Cima di Cugn (2.237m) e Marmontana (2.316m)
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Oggi in compagnia di Bruno e Ivano. Dopo alcune indecisioni sugli itinerari odierni, snobbiamo la Leventina per entrare in Val Morobbia. Avevamo altre idee inizialmente ma non essendoci un solo posto a Carena (causa organizzazione gara ciclistica) proseguiamo quasi d'obbligo sulla sterrata che porta verso l'Alpe Giumello, parcheggiando nei pressi della barriera di divieto di transito. Cosi all'ultimo decidiamo di ripiegare sul capogurppo locale, il Marmontana. Bruno lo ha già fatto anni addietro e ne conferma la fattibilità.
Dalla barriera stradale per l'Alpe Giumello q1021 si scorgono le chiare indicazioni per Giggio e per il Passo di San Jorio, entrando nella valletta da cui proviene il fiumiciattolo che scorre sotto il ponte. La vegetazione è ben diversa da quella dei versanti sud, qui il sole non arriva per molte settimane all'anno. Dopo un lungo tratto in falsopiano, la salita si impenna in una splendida faggeta, poi, tra conifere (avvistiamo un picchio) si raggiunge l'edificio doganale di Giggio q1678. Evidenti cartelli (e una biscia) ci indirizzano al Passo di San Jorio che raggiungeremo in un susseguirsi di ambienti sempre più spettacolari: conifere, ontani e pini mughi. Come dice Ivano, quasi un ambiente da trentino alto adige (alcune sezioni rocciose locali sono calcaree). Ancora il cielo è coperto e non sappiamo cosa ci aspetta, solo nel pomeriggio avremo una visuale completa della bellezza del posto.
Il passo di San Jorio q2012 è raggiunto in 2h30', Bruno è in forma e oggi dobbiamo arrivare in cima!
La dorsale Sud della Cima di Cugn è in piedi, un piccolo sentierino si inerpica tra i suoi terrazzi fino a raggiungere la Casermetta Alpina a q2185. Si apre la vista sul Marmontana, uno spettacolo, non avrei mai immaginato fosse una montagna cosi bella! (forse perchè quando non la conosci, non ti sei informato, c'è più effetto sorpresa). Mentre Ivano e Bruno tagliano bassi a mezzacosta la Cima di Cugn io ne salgo il filo integralmente, raggiungendo la facile vetta a q2237. Anche da qui il Marmontana è strabello. Scendo dalla facele cresta Est e seguendo il filo, largo e mai esposto, iniziamo la salita al Marmontana. In breve ci spostiamo sul versante S-E per aver più facilità di progressione, ma volendo lo si sale da qualsiasi parte (anche se inizia a farsi "in piedi"). Raggiunta la meta osserviamo, man mano che si aprono le nuvole, tutte le splendide cime visibili attorno. Bruno arriva alcuni minuti dopo, grandissimo, cima per lui oggi e quasi 1400m di dislivello! Marmontana q2316 raggiunta!
Per la discesa ci separiamo, Bruno e Ivano tornano lungo la via di salita, per poi scendere al sentiero basso con un largo zig-zag. Io cerco la via "normale" che, dal sentiero dell'Alta Via del Lario, dovrebbe salire sul versante Sud. Una volta trovata, la discesa si fa comoda e veloce fino al Rif. San Jorio q1980 (chiuso). Spettacolare la stradina che sale dal Lago di Como, anche da fare in bici. Pare che da Dongo siano 27km??
Ricompattato il gruppo scendiamo in direzione di Giggio ma, al bivio di q1800 prendiamo la deviazione per l'Alpe Giumello che raggiungeremo in circa 50' per un lungo ma piacevole sentiero in leggera discesa. Dall'Alpe Giumello q1594 si segue per Carona e si tagliano i prati a N per riprendere la strada. Seguire un tratto di strada asfaltata e poi rientrare nel bosco di faggi secondo le indicazioni. Faggeta ENORME!!! Lungo la Costa del Laton, al bivio successivo (q1243, non chiaro) tenere la direzione W per arrivare comodamente alla macchina (noi per sbaglio abbiamo preso il giro largo).
