Val Bavona | Chint (1555 m) e Ravöra (1410 m) via Sècc


Publiziert von GM , 12. September 2016 um 15:14.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:11 September 2016
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Biela 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 1320 m
Strecke:9,7 km

Da Bignasco (443 m) si sale sul conosciuto sentiero dell'Alpe Cranzunell fino alla Cappella di Piodau (740 m, 35').
A monte della Cappella si prende l'evidente sentiero che compie una lunga traversata ascendente verso sud; la cappellina di San Venanzio annuncia l'arrivo a Sècc (1046 m; 30' dalla Cappella di Piodau).
Dal primo nucleo di case si sale verso sud-ovest fino a due belle baite di recente riattazione; qui parte una bella traccia che sale dritta nel bosco rado fino alla baita isolata di quota 1101 m. Ora la traccia diventa flebile ma si continua a salire nella stessa direzione seguendo il tubo nero dell'acquedotto; dopo pochi metri, a quota 1130 circa, si raggiungono due bidoni scatolari dell'acquedotto, a fianco di una grossa pietraia.
Il buon Brenna dice che 
da qui una traccia attraversa la pietraia alla sua base e sale poi nel bosco sempre con direzione decisa verso nord. Provo ovviamente a seguire le sue indicazioni e quella che sembra una traccia mi permette di attraversare la prima pietraia; al termine non si vede traccia alcuna e sempre verso nord attraverso una seconda pietraia; quando alla mia destra, verso valle, vedo distintamente vicine le baite di Sècc decido di iniziare a salire "a modo mio" prendendo quota e tendendo piuttosto verso nord-ovest, lungo la linea di massima pendenza. Il bosco rado e le distanze piuttosto contenute mi permettono di esplorare il terreno avendo sempre riferimenti per un eventuale comodo dietrofront.
(Solo a casa mi sono accorto che avevo preso una direzione troppo orientata a NE, la direzione "nord" da seguire è in realtà un NNO).
A quota 1200 circa ritrovo quella che sembra una traccia evidente; dopo pochi metri vedo un bollo rosso su un albero e, appena dopo, due frecce rosse, sempre su tronchi. Sono per certo sulla strada giusta; ora bisogna proseguire fino al "bivio" e quando intravedo una lieve traccia che si stacca alla mia destra, a quota 1245 m ca. mi ritrovo a pensare che se la traccia è questa, non posso certamente aspettarmi un bivio come-dio-comanda... Prendo quindi questa traccia nell'erba, che dopo una decina di metri sparisce; nessun particolare problema visto che la direzione è quella giusta e il percorso abbastanza logico: bisogna qui proseguire in leggera ascesa in direzione nord, avendo come riferimento la base di una piccola bastionata rocciosa, e trovare un passaggio obbligato tra questa bastionata e la successiva (questo passaggio obbligato è ben rappresentato sulla CNS all'altezza della "G" di Ganne di Sècc).
Risalgo quindi un valloncello ripido e al suo culmine a sinistra ritrovo evidentissima una scalinata in sasso, a quota 1320 m ca. Ora la traccia diventa abbastanza evidente e risale a risvolti nel bosco il costone e anche se, soprattutto nella parte superiore del costone, sparisce per buoni tratti, si prosegue senza particolari problemi; il sentiero stesso non è mai esposto su entrambi i valloni che lo circondano.
Arrivato alla base di una bastionata rocciosa bisogna decidere se passare a destra o a sinistra; la strada giusta è a sinistra, dove si ritrova dopo pochi metri una bella scala in sasso, seguita da altre due-tre che permettono di uscire sull'ampio pendio di bosco rado di Spada (1575 m; 1100 m e 2h 50' da Bignasco).

Ora una necessaria precisazione : il percorso rappresentato sulla cartina alle pagine 54-55 del libro Alpi di Val Bavona è, nel tratto Sècc-Spada, decisamente impreciso. E' corretta la rappresentazione del passaggio obbligato di quota 1300 m mentre per il resto è meglio non farci troppo affidamento... 

Da Spada si scende alla trincea di Chint (1555 m); se non si conosce già il percorso puo' essere utile questa indicazione: portarsi sul bordo della trincea in corrispondenza proprio delle cascine, dove si ritrova verso sinistra il sentierino con scalinate.
Da Chint si scende sul sentiero tradizionale al 
Corte di Fondo dell'Alpe Cranzunell (1398 m) e quindi in discesa fino al guado del rio di Cranzunell a quota 1220 m circa (con la scarsità di acqua di questo periodo la cascata del Corte di Fondo è totalmente asciutta...).
Qui decido di andare un salto a Rav
öra, per il sentiero piu' facile...
Si entra nel bosco e si ritrova subito su un tronco spezzato un bollo rosso. La traccia prosegue abbastanza evidente nel bosco in leggera ascesa; si ritrovano un paio di nastri colorati legati a tronchi e diversi ometti. A un certo punto si ritrova qualche metro avanti sul sentiero un ometto fatto con un grosso sasso sormontato da uno piu' piccolo; dietro si intravede una traccia, a monte pochi metri piu' avanti c'è uno splugo, alla sua destra un tronco con incisa una grossa "M". Questo per me è il punto chiave: non bisogna scavalcare questo ometto, perché qui il sentiero giusto piega decisamente a sinistra e risale ripido il pendio boscoso; un anno fa feci l'errore di proseguire, e mi ritrovai sul bordo del rio di Chign
öö, dopo aver percorso una pericolosa cengetta, in un punto che non si poteva attraversare, circa 50 m di dislivello sotto il sentiero giusto... esperienze...). Dopo la ripida risalita il sentiero riprende a fare un lungo traverso in leggera ascesa; non ci sono piu' problemi di orientamento, la "cengia esposta" e l'attraversamento del rio di Chignöö non presentano nessuna difficoltà e in breve si raggiunge l'alpetto di Ravöra (1410 m; 30' dal guado di quota 1220 m).

Il ritorno al guado di quota 1220 m è piuttosto semplice e rapido, e col sentiero tradizionale dell'Alpe di Cranzunell ritorno comodamente a Bignasco.

Il sentiero Bignasco-Secc-Chint è il Sentiero Storico n. 14 della Val Bavona. Se vi piace l'ambiente, andateci.




Tourengänger: GM


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