Forte di Orino (giorno)

Voglia di libertà, voglia di camminare, voglia di natura. In altre parole voglia di montagna. Con questi pensieri e con la mattina a disposizione scelgo una meta vicino a casa. Anche su sentieri da me frequentati millanta volte non mi annoio. Ogni volta è diverso. Cambiano le condizioni del tempo e del fondo del terreno, cambia la vegetazione, si fanno incontri con altri escursionisti o con animali, si scoprono aspetti altre volte ignorati. In questo periodo dell'anno nei nostri boschi è particolarmente ricca la fioritura al risveglio primaverile. Più avanti la copertura delle foglie toglierà luce al sottobosco. 
La meta iniziale di oggi è il Forte di Orino, la punta più occidentale del Campo dei Fiori, poi si vedrà. Decido di partire dalla località Fornaci (496) per avere la possibilità di compiere un anello su percorso che valuterò in base al tempo e alle situazione della neve. Sul versante nord della montagna, infatti, è ancora presente tanta neve. Prendo la pista forestale che, in leggera discesa, mi conduce all'abitato di Orino (437). Devio sulla sinistra sull'acciottolato che sale al Crotto Gesiola (478). Proseguo sulla ripida mulattiera che mi porta al Pian delle Noci (713). Opto per il sentiero normale che, raggiunta la cresta ovest, la segue fino al piazzale di vetta del Forte di Orino (1139). Dopo una breve pausa per le foto riprendo la via sulla scorciatoia che scende sulla strada militare in direzione del piazzale Belvedere. Scarto l'eventualità di scendere dal canalone che porta Fontana Rossa perché è ancora presto e proseguo sulla strada. Vedo che è stato tolto il cartello del sentiero 7 che, deviando a sinistra, porta alla Punta di Mezzo. Come ho poi saputo da dei signori del parco incontrati più avanti è in progetto un nuovo sentiero che, proseguendo sulla cresta, scende direttamente alla sella da dove si risale verso la Punta Merigett. Così si evita il tratto, un po' insidioso poiché ripido e scivoloso del vecchio sentiero. Raggiunta la Punta di Mezzo (1227), proseguo scendendo sul versante opposto e proseguendo sul sentiero del versante nord della Punta Paradiso. Questo tratto, rifatto e ampliato recentemente, è completamente innevato. Ci sono fino a 30 cm di neve gelata e portante. Scarto anche l'eventualità di tagliare sulla costa e scendere al sottostante sentiero per la Fontana Rossa a causa della neve. Decido, ormai, di proseguire fino alle Pizzelle. Scendo sulla strada che porta al piazzale della Batteria e proseguo sulla costa che conduce al Monte Tre Croci (1111). Sulla scalinata delle Forze Armate scendo alla vecchia stazione della funicolare (1032). Su sentiero proseguo fino al valico Pizzelle (923). Svolto a sinistra sulla via che, con vari saliscendi, porta alla Fontana Rossa (869). Sul nuovo tracciato, che evita il canalino, scendo alla pista forestale verso Cabiaglio. Poco prima di arrivare in paese devio a sinistra sul sentiero che, dopo una breve risalita, scende alla località Fornaci (496). Chiudo così un anello che, alla fine, si è rivelato fisicamente impegnativo. Torno a casa stanco ma soddisfatto per il mio giro anche perché è la vigilia di Pasqua e domani non si va in montagna ma ci si prepara per la solita abbuffata. Poi la vita ti regala sempre nuove sorprese... ma queste sono l'argomento del prossimo racconto.
Tempi di percorrenza: 27' ad Orino, 1h30' al Forte, 2h12' alla Punta di Mezzo, 3h00' alle Pizzelle, 3h37' alla Fontana Rossa, 4h17' tutto il giro.
Lunghezza del percorso: 18,2km.
Meteo: bello, un po' fosco.