Torrone di Nav, Quota 2530
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Che voglia di sgranocchiare un pezzo di torrone, oggi, e di quello squisito quanto bello, il più bello di tutti i torroni, il più buono!
Stamattina sale un biscione umano dai prati di Compietto in direzione del Torrone di Nav.
Venticinque camosci umani, tra cui tre settantenni e un ultra ottantenne.
Un biscione dell' UTOE-Bellinzona, guidato da Flavio, nostro bravo angelo custode di un giorno, col sorriso negli occhi, nei gesti. Solo a guardarlo t' infonde tranquilla fiducia. L' affianca sua figlia Doris, un sorriso che le mangia la faccia.
Raramente vado a camminare con gruppi, ma il Torrone di Nav (che non mi credo capace di affrontare sola) ha un fascino, un richiamo fuor dell' ordinario! Tante volte contemplato, ammirato, agognato, dalla Capanna Michela...
Allora ci sono anche' io, in mezzo al biscione, stamattina.
Il biscione s' avvia lentamente proprio dalla diga di Compietto. Sulla sinistra sale il sentiero tra erbe e fiori alti, poi rododendri e ginepri. Seguono il biscione due asini: testardi! Magari anche a loro piacerebbe addentare un pezzo di torrone! Desistono solo davanti all' attraversamento viscido di un rio, che li impaurisce.
Amando solitudine, silenzio e momenti di contemplazione, cammino quasi in coda al biscione; sonnecchio camminando. Sono morta di stanchezza: da un mese la canicola non mi lascia dormire più di quattro, cinque ore di notte. Pago lo scotto per il mio monte, tanto solivo!
Odo la musica delle tante voci che chiacchierano salendo; senza capire una parola, mi cullano i suoni.
Ubriaca di sonno, sento che potrei lasciarmi scivolare nelle alte erbe, e dormire, dormire...
Non descrivo il percorso: lo fanno bene Giuseppe Brenna, con poche, scarne parole, nella sua guida (Terzo volume, itinerario 635) . E Tapio nella sua relazione, come pure con le sue foto.
Bello, il percorso: ma io della montagna credo di amare tutti i tipi di terreni!
Bello, e che mette in appetito: ah, sgranocchiare questo Torrone!
Si ferma il biscione all' attacco della cresta-rampa W.
Impressionano tutti le stupende placconate che argentee luccicano al sole del mattino.
Rimango affascinata, mi riempio gli occhi della loro potenza, della magnifica linea che si staglia decisa nel cielo.
Quattro donne, impaurite, rinunciano subito ad andar oltre.
Io vorrei accarezzare questa pura linea che mi attrae.
Flavio, paziente, aiuta e rassicura ognuno.
Io muovo i primi passi, ma è tardi, sono già saliti tutti...
Desidero solo che ci sia qualcuno sotto di me, tra me ed il vuoto. La roccia è bella, so arrampicare, gli scarponi sono in ordine, la testa è sveglissima, il corpo pronto.
...Leggo negli occhi di Flavio che non può fermarsi a proteggere me, camminando sotto di me...
Deve salire, aiutare, incoraggiare i tanti che non si sentono sicuri, deve pensare all' ultra ottantenne. Flavio ha messo una corda nello zaino.
Sono delusa, un poco triste...
Mi facevo una festa grande di sgranocchiare questo torrone...
Ma non porto rancore a Flavio. Bastava fossi stata tra i primi, e più di un gentiluomo mi avrebbe scortata in cima. Difatti, è esattamente quello che mi diranno in parecchi, una volta scesi e raggiunto il nostro piccolo gruppo!
Mangio il mio panino senza gioia, senza fame: mi sento come se non lo avessi meritato...
Due ore a chiacchierare, noi cinque donne, con il freddo che ci penetra nelle ossa. Un bel momento di condivisione al femminile...ma io quanto preferirei sgranocchiare tocchi di torrone: loro invece, no, contente così.
Continuo a volgere lo sguardo alla cresta, alla cima. Che bellezza! potenza! purezza di linee!
Ci raggiunge il biscione, felici in viso e accaldati: raccontate! raccontate! com' era? com' era?
Flavio ha incordato l' ultra ottantenne durante tutta la discesa.
