A passo lento nelle terre di Canossa
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Ho faticato parecchio a mettere insieme queste quattro righe, soprattutto per la difficoltà a trovare le parole, nel timore di dire troppo o troppo poco e di sconfinare in discorsi personali, oltre che di dare ordine e riorganizzare i pensieri, le sensazioni e le emozioni provate durante questo breve ma intenso soggiorno nell'Appennino Tosco-Emiliano, così ricco di suggestione e significato.
Ma partiamo dall'inizio.....
Durante i lunghi e numerosi anni in cui abbiamo lavorato insieme, Cristina mi parlava spesso in toni entusiastici delle sue "puntate" nell'Appennino Tosco-Emiliano e della grande casa di proprietà in cui soggiornava, situata nell'antico borgo di Savognatica, nei pressi di Carpineti, a cui si sentiva particolarmente legata.
Spesso mi invitava, ma per un motivo o per l'altro, non ci si accordava mai.
Questa volta invece, grazie forse ad una serie di fortunate coincidenze, riusciamo a "combinare".
Insieme a noi c'è anche Laura, per me un'amica recente, ma collega da sempre.
Un bel trio il nostro, ben affiatato ed equilibrato, dove ognuna di noi ama parlare, ma soprattutto ascoltare, sa esprimere la propria opinione senza imporsi alle altre e dove sempre è vitale e appassionato lo scambio di pensieri ed opinioni.
Cristina ci guida alla scoperta di questa zona dell'Appennino, un incredibile mosaico naturalistico, culturale e gastronomico che non si finisce mai di scoprire e di apprezzare.
Certo....le esperienze personali degli ultimi mesi mi hanno segnata, ma mi hanno obbligata e in un certo senso aiutata a dare un equilibrio e un senso diverso alla mia vita.
Ora cammino più lentamente, ma mi guardo intorno con più avidità e curiosità, cercando di cogliere quei particolari che riempiono i miei occhi di goia e di meraviglia e che prima mi sfuggivano.
Ora riesco a percepire la diversità di ogni cielo, le sfumature di ogni colore, il respiro del bosco, la carezza del vento, l'abbraccio degli alberi.....
Anche se non posso arrivare in cima alla montagna....posso sognare di essere lassù, sospesa tra terra e cielo.....
Faccio cose diverse, ma sono sempre io, vedo con nuovi occhi, ma "sento" con lo stesso cuore....
E così l'Appennino, fino a poco tempo fa da me un poco sottovalutato, ora mi appare splendente e luminoso come le Alpi da me tanto amate, un luogo dal fascino antico, che riesce ad accogliermi e ad avvolgermi con la sua semplicità e unicità.
Torno a casa libera da pensieri negativi.....e mi invento storie con un finale migliore!
Venerdì 21 Agosto -Salita al Monte Ventasso-
Percorso parzialmente ad anello di km. 5,620 a/r
Dislivello in salita:454 m.
Per raggiungere la località di Ventasso Laghi, da dove parte il sentiero che sale al Monte Ventasso, dobbiamo percorrere una quarantina di km in auto.
Ci alziamo presto ma, tra una chiacchiera e l'altra, arriviamo a destinazione che sono già le 10:00.
Poco importa....il percorso non è lungo e la temperatura così gradevole non disturberà certo la nostra salita!
Dal Parcheggio degli impianti di risalita seguiamo la sterrata che in breve porta al Lago Calamone sulle cui sponde sorge il Rifugio Venusta, molto frequentato in estate grazie anche alla sua facile accessibilità.
Proprio dietro il Rifugio inizia la salita, a tratti ripida, che porta ad un pianoro dove il sentiero si biforca: a destra si segue la via normale e a sinistra quella più diretta.
Noi scegliamo di andare a destra e, seguendo un sentiero in cresta, guadagniamo facilmente la vetta.
Sappiamo che da qui il panorama è di prim'ordine, ma il privilegio di godere dello spettacolo quest'oggi non ci è concesso.....nuvole grigie ci avvolgono e offuscano il nostro orizzonte impedendoci la visione a lungo raggio.
