Capanna Campo Tencia, quest'anno è la volta buona


Publiziert von Angelo63 , 9. Juni 2015 um 23:14.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 7 Juni 2015
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo Campo Tencia   Gruppo Pizzo Campolungo   CH-TI 
Zeitbedarf: 8:15
Aufstieg: 1000 m
Strecke:Dalpe - Polpiano - Piumogna - Sgnoi - capanna Campo Tencia - ritorno stessa via con passaggio all'Alpe Croslina.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2 direzione Gottardo, uscita Quinto, prendere a sinistra passando sopra l'autostrada; allo stop a sinistra. Arrivati a Prato Leventina seguire indicazione, sulla destra, per Dalpe. Si entra in paese, lo si attraversa e si parcheggia in una piazzetta vicino ad un piccolo supermercato.

E’ passato giusto un anno dal tentativo di raggiungere, assieme a Sergio, la capanna Campo Tencia con partenza dalla località di Dalpe, risalendo la val Piumogna. Lo scorso anno ci respinse la gran quantità di neve che era ancora presente attorno all’ultima elevazione sopra la quale è posizionato il rifugio. Ripiegammo così, si fa per dire perché alla fine la soddisfazione fu comunque grande, verso il versante rivolto a sud, sgombro da neve, per una rigenerante sosta al sole.
Decidiamo così di riprovarci, nella stesso giorno di calendario, confidando nel fatto che le precipitazioni nevose sono state quest’inverno meno abbondanti e pertanto partiamo fiduciosi di riuscire a salire sino alla capanna, magari andare anche oltre.
 
Assieme a me oggi ci sono Danilo e Maria Teresa. La giornata è ben soleggiata e dopo un sabato caldo e afoso in pianura ci fa piacere sentire quella bella aria di montagna resa frizzante anche dai temporali della sera precedente.
 
