T1, T2, T3, Primiera e Settebello! Alla ricerca del Monte Sornadello...
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In questi giorni di festa, non si capisce più una fava… impegni famigliari, escursioni ravvicinate… si perde la trebisonda e fai fatica a dare un nome ai giorni della settimana. Così capita di fare uscite multiple, piene di allegria e spensieratezza, capita anche di sfanculare un appuntamento con il mitico Aldo grandemago, colui che mi deve far compagnia per la salita al Barro.
E allora? E allora ti attacchi a Santa Cunegonda, e tra un’esortazione laica e l’altra vai in trance, col risultato che davanti ai miei occhi, non già si palesa un gioco caleidoscopico, ma un’allucinazione derivata dall’assunzione della mitica Kava, bevanda prodotta dalle radici e largamente usata nell’isola di Tanna… questa allucinazione ha un nome, anzi due, Angelo &
Ele!
La sfiga mi perseguita… Invece di intavolare una seduta spiritica con le buon’anime del Rock, quali Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e compagnia “stupefacente”, mi devo sorbire una ravanata oscura nelle amate Orobie, e visto l’impossibilità di avere al mio fianco i sopracitati, il duo “tritura sentieri” è di quelli che promettono lacrime e sangue, e comunque di sicuro, questi ti seguono ovunque tu metta i piedi…
Ho un conto in sospeso con il Sornadello, una roba di antica data, ed oggi, mi sento pronto per saldare il dovuto, costi le pene dell’inferno… e se i Maestri Comacini son qua con me, Belzebù ci raccomanderà al Diavolo perché il giro vada a buon fine.
Partiamo dalla Forcella di Bura, e seguendo i triangoli rossi posti a lato della strada che si dirige a Est, guadagniamo quota passando prima per gli immancabili capanni da caccia, fortunatamente sguarniti, per poi addentrarci nel ventre oscuro fatto di contrafforti e pinnacoli, seguendo un sentiero microbico a volte esposto, sino a giungere sul crinale dove ad aspettarti, c’è l'ennesimo capanno. Le indicazioni poste sul colletto e il sentiero che ora si fa bello marcato, ci faranno arrivare senza problemi alla cima del Foldone dopo avere superato l’omonima baita e risalito un faggeto.
Il Sornadello è ancora nascosto, e senza perdere tanto tempo, ripercorriamo il sentiero a ritroso, ripassiamo il capanno, e seguendo ancora i triangoli rossi, ci atomizziamo nel fitto bosco di Faggi sino ad un bivio, molliamo la bollatura, e da navigati rincoglioniti, risaliamo una traccia di sentiero che in maniera ripida ci porta su una cima che chiamerò Sconosciuta 1. E’ un belvedere, ma la meta è un’altra.
E allora giù ancora verso il bivio, riprendiamo il sentiero bollato, e sempre camminando in direzione Nord, giungiamo all’ennesimo bivio dove i triangoli rossi si dividono. Una palina indica per il Pizzo Grande, ignoriamo l’invito, e quasi a ritroso, seguiamo la bollatura sugli alberi sino a giungere con buona pendenza, su una cima che crediamo essere il nostro obiettivo. Qua festeggiamo come se fosse il compleanno di Papà Barzetti, facciamo il waypoint, ma poi ahinoi, scopriamo essere la Corna Quadra! (con dubbio).
Ritorniamo alla palina, e qua troviamo l’unico abominevole umanoide di stirpe "Brembillensis" della giornata; chiedo lumi sul misterioso Sornadello, gli dico pure in maniera orgogliosa che sto tracciando il percorso, e questo beota acefalo, prima ci da sommarie indicazioni, poi, mi ammonisce di non mettere nulla in internet... perché qua i locals spadroneggiano con i trial, e non vogliono che troppa gente calpesti i sentieri, aggiungendo che in tale maniera, nessuno romperà loro i coglioni! Vi giuro che in quel preciso momento, avrei voluto saccagnarlo di parolacce, ma ero talmente preoccupato di trovare sto minchia di Sornadello, che ho soprasseduto, invocando però gli dei del male! Mano sinistra: bambola. Mano destra: spilli… Via alla maledizione… Auguro a questo essere, che gli venga una bella bronchite, così che il suo dottore, non gli ordini medicine convenzionali , ma gli faccia fare i suffumigi a base di peti di Elefante ! Sarebbe il giusto contrappasso.
Ripreso il viaggio, ci ritroviamo al Passo del Sornadello, perdiamo quota seguendo una flebile traccia che va a Nord Ovest, e come d’incanto, ecco l’ennesimo forcellino. Qua ritroviamo i triangoli rossi, e pensando di giungere all’agognata meta, ci troviamo su un bel traverso che ci porta…al Pizzo Grande! Azz… che cojoni!