Dopo aver firmato il libro di vetta scendiamo dal sentiero più diretto e arriviamo al Rifugio Venusta giusto in tempo per il pranzo a base di polenta, funghi, costine e salsiccia.....una prelibatezza.
Abbandono per quest'oggi tutti i miei principi salutistici....del resto siamo in Emilia Romagna....e assaporo fino in fondo il cibo che mi ritrovo davanti.
Concludiamo la giornata facendo il giro del Lago, presso il quale sostiamo per goderci fino in fondo questa bella giornata all'aria aperta e quando sono ormai le 17:00 torniamo al parcheggio.
Sabato 22 Agosto -Salita alla Pietra di Bismantova e Giro del Lago Paduli
Km percorsi a/r: 2,788 + 2,953
Dislivello in salita m.189 + m.121
La Pietra di Bismantova è una spettacolare rupe di arenaria situata nel territorio di Castelnovo ne' Monti le cui pareti rocciose contrastano fortemente con i dolci profili delle colline circostanti.
Conosco già questo luogo e rivederlo è un po' come tornere indietro nel tempo quando io e Mauro arrampicavamo ed eravamo sempre alla ricerca di nuove pareti da scalare.
Io e le mie compagne abbiamo a disposizione l'intera mattinata, ma non è sufficiente per fare il giro della Pietra e salirne la sommità, così decidiamo di arrivare solo fino al pianoro sommitale.
Arrivate al Parcheggio guardo la bastionata rocciosa davanti a me, cerco di individuare le vie percorse, ma i ricordo sfumano.....è passato così tanto tempo!
Dopo aver toccato il Rifugio della Pietra percorriamo un agevole sentiero che costeggia la base delle pareti.
Nell'ultimo tratto una serie di gradini in pietra ci permette di superare un ripido passaggio tra le rocce dove una corda fissa garantisce una maggiore sicurezza
Arrivate sulla cima ci spingiamo fino al bordo, da dove è possibile ammirare la pianura sottostante e la catena di montagne che le fanno da corona, dalla quale emergono il Cimone, il Cusna, il Succiso e il Ventasso.
Raggiungiamo poi il punto più alto e proseguiamo lungo il bordo fino a tornare nel bosco, dove riprendiamo il sentiero di salita che ci riporta alla base della Pietra.
Sono le 12:30 e noi dobbiamo raggiungere il paesello di Miscoso, distante circa 40 km, dove abbiamo un altro appuntamento mangereccio.
Cristina sa dove si mangia bene e si spende poco....quindi bisogna approfittarne!
Per smaltire gli eccessi dell'ottimo e gustoso pranzo non ci resta che cercare un posto dove poter fare una bella passeggiata.
Cristina suggerisce di raggiungere il vicino Lago Paduli e di compierne il giro....io e Laura non possiamo che accettare.
L'escursione attorno al lago è piacevole e rilassante e mi permette di ammirare con desiderio le montagne circostanti....il Monte Amaro, nelle cui vicinanze si trova il Rifugio Sarzana, e il Monte Malpasso, da cui parte una bella cresta che tocca diverse cime.
Chissà che prima o poi.....
Alla fine del nostro giro raggiungiamo in auto il Passo del Lagastrello e poi ci rechiamo a Rigoso dove, per festeggiare l'arrivo del Vescovo di Parma che celebra la Messa all'interno della Chiesa Parrocchiale, si sta organizzando una bella festa a base di "gnocco fritto" e dolci vari.
Dopo il "pienone" del pranzo non possiamo pensare di fermarci anche qui e fuggiamo verso casa dove, quando sono ormai le 21:00 ceniamo a base di frutta.
Domenica 23 Agosto . Escursione al Castello di Carpineti, alla Pieve di San Vitale e al Castello di Canossa-
Km percorsi dal Parcheggio del Castello di Carpineti alla Pieve di San Vitale 3,412 a/r
Dislivello in salita: 127 m.
