco in direzione nord-ovest e, sorpassando la cascina isolata di quota 1101 m, si raggiungono le due cisterne dell'acquedotto.
Si ignora la giavina a destra e si risale dritti il bosco, ripido e faticoso (qualche bollo rosso qua e là) fino alla base di una nuova giavina che taglia la strada (quota 1220 m ca.); qui si ritrova (ometto) una traccia con scalini che permette di superare la giavina al suo centro, oltre il quale si continua a salire nel bosco; si lascia a destra il poco evidente bivio per il sentiero diretto a Spada e si continua fino a quando il versante è sbarrato da una bastionata rocciosa (quota 1360 m ca.). Si supera in un intaglio la bastionata alla sua estrema sinistra, e si raggiunge il tratto chiave dell'escursione: si vede il tubo dell'acquedotto circa 10 m al di sotto, e bisogna raggiungerlo con delicata discesa; raggiunta la cengia, che taglia un terreno con fogliame ripido ed esposto, si procede in orizzontale verso l'interno della forra. Il tratto chiave è lungo circa 20-30 metri ma è un T6 piu' psicologico che tecnico, in quanto è molto delicata la discesa verso la cengia ma abbastanza "tranquillo" il suo attraversamento.
Dopo circa una cinquantina di metri si raggiunge quindi il Croso dell'Incisa (bollo rosso su albero all'inizio della cengia, per chi proviene dall'alto). Da questo punto mancano esattamente 200 m a Chint, e si risale pertanto il vallone dapprima sul versante destro (salendo) e quindi nel suo centro, senza particolari difficoltà a parte la sempre contenuta ripidezza.
Si esce dal Croso proprio all'altezza della trincea di Chint (1120 m e 3h00' da Bignasco).

Ero convinto che la via fosse bollata, in quanto mi ricordavo i segni rossi nel bosco sopra Sècc e alcuni ometti che avevo visto all'uscita del Croso in una precedente escursione a Stagna. In realtà nulla di tutto questo è presente ovvero utile, la via di salita (e il punto di ingresso nel vallone) va ricercata con attenzione; il tubo dell'acquedotto è l'unico chiaro punto di riferimento.

A Chint mi sovvengono le parole del buon B. su Fontanella Alta : "un povero alpetto tra i dirupi piu' dimenticati [...] Merita una visita, quale omaggio alle persone che lì passarono parte della loro vita". Decido quindi di andare a dare una occhiata.

Da Chint si sale al pianoro di Spada; si scende per prati fino alla grande cascina; circa 15 metri a valle di questa si trova un muretto in sasso con una apertura al suo limite destro. Si passa da qui e si scende dritti per una valletta fino ad una giavina. Si scende sulla giavina fino a quando (a circa 1480 m) si inizia una decisa svolta in direzione nord in costante discesa, trovando la strada piu' comoda in un bosco con diverse insidie (T5, ma T4 con un buon gps). Si giunge quindi a Fontanella Alta (1438 m; 15' ca. da Spada). In un rado bosco si ritrovano una discreta baita e due ruderi a diversi stadi di disfacimento. Un posto, a suo modo, emozionante.

Ritorno a Chint per la medesima strada; la discesa al Corte di Fondo di Cranzunell è ancora difficilmente praticabile causa neve, quindi scelgo la discesa diretta a Sècc per il sentiero diretto del costone; risalgo a Spada e mi dirigo al suo bordo sud-est dove un evidente ometto in sasso indica l'inizio della via; avendola già percorsa in salita in una precedente visita, la discesa è rapida e senza problemi (T4, altrimenti T5). 

Da Sècc a Bignasco con il sentiero tradizionale.

Via d'alpe secondaria ma con un notevole valore paesaggistico e storico.
Nulla da invidiare ai celebri sentieri della Val Codera.



Tourengänger: GM
Communities: PassioneBavona


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Kommentare (3)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 26. April 2018 um 07:41
Bella e bei colori...
Bentornato nella tua amata valle.
Nessuna invidia...
D

Zaza hat gesagt:
Gesendet am 26. April 2018 um 07:53
Bellissimo! Fa voglia da tornare subito in Val Bavona...

ciao, zaza

Seeger hat gesagt: Ricordi
Gesendet am 26. April 2018 um 08:20
Bravissimo!
E qual luce.

Ciao
Andreas


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