Monte Teggiolo (2385 m) da Bugliaga
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Finalmente una domenica di bel tempo e ne approfitto per una bella escursione panoramica, in compagnia del mio collega Gianluca.
A Bugliaga parcheggiamo nella minuscola piazzetta e imbocchiamo la stradina sulla destra, seguendo i cartelli segnavia.
In pochi minuti di cammino raggiungiamo un piccolo gruppo di baite, da cui inizia il sentiero di salita, ben indicato anche se a tratti un pò nascosto dall'erba.
Dopo pochi metri comunque la traccia si fa ben più larga e visibile e non si può sbagliare.
La salita è fin da subito piuttosto ripida e si raggiungono in successione diversi alpeggi, ben tenuti e quasi tutti dotati di fontane funzionanti (oggi ce n'era davvero bisogno!): l'Alpe Casalavera (0 h 25), l'Alpe Orzalina, l'Alpe Ciusur e infine l'Alpe Ciampalbino (1 h 15).
Per fortuna questa prima parte presenta diversi tratti all'ombra nel bellissimo bosco di abeti e larici, tuttavia il caldo opprimente e la ripidità del percorso ci obbligano a fare diverse soste per rinfrescarci e prendere il fiato.
Il meraviglioso panorama sulla Weissmies che si gode da questi alpeggi ci ripaga comunque a pieno della fatica!
Dall'Alpe Ciampalbino la pendenza si addolcisce per qualche minuto, per poi riprendere a tirare nell'ultimo tratto, ormai fuori dal bosco, che porta al Passo delle Possette (2 h 00).
Qui si apre la vista anche su tutte le cime di confine tra la zona del Veglia e quella del Sempione, anche se il Monte Leone è in parte coperto dalle nuvole e non riusciamo ad ammirarlo in tutta la sua maestosità.
Dal Passo svoltiamo a destra, tralasciando la cresta, e percorrendo invece un sentierino più basso che taglia di traverso i dolci pascoli che caratterizzano il versante settentrionale del Teggiolo.
Proseguiamo liberamente per prati fino al Passo del Dosso (2247 m), dove ci affacciamo di nuovo verso la Val Divedro, e vediamo il Ponte del Diavolo (percorso in auto stamattina), a picco sotto di noi, circa 1000 più in basso!
Quindi risaliamo l'ultimo facile strappo e raggiungiamo la vetta del Monte Teggiolo (2 h 55).
Purtroppo quasi tutte le cime più alte sono incappucciate da nuvole, comunque il panorama è davvero meraviglioso!
Firmiamo il libro di vetta, che si trova all'interno del minuscolo bivacco posto proprio sulla cima, e riscendiamo di qualche metro, per consumare il nostro pranzo lontani dal gregge di capre che pascola in vetta.
Per tornare, una volta scesi al Passo del Dosso, decidiamo di percorrere la cresta, che in realtà è un largo altopiano erboso, strapiombante verso la Val Divedro ma quasi pianeggiante dall'altra parte.
Con qualche lieve saliscendi torniamo al Passo delle Possette (3 h 45), da cui per lo stesso percorso dell'andata rientriamo a Bugliaga (5 h 00), ben arrostiti dal sole cocente di oggi ma estremamente soddisfatti!
A Bugliaga parcheggiamo nella minuscola piazzetta e imbocchiamo la stradina sulla destra, seguendo i cartelli segnavia.
In pochi minuti di cammino raggiungiamo un piccolo gruppo di baite, da cui inizia il sentiero di salita, ben indicato anche se a tratti un pò nascosto dall'erba.
Dopo pochi metri comunque la traccia si fa ben più larga e visibile e non si può sbagliare.
La salita è fin da subito piuttosto ripida e si raggiungono in successione diversi alpeggi, ben tenuti e quasi tutti dotati di fontane funzionanti (oggi ce n'era davvero bisogno!): l'Alpe Casalavera (0 h 25), l'Alpe Orzalina, l'Alpe Ciusur e infine l'Alpe Ciampalbino (1 h 15).
Per fortuna questa prima parte presenta diversi tratti all'ombra nel bellissimo bosco di abeti e larici, tuttavia il caldo opprimente e la ripidità del percorso ci obbligano a fare diverse soste per rinfrescarci e prendere il fiato.
Il meraviglioso panorama sulla Weissmies che si gode da questi alpeggi ci ripaga comunque a pieno della fatica!
Dall'Alpe Ciampalbino la pendenza si addolcisce per qualche minuto, per poi riprendere a tirare nell'ultimo tratto, ormai fuori dal bosco, che porta al Passo delle Possette (2 h 00).
Qui si apre la vista anche su tutte le cime di confine tra la zona del Veglia e quella del Sempione, anche se il Monte Leone è in parte coperto dalle nuvole e non riusciamo ad ammirarlo in tutta la sua maestosità.
Dal Passo svoltiamo a destra, tralasciando la cresta, e percorrendo invece un sentierino più basso che taglia di traverso i dolci pascoli che caratterizzano il versante settentrionale del Teggiolo.
Proseguiamo liberamente per prati fino al Passo del Dosso (2247 m), dove ci affacciamo di nuovo verso la Val Divedro, e vediamo il Ponte del Diavolo (percorso in auto stamattina), a picco sotto di noi, circa 1000 più in basso!
Quindi risaliamo l'ultimo facile strappo e raggiungiamo la vetta del Monte Teggiolo (2 h 55).
Purtroppo quasi tutte le cime più alte sono incappucciate da nuvole, comunque il panorama è davvero meraviglioso!
Firmiamo il libro di vetta, che si trova all'interno del minuscolo bivacco posto proprio sulla cima, e riscendiamo di qualche metro, per consumare il nostro pranzo lontani dal gregge di capre che pascola in vetta.
Per tornare, una volta scesi al Passo del Dosso, decidiamo di percorrere la cresta, che in realtà è un largo altopiano erboso, strapiombante verso la Val Divedro ma quasi pianeggiante dall'altra parte.
Con qualche lieve saliscendi torniamo al Passo delle Possette (3 h 45), da cui per lo stesso percorso dell'andata rientriamo a Bugliaga (5 h 00), ben arrostiti dal sole cocente di oggi ma estremamente soddisfatti!
Tourengänger:
peter86

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (3)