E l'ultimo giorno del nostro soggiorno e lo dedichiamo a due dei numerosi castelli presenti in zona.
La visita al Castello di Carpineti è d'obbligo, visto che si trova vicinissimo a Savognatica....in cima al Monte Antognano
Siamo le prime ad arrivare e, approfittando della qualifica di insegnanti, abbiamo diritto al prezzo ridotto, con tanto di guida.
La visita si rivela piacevole e stimolante e scopro che il Castello era una delle residenze preferite di Matilde di Canossa, una personalità che si rivela interessante, almeno ai miei occhi....
Terminato il giro del Castello torniamo al Parcheggio e imbocchiamo il sentiero che, percorrendo un crinale boscoso, porta alla Pieve di San Vitale, situata in una bella radura dove sorge anche un caratteristico ostello.
Faccio quasi fatica a confessarlo, ma anche qui sosta pranzo.....tris di primi e gnocco fritto e tigelle accompagnati da salumi.....
Dopo una rilassante sosta sul prato antistante l'ostello prendiamo la via del ritorno e successivamente, in auto, percorrendo stradine strette, tortuose e dissestate.....e a questo punto non posso esimermi dal fare i complimenti a Laura, la nostra autista provetta.....raggiungiamo il Castello di Canossa, giusto in tempo per fare i biglietti, questa volta gratuiti, e per assistere alla visita guidata.
Qui la mia conoscenza e la mia ammirazione per Matilde non fanno che aumentare, per il ruolo di primo piano che questa donna ha avuto in un'epoca in cui il sesso femminile era considerato di rango inferiore e so che non appena tornerò a casa approfondirò le mie conoscenze su questo importante personaggio storico che tutti noi conosciamo perchè i libri di storia ci hanno sempre raccontato che proprio davanti al suo Castello Enrico IV attese tre giorni e tre notti al freddo per ottenere la revoca della scomunica da Papa Gregorio VII ospite di Matilde, cosa non del tutto vera......
Finisce qui il nostro bel soggiorno nelle terre di Canossa dell'Appennino Tosco-Emiliano e una Vignate "bagnata" ci accoglie al nostro arrivo....giusto per farci rimpiangere i posti che abbiamo appena lasciato....
Ma partiamo dall'inizio.....
Durante i lunghi e numerosi anni in cui abbiamo lavorato insieme, Cristina mi parlava spesso in toni entusiastici delle sue "puntate" nell'Appennino Tosco-Emiliano e della grande casa di proprietà in cui soggiornava, situata nell'antico borgo di Savognatica, nei pressi di Carpineti, a cui si sentiva particolarmente legata.
Spesso mi invitava, ma per un motivo o per l'altro, non ci si accordava mai.
Questa volta invece, grazie forse ad una serie di fortunate coincidenze, riusciamo a "combinare".
Insieme a noi c'è anche Laura, per me un'amica recente, ma collega da sempre.
Un bel trio il nostro, ben affiatato ed equilibrato, dove ognuna di noi ama parlare, ma soprattutto ascoltare, sa esprimere la propria opinione senza imporsi alle altre e dove sempre è vitale e appassionato lo scambio di pensieri ed opinioni.
Cristina ci guida alla scoperta di questa zona dell'Appennino, un incredibile mosaico naturalistico, culturale e gastronomico che non si finisce mai di scoprire e di apprezzare.
Certo....le esperienze personali degli ultimi mesi mi hanno segnata, ma mi hanno obbligata e in un certo senso aiutata a dare un equilibrio e un senso diverso alla mia vita.
Ora cammino più lentamente, ma mi guardo intorno con più avidità e curiosità, cercando di cogliere quei particolari che riempiono i miei occhi di goia e di meraviglia e che prima mi sfuggivano.
Ora riesco a percepire la diversità di ogni cielo, le sfumature di ogni colore, il respiro del bosco, la carezza del vento, l'abbraccio degli alberi.....
Anche se non posso arrivare in cima alla montagna....posso sognare di essere lassù, sospesa tra terra e cielo.....