Il "mio" Torrone mi aspetta un altro giorno...
Stamattina sale un biscione umano dai prati di Compietto in direzione del Torrone di Nav.
Venticinque camosci umani, tra cui tre settantenni e un ultra ottantenne.
Un biscione dell' UTOE-Bellinzona, guidato da Flavio, nostro bravo angelo custode di un giorno, col sorriso negli occhi, nei gesti. Solo a guardarlo t' infonde tranquilla fiducia. L' affianca sua figlia Doris, un sorriso che le mangia la faccia.
Raramente vado a camminare con gruppi, ma il Torrone di Nav (che non mi credo capace di affrontare sola) ha un fascino, un richiamo fuor dell' ordinario! Tante volte contemplato, ammirato, agognato, dalla Capanna Michela...
Allora ci sono anche' io, in mezzo al biscione, stamattina.
Il biscione s' avvia lentamente proprio dalla diga di Compietto. Sulla sinistra sale il sentiero tra erbe e fiori alti, poi rododendri e ginepri. Seguono il biscione due asini: testardi! Magari anche a loro piacerebbe addentare un pezzo di torrone! Desistono solo davanti all' attraversamento viscido di un rio, che li impaurisce.
Amando solitudine, silenzio e momenti di contemplazione, cammino quasi in coda al biscione; sonnecchio camminando. Sono morta di stanchezza: da un mese la canicola non mi lascia dormire più di quattro, cinque ore di notte. Pago lo scotto per il mio monte, tanto solivo!
Odo la musica delle tante voci che chiacchierano salendo; senza capire una parola, mi cullano i suoni.
Ubriaca di sonno, sento che potrei lasciarmi scivolare nelle alte erbe, e dormire, dormire...
Non descrivo il percorso: lo fanno bene Giuseppe Brenna, con poche, scarne parole, nella sua guida (Terzo volume, itinerario 635) . E Tapio nella sua relazione, come pure con le sue foto.
Bello, il percorso: ma io della montagna credo di amare tutti i tipi di terreni!
Bello, e che mette in appetito: ah, sgranocchiare questo Torrone!
Si ferma il biscione all' attacco della cresta-rampa W.
Impressionano tutti le stupende placconate che argentee luccicano al sole del mattino.
Rimango affascinata, mi riempio gli occhi della loro potenza, della magnifica linea che si staglia decisa nel cielo.
Quattro donne, impaurite, rinunciano subito ad andar oltre.
Io vorrei accarezzare questa pura linea che mi attrae.
Flavio, paziente, aiuta e rassicura ognuno.
Io muovo i primi passi, ma è tardi, sono già saliti tutti...
Desidero solo che ci sia qualcuno sotto di me, tra me ed il vuoto. La roccia è bella, so arrampicare, gli scarponi sono in ordine, la testa è sveglissima, il corpo pronto.
...Leggo negli occhi di Flavio che non può fermarsi a proteggere me, camminando sotto di me...
Deve salire, aiutare, incoraggiare i tanti che non si sentono sicuri, deve pensare all' ultra ottantenne. Flavio ha messo una corda nello zaino.
Sono delusa, un poco triste...
Mi facevo una festa grande di sgranocchiare questo torrone...
Ma non porto rancore a Flavio. Bastava fossi stata tra i primi, e più di un gentiluomo mi avrebbe scortata in cima. Difatti, è esattamente quello che mi diranno in parecchi, una volta scesi e raggiunto il nostro piccolo gruppo!
Mangio il mio panino senza gioia, senza fame: mi sento come se non lo avessi meritato...
Due ore a chiacchierare, noi cinque donne, con il freddo che ci penetra nelle ossa. Un bel momento di condivisione al femminile...ma io quanto preferirei sgranocchiare tocchi di torrone: loro invece, no, contente così.
Continuo a volgere lo sguardo alla cresta, alla cima. Che bellezza! potenza! purezza di linee!
Ci raggiunge il biscione, felici in viso e accaldati: raccontate! raccontate! com' era? com' era?
Flavio ha incordato l' ultra ottantenne durante tutta la discesa.
Il "mio" Torrone mi aspetta un altro giorno...
Hike partners:
micaela

Communities: Hikr in italiano
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