Laghi del Torena e Lago Lavazza
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Oggi gita col CAI Aprica.......con meteo molto incerta all' inizio.....poi sempre ...incerta.....
Ma.....quod incepisti...persevera.....
E cosi' arrivati al Lago Nero alla malga Torena......solo in quattro hanno voluto proseguire al lago Lavazza...tre balde "donzelle" ed un "ardito" giovanotto (io !!!!)
Oggi hanno camminato con me

Dal sito :
http://nonsolobanca.popso.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/371
Percorso
Pochi metri prima della Palazzina della Falck prendere sulla destra una bella stradicciola che sale alle spalle dell'edificio (segnaletica n. 7). Dopo alcuni tornanti, e un lungo tratto obliquo, la strada lambisce un poggio da cui si scorge la sottostante diga di Frera e il Lago Belviso. Poco dopo si deve prestare attenzione per imboccare, sulla destra, un sentierino che, abbandonata la larga stradina, s'inerpica nel bosco (segnaletica). Con molti tornanti si guadagna rapidamente quota fino a sbucare nella verdeggiante radura dove sorge la Malga Fraitina 1698 m, balcone panoramico sulla Val Belviso. Qui il tracciato sale ripido e diretto fino al soprastante limite del bosco, poi volge a destra (Nord) e prosegue fino a lambire le Cascine di Caccia 1916 m. Con vedute sempre più aperte, fra magnifiche radure e rado bosco di grandi larici ed abeti, il sentiero piega ora a sinistra e, con un lunghissimo traverso, si riporta quasi sulla verticale di Malga Fraitina. In questo punto, bellissima è la vista dell'imponente Monte Torena, ai cui piedi sembrano sgorgare le cascate che, invece, si originano dal terrazzo glaciale sottostante, dove sorge la Malga Torena. Nel rado bosco si raggiungere la stupenda vallecola dove scorre il torrente che genera le cascate appena descritte e la si percorre fino ad un roccione che sembra sbarrare il proseguimento. Il sentiero taglia a destra sotto le rocce e, quindi, sbuca nella magnifica conca nascosta dove si trovano la Malga Torena e il limpidissimo Lago Nero. Raggiunta la malga si imbocca una traccia che inizia alla sua sinistra e con percorso intricato traversa una zona di grossi blocchi abitata da numerose marmotte. In circa venti minuti di "ginnastica" su e giù fra i macigni si giunge infine al Lago Verde di Torena in cui si specchia il versante settentrionale del Monte Torena.
Tornati sui nostri passi imbocchiamo, poco sotto la malga, il sentiero che percorre la sponda sinistra del Lago Nero (segnavia n. 2) allontanandosi verso Nord. Con un lungo percorso a mezza costa passiamo a monte di una torbiera che separa il Lago Nero da un bacino molto più piccolo, posto a 2049 m. Il tratto pianeggiante termina in corrispondenza di due tornanti che ci fanno perdere un po' di quota, per poi riprendere fino alla base di uno sperone roccioso dove alcuni cartelli indicano le varie direzioni. Seguendo l'itinerario principale, largo e comodo, si continuerebbe fino alla Malga Lavazza e a Carona; viceversa, salendo a sinistra, si percorre un ripidissimo pendio dove esistono poche tracce di passaggio. Tuttavia, senza difficoltà, si arriva al termine della salita dove si apre la minuscola conca nascosta che ospita lo stupendo Lago Lavazza 2131 m (ore 0,40 dal Lago Nero).

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