Faccio cose diverse, ma sono sempre io, vedo con nuovi occhi, ma "sento" con lo stesso cuore....
E così l'Appennino, fino a poco tempo fa da me un poco sottovalutato, ora mi appare splendente e luminoso come le Alpi da me tanto amate, un luogo dal fascino antico, che riesce ad accogliermi e ad avvolgermi con la sua semplicità e unicità.
Torno a casa libera da pensieri negativi.....e mi invento storie con un finale migliore!
Venerdì 21 Agosto -Salita al Monte Ventasso-
Percorso parzialmente ad anello di km. 5,620 a/r
Dislivello in salita:454 m.
Per raggiungere la località di Ventasso Laghi, da dove parte il sentiero che sale al Monte Ventasso, dobbiamo percorrere una quarantina di km in auto.
Ci alziamo presto ma, tra una chiacchiera e l'altra, arriviamo a destinazione che sono già le 10:00.
Poco importa....il percorso non è lungo e la temperatura così gradevole non disturberà certo la nostra salita!
Dal Parcheggio degli impianti di risalita seguiamo la sterrata che in breve porta al Lago Calamone sulle cui sponde sorge il Rifugio Venusta, molto frequentato in estate grazie anche alla sua facile accessibilità.
Proprio dietro il Rifugio inizia la salita, a tratti ripida, che porta ad un pianoro dove il sentiero si biforca: a destra si segue la via normale e a sinistra quella più diretta.
Noi scegliamo di andare a destra e, seguendo un sentiero in cresta, guadagniamo facilmente la vetta.
Sappiamo che da qui il panorama è di prim'ordine, ma il privilegio di godere dello spettacolo quest'oggi non ci è concesso.....nuvole grigie ci avvolgono e offuscano il nostro orizzonte impedendoci la visione a lungo raggio.
Dopo aver firmato il libro di vetta scendiamo dal sentiero più diretto e arriviamo al Rifugio Venusta giusto in tempo per il pranzo a base di polenta, funghi, costine e salsiccia.....una prelibatezza.
Abbandono per quest'oggi tutti i miei principi salutistici....del resto siamo in Emilia Romagna....e assaporo fino in fondo il cibo che mi ritrovo davanti.
Concludiamo la giornata facendo il giro del Lago, presso il quale sostiamo per goderci fino in fondo questa bella giornata all'aria aperta e quando sono ormai le 17:00 torniamo al parcheggio.
Sabato 22 Agosto -Salita alla Pietra di Bismantova e Giro del Lago Paduli
Km percorsi a/r: 2,788 + 2,953
Dislivello in salita m.189 + m.121
La Pietra di Bismantova è una spettacolare rupe di arenaria situata nel territorio di Castelnovo ne' Monti le cui pareti rocciose contrastano fortemente con i dolci profili delle colline circostanti.
Conosco già questo luogo e rivederlo è un po' come tornere indietro nel tempo quando io e Mauro arrampicavamo ed eravamo sempre alla ricerca di nuove pareti da scalare.
Io e le mie compagne abbiamo a disposizione l'intera mattinata, ma non è sufficiente per fare il giro della Pietra e salirne la sommità, così decidiamo di arrivare solo fino al pianoro sommitale.
Arrivate al Parcheggio guardo la bastionata rocciosa davanti a me, cerco di individuare le vie percorse, ma i ricordo sfumano.....è passato così tanto tempo!
Dopo aver toccato il Rifugio della Pietra percorriamo un agevole sentiero che costeggia la base delle pareti.
Nell'ultimo tratto una serie di gradini in pietra ci permette di superare un ripido passaggio tra le rocce dove una corda fissa garantisce una maggiore sicurezza
Arrivate sulla cima ci spingiamo fino al bordo, da dove è possibile ammirare la pianura sottostante e la catena di montagne che le fanno da corona, dalla quale emergono il Cimone, il Cusna, il Succiso e il Ventasso.
