Valtournenche: Monte Seriola e quota 3050 di Becca Sale'


Publiziert von Panoramix , 4. September 2017 um 18:25.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:29 August 2017
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 2200 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A5 - Uscita Chatillon - St. Vincent, seguire per Cervinia ... a Valtournenche dopo il km, 17 e comunque prima del bivio a destra per Cheneil svoltare a sinistra per Crepin; si passa in discesa il cimitero, poi, dopo un ponte parcheggio sterrato Cret du pont, meglio salire un poco e trovare ampia zona parcheggio prima del paesino di Crepin (presso il quale c'e ancora un altro parcheggio)

Resoconto di una 2 giorni con pernottamento al biv. Rivolta. L' idea e' quella di abbinare all' anello previsto anche il raggiungimento di 2 cime poco frequentate a giudicare dalla scarsita' di informazioni presenti sia su carta sia in rete.
 
Si parte da Crepin, una delle tante frazioni di Valtournenche, posta oltre il cimitero. Il sentiero 7, ben segnalato, offre in breve belle viste sulle cime circostanti: ci sono tratti anche boschivi seguiti da altri su larga mulattiera che poi ridiventa sentiero e con tratti ripidi porta all' incrocio con il sentiero intervallivo 107 (segnato anche come 35) da cui in breve alla finestra di Cignana. (T2)
 
Dalla finestra di Cignana (pannello informativo del sentiero 107) dirigersi a destra per pendii erbosi con qualche roccetta (non si usano le mani) e qualche tratto (specie all' inizio) ripido fino a raggiungere un tratto in discesa di pochi metri ben gradinato cui segue l' ultimo strappetto prima della cima (ometto). Bel panorama che non ha nulla da invidiare a quello del piu' frequentato Pancherot. (T3)
 
Si ritorna alla finestra di Cignana e si prosegue verso l'omonimo lago: da li' in poi si tratta per me di itinerario nuovo e percio' mi attengo alla mappa che lo traccia con riga continua fino al bivacco ...

In realta' la mappa e' utile per decidere la direzione iniziale del sentiero molto poco visibile: si prende come riferimento la cappella sul lato sinistro orografico e ci si allontana dal lago, direzione N - NO, verso un piccolo pendio che sale in direzione ovest ... qualche piccolo segno giallo (nemmeno troppo sbiadito per la verita') conferma di tanto in tanto che si e' sulla giusta direzione. (T3)

Salendo, il tracciato e' piu' evidente, aumentano i segni e compare il numero 4 ora racchiuso in un triangolo ora in un cerchio ad identificare il percorso. Dopo una breve discesa si scende in un piccolo pianoro molto suggestivo ... forse l' ultima occasione per una sosta tranquilla: da questo momento inizia la risalita di una lunga pietraia con un primo strappo faticoso (ma forse perche' si e' in giro gia' da tanto) seguito da un falsopiano con cui si costeggia un rivolo di acqua bianco - melmosa proveniente da ghiacciaio defunto ... (T3+)

Segue poi un tratto di nuovo ripido in cui occorre cercare bene ogni segno ed ogni ometto badando anche a qualche pietra poco stabile ... essenzialmente si compie un' ampia curva verso sinistra che portera' ad un ripiano da cui e' visibile il Col du Fort che si raggiunge facilmente con un comodo ultimo tratto. Il bivacco Rivolta e' a pochi passi sotto il colle. (T3+)
 
Il secondo giorno inizia con la salita alla Becca di Sale' (omonima di quella nel gruppo Emilius - Vallone di Laures): la guida CAI e' molto scarna ... il libro del bivacco ancora di piu' (parla di salita effettuata in 30 min.) ... faccio prevalere le note che ho preso dai 2 siti che ne parlano: in uno si riferisce della traversata integrale E - O (io intendo salire e scendere da O) e per me e' gia tanto sapere che il lato Ovest e' giudicato molto piu' tranquillo di quello Est; nell' altro prevale la documentazione fotografica che inizia subito con un' immagine di un cocuzzolo su cui e' piantato un bastone di metallo ... deduco sia la cima ... per il resto il poco testo sembra far capire che non ci siano grandi difficolta'.
 
Da quanto visto e provato io ho concluso che: 
 
1) il cocuzzolo con il bastone non e' la cima vera e propria ma solo il primo di una serie di torrioni, rilievi, anticime che precedono la cima (del resto la guida CAI avvisa: "la cresta e' lunga 1 km.")
 
2) Proseguire dal cocuzzolo e' faticoso anche tecnicamente ... maglio quindi dal bivacco dirigersi sul sentiero segnato per Torgnon verso la cresta sud del rilievo citato al punto 1) e raggiungerla uscendo dal sentiero a sinistra nei pressi di un pianoro da cui si procede in direzione est inizialmente verso una forcelletta erbosa passata la quale si procede traversando ampie distese pendenti di detriti e sassi (del resto la guida CAI suggerisce: "altrementi stare molto piu' bassi della cresta ---")
 
3) quando la cresta sopra di noi si rialza dopo un colle abbastanza ampio ci si trova in una zona di sassi di media dimensione da risalire al meglio verso il rilievo soprastante ... conviene dirigersi sempre verso est in modo da arrivare quasi in cresta dopo questo rilievo ... 
 
A questo punto appaiono verso est 2 punti candidabili come anticime ed il secondo in particolare da lontano appare difficilmente raggiungibile ma non e' cosi' e lo si capisce definitivamente una volta giunti sul primo rilievo ... (per giungere sul secondo rilievo occorre comunque compiere un passo-uno di arrampicata facilitato dalla presenza di una fessura sovrastante poco visibile dove le mani fanno ottima presa (nel complesso una banalita' per un vero alpinista).

Siamo a quota 3050 (T4) ci si ferma qui ... la cima vera e' finalmente visibile anche se non vicina e impervia preceduta da uno spuntone probabilmente aggirabile ... mancano pero' le energie (si fa sentire la fatica del giorno prima ?) ed il tempo (meteo incerta per il pomeriggio da dedicare al lungo rientro a Crepin) ... c'e comunque soddisfazione per il punto raggiunto.

Dopo opportuna sosta rigenerante si ritorna per lo stesso percorso badando a ricordare i punti di passaggio (alcune pietre con forme particolari aiutano a trovare la direzione): di nuovo sul sentiero si procede verso Torgnon fino ad intercettare l' ALta Via 1 nel tratto Grand Raye - Ersa - Cortina che propone un cervellotico saliscendi a scapito di una comoda sterrata che si incrocia piu' volte (viene il dubbio che la sterrata sia riservata alle bici da montagna ... le mappe e le indicazioni sul posto non aiutano a risolvere la questione). Da Cortina si prende il sentiero 2 per Moulin piegando poi a sinistra (ponte) per Falegnon
nuovamente sull' alta via 1 che riporta a Valtournenche (localita' Cret du Pont), passando per una palestra di roccia e l' attacco ad una via ferrata, nei pressi del parcheggio di Crepin che si raggiunge con breve salita (T2)

Tourengänger: Panoramix
Communities: Hikr in italiano


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