Il percorso, partendo da Dalpe, è facile da individuare e sostanzialmente obbligato; non abbiamo fatto molte divagazioni rispetto all’anno precedente (http://www.hikr.org/tour/post81260.html).
Siamo partiti alle 8.40 per risalire, in circa 25 minuti, il ripido sentiero nel bosco che termina sulla bella sterrata in località Polpiano e che, dopo altri 10 minuti, porta ad una caratteristica fontana nei pressi dell’indicazione Piumogna.
Poco più avanti si abbandona la sterrata per imboccare un sentiero che passa, su prati e tra qualche abete, sopra le costruzioni di Piumogna. Ci si addentra poi nel bosco e si sale, sempre con pendenze moderate, sino a Sgnoi dove arriviamo quando sono da poco passate le 10.
Qui ci fermiamo qualche minuto, per riprendere fiato, nei pressi di un ponticello che consente di passare sull’altro versante della montagna. Si sale ora in maniera più decisa su sentiero che è sempre in buone condizioni (qui lo scorso anno, nelle zone più in ombra, avevamo trovato già della neve) sino ad uscire dal bosco per trovarsi al cospetto della bellissima corona di cime, quotate oltre tremila metri, costituita da Pizzo Forno, Penca, Campo Tencia, Croslina e Tre Corni. Dal versante delle montagne scendono numerosi rigagnoli d’acqua che in alcuni punti, complici il dislivello del salto e la portata dell’acqua, formano delle vere e proprie cascate. Su tutto il versante, qui rivolto a nord – nord est, è comunque ancora ben presente una discreta quantità di neve.
Avvistiamo la capanna Campo Tencia che da lontano ci appare sgombra da neve; il percorso estivo di salita passa però proprio sotto le imponenti cime ed è quindi ancora sommerso dalla neve.
Procedendo di buon passo e senza trovare intralci sul terreno alle 11.10 attraversiamo il piccolo ma solido ponticello che ci permette di superare il corso d’acqua, credo si tratti della Piumogna, che scende impetuoso dalla conca davanti a noi per poi sparire, più in basso, sotto il nevaio e quindi riapparire dopo diversi metri.
Seguiamo la bollatura del sentiero che inevitabilmente sparisce quando inizia l’infido tratto innevato. Per qualche decina di metri proviamo a proseguire sulla neve ma ci rendiamo ben presto conto che così facendo riusciremmo difficilmente a superare il ripido pendio innevato per portarci all’altezza della capanna. Ci sarebbe inoltre il problema di superare un impetuoso flusso d’acqua che probabilmente scorre sotto la neve e che ne fuoriesce generando, su un salto di roccia, una bella e rumorosa cascata; uhm, troppo pericoloso.
Decidiamo quindi di procedere, fuori dal tratto innevato, passando proprio di fronte a tale cascata per poi risalire il ripido pendio, sgombro da neve, posto proprio tra la cascata e la verticale che scende dal rifugio; nella scelta del percorso, tra qualche scavalcamento o guado di corsi d’acqua e una risalita tra sfasciumi a tratti bagnati alternati a rododendri e scivolosa paglia, siamo aiutati anche dalla presenza di altri 3 escursionisti che nel frattempo ci hanno raggiunto.
Con molta attenzione passiamo questo tratto un po’ difficile (qui la classificazione potrebbe essere “T3”) e appena saliti un po’ di quota ritroviamo la bollatura del sentiero che porta al rifugio dove arriviamo alle 12 in punto.
La capanna è aperta ma non ancora in servizio; il guardiano che è già presente ed ha in corso i preparativi per l’imminente apertura stagionale molto gentilmente ci invita per una visita all’interno. E’ veramente una bella struttura la cui costruzione originaria risale al 1912, il primo rifugio attivo in Ticino.
Sostiamo all’esterno per il pranzo ammirando le cime davanti a noi; più in lontananza, superato il solco delle valli Leventina e Blenio, è ben visibile il ghiacciaio dell’Adula. Il tempo è ancora ottimo; alcune candide nuvolette, per niente minacciose, fanno da contrasto con l’azzurro intenso del cielo.
Accantoniamo il proposito di andare oltre, verso il vicino lago Morghirolo (dalla palina è indicato come raggiungibile in 45 minuti), perché sul percorso dietro il rifugio c’è ancora della neve; per oggi va bene così!
Poiché le previsioni meteo annunciavano possibili temporali pomeridiani ci rimettiamo in cammino alle 13.20 salutando i 3 escursionisti saliti assieme a noi e che scopriamo provenire dalle nostre zone; è proprio vero, il mondo è proprio piccolo.
Scendiamo con attenzione il primo tratto, in alcuni punti proprio scivoloso per via dell’abbondante acqua che scende dal pendio, ed alle 14 arriviamo al ponticello che supera la Piumogna. Proseguiamo ora lungo il sentiero facendo un piccola deviazione verso l’Alpe Croslina che raggiungiamo dopo circa 10 minuti.
Abbandoniamo questo splendido anfiteatro naturale per rientrare nel bosco di abeti e scendere a Sgnoi dove arriviamo alle 15. Facciamo una sosta di circa 20 minuti approfittando del corso d’acqua, che qui scorre meno impetuoso, per un rigenerante pediluvio.
Procediamo quindi in direzione di Piumogna dove arriviamo nei pressi della fonte alle 16 circa. Il tempo tiene e non abbiamo molta voglia di rientrare verso il caldo afoso che in questi giorni si è percepito dalle nostre parti. Sostiamo così ancora una ventina di minuti prima di riprendere il cammino ed arrivare all’auto alle 16.50.
 
L’ottima impressione che lo scorso anno avevo tratto da questa bellissima valle laterale della Leventina è stata confermata anche dai miei compagni di escursione che sono rimasti molto soddisfatti dell’ottimo percorso ma soprattutto del bellissimo paesaggio ammirato. Peccato non aver potuto proseguire ulteriormente in direzione del lago Morghirolo, ma non è da escludere un prossimo ritorno qui in zona, magari partendo da un’altra località.
 
Dati complessivi:
Km percorsi: 15,7;
Tempo marcia: 4h35m;
Tempo sosta: 3h35m;
Ascesa: mt. 1.000 circa;
Velocità media in marcia: 3,4 km/h;
Velocità media totale: 1,9 km/h.
 

Tourengänger: Angelo63, Danilo54
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 10. Juni 2015 um 10:26
Paesaggi sicuramente di grande spessore...
Ciao

Angelo63 hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. Juni 2015 um 21:53
Fantastico posto Domenico.
ciao
angelo

froloccone hat gesagt:
Gesendet am 10. Juni 2015 um 20:23
Che spettacolo!!!!! Ricordo la Val Piumogna, come uno dei luoghi più belli del Ticino!!! Bravi!!! Ciao ALE

Angelo63 hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. Juni 2015 um 21:55
Grazie Alessandro,
concordo con te, una valle spettacolare!!!
buone montagne


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