Raggiungiamo poi il punto più alto e proseguiamo lungo il bordo fino a tornare nel bosco, dove riprendiamo il sentiero di salita che ci riporta alla base della Pietra.
Sono le 12:30 e noi dobbiamo raggiungere il paesello di Miscoso, distante circa 40 km, dove abbiamo un altro appuntamento mangereccio.
Cristina sa dove si mangia bene e si spende poco....quindi bisogna approfittarne!
Per smaltire gli eccessi dell'ottimo e gustoso pranzo non ci resta che cercare un posto dove poter fare una bella passeggiata.
Cristina suggerisce di raggiungere il vicino Lago Paduli e di compierne il giro....io e Laura non possiamo che accettare.
L'escursione attorno al lago è piacevole e rilassante e mi permette di ammirare con desiderio le montagne circostanti....il Monte Amaro, nelle cui vicinanze si trova il Rifugio Sarzana, e il Monte Malpasso, da cui parte una bella cresta che tocca diverse cime.
Chissà che prima o poi.....
Alla fine del nostro giro raggiungiamo in auto il Passo del Lagastrello e poi ci rechiamo a Rigoso dove, per festeggiare l'arrivo del Vescovo di Parma che celebra la Messa all'interno della Chiesa Parrocchiale, si sta organizzando una bella festa a base di "gnocco fritto" e dolci vari.
Dopo il "pienone" del pranzo non possiamo pensare di fermarci anche qui e fuggiamo verso casa dove, quando sono ormai le 21:00 ceniamo a base di frutta.
Domenica 23 Agosto . Escursione al Castello di Carpineti, alla Pieve di San Vitale e al Castello di Canossa-
Km percorsi dal Parcheggio del Castello di Carpineti alla Pieve di San Vitale 3,412 a/r
Dislivello in salita: 127 m.
E l'ultimo giorno del nostro soggiorno e lo dedichiamo a due dei numerosi castelli presenti in zona.
La visita al Castello di Carpineti è d'obbligo, visto che si trova vicinissimo a Savognatica....in cima al Monte Antognano
Siamo le prime ad arrivare e, approfittando della qualifica di insegnanti, abbiamo diritto al prezzo ridotto, con tanto di guida.
La visita si rivela piacevole e stimolante e scopro che il Castello era una delle residenze preferite di Matilde di Canossa, una personalità che si rivela interessante, almeno ai miei occhi....
Terminato il giro del Castello torniamo al Parcheggio e imbocchiamo il sentiero che, percorrendo un crinale boscoso, porta alla Pieve di San Vitale, situata in una bella radura dove sorge anche un caratteristico ostello.
Faccio quasi fatica a confessarlo, ma anche qui sosta pranzo.....tris di primi e gnocco fritto e tigelle accompagnati da salumi.....
Dopo una rilassante sosta sul prato antistante l'ostello prendiamo la via del ritorno e successivamente, in auto, percorrendo stradine strette, tortuose e dissestate.....e a questo punto non posso esimermi dal fare i complimenti a Laura, la nostra autista provetta.....raggiungiamo il Castello di Canossa, giusto in tempo per fare i biglietti, questa volta gratuiti, e per assistere alla visita guidata.
Qui la mia conoscenza e la mia ammirazione per Matilde non fanno che aumentare, per il ruolo di primo piano che questa donna ha avuto in un'epoca in cui il sesso femminile era considerato di rango inferiore e so che non appena tornerò a casa approfondirò le mie conoscenze su questo importante personaggio storico che tutti noi conosciamo perchè i libri di storia ci hanno sempre raccontato che proprio davanti al suo Castello Enrico IV attese tre giorni e tre notti al freddo per ottenere la revoca della scomunica da Papa Gregorio VII ospite di Matilde, cosa non del tutto vera......
Finisce qui il nostro bel soggiorno nelle terre di Canossa dell'Appennino Tosco-Emiliano e una Vignate "bagnata" ci accoglie al nostro arrivo....giusto per farci rimpiangere i posti che abbiamo appena lasciato....
Tourengänger:
patripoli

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