La piana "zen" di Campo Imperatore e altre riflessioni sul Gran Sasso
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Breve intermezzo al nostro piccolo viaggio alla scoperta del Gran Sasso d'Italia.
Per questioni logistiche e meteo ci troviamo ad attraversare una buona parte della piana di Campo Imperatore. Affrontiamo questa camminata con spirito zen e approfittiamo dell'occasione per fare alcune riflessioni sul Gran Sasso.
METEO.
A parte i temporali estivi, quando si visitano queste zone bisogna tener conto che il vento è praticamente una costante (con conseguenti "modifiche" alla temperatura) e anche le nebbie spesso avvolgono le cime.
SENTIERI.
Il gruppo principale del Gran Sasso l'ho trovato ben segnato con poche possibilità di errore. Ma basta uscire un pochino dai sentieri ritenuti più famosi per trovarsi a girovagare per i monti alla ricerca disperata di segni di passaggio. L'abbiamo sperimentato sul Monte Corvo, in parte sull'Intermesoli ma anche sentito altre persone "disperse" nella zona a nord del gruppo Brancastello-Prena-Camicia.
La morfologia e la qualità della roccia fanno si che spesso ci si trova a camminare su ghiaietta appoggiata su un fondo duro. Terreno particolarmente insidioso soprattutto quando le pendenze si fanno rilevanti. In generale le cime più alte non hanno mai accessi banali.
RIFUGI.
Ad agosto i due rifugi principali sono presi d'assalto da una moltitudine variegata di persone. Bisogna prenotare per tempo e diventa complicato modificare un itinerario già programmato. Tenete anche conto che una buona parte delle persone che pernottano in questi rifugi non hanno velleità escursionistiche-alpinistiche. Magari dormono in rifugio perchè al mare fa caldo o per provare qualcosa di diverso dal solito (in particolar modo al Duca degli Abruzzi). Ovviamente niente in contrario a tutto ciò però alla sera, per alcuni di loro, andare a letto alle 22/23 non è proprio una priorità. Ci è capitato di ascoltare alcune telefonate mentre eravamo al Franchetti che chiedevano "una doppia con bagno in camera".
A tal proposito bisogna anche non sottovalutare l'affollamento di alcuni itinerari, soprattutto le varie vie di salita al Corno Grande. Molta gente parte con poca e spesso non adeguata attrezzatura, sottovalutando l'ambiente e i rischi ad esso connessi (come per esempio non usando il caschetto su alcune vie molto frequentate).
Però l'Abruzzo è anche "poter salire su un 3000 al mattino e fare il bagno al mare nel pomeriggio".
Nel frattempo la nostra camminata in una mattinata splendida è giunta al termine. Viste le previsioni per il pomeriggio scartiamo qualsiasi idea per un giretto veloce ma ci dedichiamo al cazzeggio sfrenato sui comodi letti del rifugio con un bel libro in mano, dopo una calda doccia.
Per questioni logistiche e meteo ci troviamo ad attraversare una buona parte della piana di Campo Imperatore. Affrontiamo questa camminata con spirito zen e approfittiamo dell'occasione per fare alcune riflessioni sul Gran Sasso.
METEO.
A parte i temporali estivi, quando si visitano queste zone bisogna tener conto che il vento è praticamente una costante (con conseguenti "modifiche" alla temperatura) e anche le nebbie spesso avvolgono le cime.
SENTIERI.
Il gruppo principale del Gran Sasso l'ho trovato ben segnato con poche possibilità di errore. Ma basta uscire un pochino dai sentieri ritenuti più famosi per trovarsi a girovagare per i monti alla ricerca disperata di segni di passaggio. L'abbiamo sperimentato sul Monte Corvo, in parte sull'Intermesoli ma anche sentito altre persone "disperse" nella zona a nord del gruppo Brancastello-Prena-Camicia.
La morfologia e la qualità della roccia fanno si che spesso ci si trova a camminare su ghiaietta appoggiata su un fondo duro. Terreno particolarmente insidioso soprattutto quando le pendenze si fanno rilevanti. In generale le cime più alte non hanno mai accessi banali.
RIFUGI.
Ad agosto i due rifugi principali sono presi d'assalto da una moltitudine variegata di persone. Bisogna prenotare per tempo e diventa complicato modificare un itinerario già programmato. Tenete anche conto che una buona parte delle persone che pernottano in questi rifugi non hanno velleità escursionistiche-alpinistiche. Magari dormono in rifugio perchè al mare fa caldo o per provare qualcosa di diverso dal solito (in particolar modo al Duca degli Abruzzi). Ovviamente niente in contrario a tutto ciò però alla sera, per alcuni di loro, andare a letto alle 22/23 non è proprio una priorità. Ci è capitato di ascoltare alcune telefonate mentre eravamo al Franchetti che chiedevano "una doppia con bagno in camera".
A tal proposito bisogna anche non sottovalutare l'affollamento di alcuni itinerari, soprattutto le varie vie di salita al Corno Grande. Molta gente parte con poca e spesso non adeguata attrezzatura, sottovalutando l'ambiente e i rischi ad esso connessi (come per esempio non usando il caschetto su alcune vie molto frequentate).
Però l'Abruzzo è anche "poter salire su un 3000 al mattino e fare il bagno al mare nel pomeriggio".
Nel frattempo la nostra camminata in una mattinata splendida è giunta al termine. Viste le previsioni per il pomeriggio scartiamo qualsiasi idea per un giretto veloce ma ci dedichiamo al cazzeggio sfrenato sui comodi letti del rifugio con un bel libro in mano, dopo una calda doccia.
Tourengänger:
Andrea!

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