Splendide zone, ricche di storia e fatica passata, meritevoli di tante escursioni e anelli in stagione intermedia. Da tornarci. Interessanti l'Alta Via del Lario e la Via del Ferro.
Dalla barriera stradale per l'Alpe Giumello q1021 si scorgono le chiare indicazioni per Giggio e per il Passo di San Jorio, entrando nella valletta da cui proviene il fiumiciattolo che scorre sotto il ponte. La vegetazione è ben diversa da quella dei versanti sud, qui il sole non arriva per molte settimane all'anno. Dopo un lungo tratto in falsopiano, la salita si impenna in una splendida faggeta, poi, tra conifere (avvistiamo un picchio) si raggiunge l'edificio doganale di Giggio q1678. Evidenti cartelli (e una biscia) ci indirizzano al Passo di San Jorio che raggiungeremo in un susseguirsi di ambienti sempre più spettacolari: conifere, ontani e pini mughi. Come dice Ivano, quasi un ambiente da trentino alto adige (alcune sezioni rocciose locali sono calcaree). Ancora il cielo è coperto e non sappiamo cosa ci aspetta, solo nel pomeriggio avremo una visuale completa della bellezza del posto.
Il passo di San Jorio q2012 è raggiunto in 2h30', Bruno è in forma e oggi dobbiamo arrivare in cima!
La dorsale Sud della Cima di Cugn è in piedi, un piccolo sentierino si inerpica tra i suoi terrazzi fino a raggiungere la Casermetta Alpina a q2185. Si apre la vista sul Marmontana, uno spettacolo, non avrei mai immaginato fosse una montagna cosi bella! (forse perchè quando non la conosci, non ti sei informato, c'è più effetto sorpresa). Mentre Ivano e Bruno tagliano bassi a mezzacosta la Cima di Cugn io ne salgo il filo integralmente, raggiungendo la facile vetta a q2237. Anche da qui il Marmontana è strabello. Scendo dalla facele cresta Est e seguendo il filo, largo e mai esposto, iniziamo la salita al Marmontana. In breve ci spostiamo sul versante S-E per aver più facilità di progressione, ma volendo lo si sale da qualsiasi parte (anche se inizia a farsi "in piedi"). Raggiunta la meta osserviamo, man mano che si aprono le nuvole, tutte le splendide cime visibili attorno. Bruno arriva alcuni minuti dopo, grandissimo, cima per lui oggi e quasi 1400m di dislivello! Marmontana q2316 raggiunta!
Per la discesa ci separiamo, Bruno e Ivano tornano lungo la via di salita, per poi scendere al sentiero basso con un largo zig-zag. Io cerco la via "normale" che, dal sentiero dell'Alta Via del Lario, dovrebbe salire sul versante Sud. Una volta trovata, la discesa si fa comoda e veloce fino al Rif. San Jorio q1980 (chiuso). Spettacolare la stradina che sale dal Lago di Como, anche da fare in bici. Pare che da Dongo siano 27km??
Ricompattato il gruppo scendiamo in direzione di Giggio ma, al bivio di q1800 prendiamo la deviazione per l'Alpe Giumello che raggiungeremo in circa 50' per un lungo ma piacevole sentiero in leggera discesa. Dall'Alpe Giumello q1594 si segue per Carona e si tagliano i prati a N per riprendere la strada. Seguire un tratto di strada asfaltata e poi rientrare nel bosco di faggi secondo le indicazioni. Faggeta ENORME!!! Lungo la Costa del Laton, al bivio successivo (q1243, non chiaro) tenere la direzione W per arrivare comodamente alla macchina (noi per sbaglio abbiamo preso il giro largo).
Splendide zone, ricche di storia e fatica passata, meritevoli di tante escursioni e anelli in stagione intermedia. Da tornarci. Interessanti l'Alta Via del Lario e la Via del Ferro.
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