Dopo il Bombolone mi faccio i Corni Capreni...
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Beh, mi sono detto, oggi faccio ancora un giretto dalle parti di Zone, un posto vicino a casa mia, ma che posso scoprire da quelle parti che già non conosco? Sono anni che macino i sentieri di quella amena località… oddio, qualcosa da calpestare da quelle parti ci sarebbe e l’ho messo già in programma, ma visto che sarà una cosa impegnativa la farò con calma più avanti (non troppo). E allora? E allora sarà Monte Agolo, è da qualche anno che non ci salgo e per l’occasione calcherò il sentiero 228 (mai fatto) che passa dalla Cascina Bombolone.
Imboccata la mulattiera che porta al M. Guglielmo e subito dopo aver attraversato il Torrente Bagnadore, sulla sinistra si stacca una stradina asfaltata (228) che è tale per qualche centinaio di metri, poi in prossimità di uno slargo, l’asfalto lascia spazio ad una bella sterrata che si inoltra nel bosco.
Ignorata una prima deviazione per il Golèm, la sterrata prosegue senza affaticare troppo i muscoli, si oltrepassa la Cascina Osone, e con calma olimpica si arriva alla bella Cascina Bombolone; ora il sentiero (lastricato) si restringe e prosegue verso nord in direzione M. Aguina / M. Agolo, ma… io ad un certo punto, stanco di seguire il sentiero bollato che mi farebbe fare un lungo giro, ho piegato istintivamente verso destra prendendo una traccia di sentiero che ha attraversato un piccolo bosco, e una volta sbucato nei soprastanti prati, ho risalito i ripidi pendii erbosi sino a giungere direttamente sul M. Agolo. 1h30.
Dopo una breve sosta al cospetto di un Sole fiacco accompagnato da un’arietta frizzantina, ho raccolto i miei quattro stracci e ho imboccato la discesa verso la vicina Malga Aguina (0,15), quattro chiacchiere con alcuni raccoglitori di cicoria, e poi giù di nuovo , seguendo la lunga sterrata (207) che porta alla Croce di Zone.
Avrei potuto chiudere il giro scendendo sino a Zone per la Strada Valeriana, ma poi… ma poi mi è tornata alla mente un osservazione che mi aveva fatto quel tarantolato di Giulio gbal commentando un mio precedente giro: Domè, lì in zona ti mancano i Corni Capreni! E sticazzi…
Colto dal morbo “dell’esploratore pazzo” mi son detto, è l’ora fratello, vai e fai centro! Ma fai centro dove che non c’è nulla di segnato? Ma niente, oramai l’istinto ha travolto la prudenza… si parte.
Presa la flebile traccia che risale un brevissimo ma ripido pendio erboso, ho proseguito poi il mio cammino stando su una traccia buona solo per il passaggio dei cinghiali, diventata più evidente però cammin facendo, giungendo senza particolari ansie sino ad una soprastante bocchetta.
Lasciato sulla destra il vicinissimo Balòt (salito dopo), ho preso la crestina che sulla sinistra si inerpica tra un fottio di rami ed alberelli di piccolo fusto, facendomi largo a colpi di karate, sono giunto prima nei pressi di un ripetitore militare, e poi, sempre immerso sulla via lastricata di dolore, sono finalmente arrivato ai “maledetti” Corni Capreni; ci sono arrivato, ma talmente acciaccato che sembravo un povero disgraziato passato dalle mani del tristemente noto Dr. Mengele! Giulio, non ti sono fischiate le orecchie?
Dopo aver costruito un piccolo “ometto” con i due sassi che ho trovato, ho fatto la classica foto di rito ed il waypoint buono per Hikr, e soddisfatto per la mia “piccola” impresa, ho ripreso il cammino a ritroso sino alla bocchetta, ho “marcato il territorio” (non ho pisciato) sul Balòt e poi via verso la Croce di Zone.
Giusto per non farmi mancare nulla, ad un certo punto mi sono inventato un tragitto che mi ha evitato la Croce inoltrandomi in un bel bosco dove ho intercettato il sentiero delle “Terre Rosse”, sfanculata anche questa comoda mulattiera, mi sono buttato ripidamente a capofitto sulla sottostante e già visibile Strada Valeriana , 15 minuti di tranquillo andazzo ed eccomi di nuovo alla macchina. Domani si riparte, ma questa è un’altra storia… To be continued!
Nota1): Bel giretto che in origine doveva servirmi per tenermi in allenamento, se si seguono i sentieri segnalati non ci sono particolari problemi, roba da T2, se invece vi cimentate in “acrobazie” fuori ordinanza, allora la musica cambia e si passa ad un T3/ T3+.
Nota 2): Cose a caso & chi se ne frega!
Chi se ne frega: La Juventus ha 6 punti di vantaggio sul Napoli.
Chi se ne frega: Simona Ventura è di nuovo scoppiata a piangere sull’Isola dei Famosi.
Conte è il nuovo allenatore del Chelsea. E CHISSENEFREGA!
Nota 3): Eric for Giulio...
GIULIO.
Caro vecchio “gbal” io non sono Tullio,
le gambe mie son forti se bevo dell’intruglio,
non vedo più il sentiero e cado in un cespuglio.
Giulio,
riemergo dal fogliame sentendomi in subbuglio,
e spacco rami e felci a mo di tafferuglio,
se penso a questo giro io lo rifaccio a luglio.
Giulio,
risparmio le mie forze puntando al guazzabuglio,
se rompo gli scarponi mi serve del peculio,
allora viaggio basso e intanto mi “sfruculio”.
Se tu mi prendi in giro mi sento un po’ Getuglio, e in fondo mi domando: chi cazzo è mai sto Giulio?
A la prochaine! Menek & Olmo

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