Che fare? Non demordiamo e proseguiamo a Sud su uno stretto crinale nella speranza di calpestare l’agognata meta. Giunti ad un punto di non ritorno, ci inventiamo una discesa su un ripido pendio… qua Angelo scivola e prende velocità, ma senza conseguenze, mentre Eleonora, per non essere da meno, striscia per sentirsi più sicura. Perplesso gli chiedo: che stai facendo Ele? Lei: sto facendo i waypoint col culo! Geniale!
Ora ci manca ancora una cima e abbiamo tritato tutto, la facciamo in maniera spavalda, e la scendiamo velocemente, ci riportiamo al Passo di Sornadello e con baldo incedere, scendiamo a Ovest come da indicazioni… indovinate un po’? Triangoli rossi! Et voilà alla Forcella di Bura.
Nota 1: Bel giro in una zona abbastanza selvaggia, dove non è difficile incontare Camosci e vedere volteggiare l'Aquila, adatto a gente con un minimo di esperienza esplorativa; in alcuni punti la bollatura è buona, ma vigliacca la miseria se mettono un po’ di cartelli in più per non far perdere le persone! Mi verrebbe voglia di organizzare una riffa raccatta soldi e donarli al Cai locale, vuoi vedere che magari qualcosa combinerebbero? Comunque, grazie Angelo & Eleonora per aver assecondato i miei scleri ravanaioli, con piglio stakanovista, abbiamo concluso questa escursione non propriamente facile. Alla prossima.
Nota 2: Dilemmi della vita & cose a caso:
Storie pesanti: Che “attrezzo” ha quell' Uomo che da un “colpo” al cerchio e uno alla botte?
Discriminazioni: Perché si parla solo del “Do di petto” e le altre note non se le caga nessuno?
Se la mucca mangia fieno secco, poi fa il latte in polvere?
Derby: Dodò contro Dudù- Kakà contro Cafù- Totò contro Nenè- chi si offre per giocare contro il “Popò”?
Nota 3: Della serie, chi se ne frega?
Carla Bruni è la moglie di Sarkozy.
In Inghilterra l’auto ha la guida a destra.
Cristiano Ronaldo nel Real Madrid gioca col Numero 7.
A La Prochaine! Menek und Olmo
Somerset Maugham una volta ha scritto: "...anche nell' atto di farsi la barba c'è una filosofia..."
Sagge e veritiere parole!
Qualsiasi azione che compiamo o qualsiasi desiderio a cui aspiriamo, anche e sopratutto se ripetuta o sognato ennesime ed infine volte, spesso... molto spesso può creare una vera e propria INTUIZIONE ESTETICA.
Questo è ciò che è accaduto oggi in montagna con il simpatico Menek.
Chissà quanti giri e trek avrà progettato il buon Domenico nella sua vita e oggi, nell' atto di generare e poi attuare un suo ennesimo progetto di camminata, è realmente scaturita la sua vera essenza e filosofia...
...è scaturita la sua personale intuizione estetica... BRAVO Menek...!!!
In questo giorno di Festa e con la complicità piacevole di una splendida giornata di sole, sicuramente sulle cime più blasonate e famose (...e nei relativi sentieri) oggi avremmo trovato tanti.. tantissimi camminatori.
Invece noi oggi abbiamo calcato sentieri ascoltando solo la meravigliosa melodia del Silenzio e della Natura.
In questo angolo della Val Brembilla il simpatico Domenico ha scovato un bellissimo giro tra superbi pinnacoli di roccia, selvagge pareti verticalmente interessanti, scenari mozzafiato e cime di montagne, a me e a Eleonora, completamente sconosciute... che nella loro solitudinaria bellezza ci hanno donato continue sorprese e emozioni.
Emozioni esaltate dall' incontro con la maestosa aquila, con gli aggraziati camosci e, praticamente, con quasi nessun essere umano...!
GRAZIE caro Domenico, oggi la tua intuizione estetica ci ha regalato una bellissima giornata in montagna condita da innumerevoli ripide ed irte salite.. da una bella avventura (..quando abbiamo perso il sentiero).. dalla tua contagiosa simpatia.. e, infine, da meravigliosi e meditativi scenari panoramici che spaziavano dalla Orobie, alle Grigne, al Resegone...ecc...
Quindi in conclusione:
Bravo Domenico... anche oggi ci hai donato una sconosciuta ma stupenda perla di montagna.
Brava Eleonora... molto brava direi, sopratutto nelle ripide discese "fuori-sentiero" che certamente non ami.
Bravo Olmo... simpatico e instancabile cagnolino: i tuoi occhi, in montagna, parlavano e ci raccontavano tante tue vere emozioni.
Emozioni, le nostre, che anche noi custodiremo con nostalgia e affetto.....
Angelo & Eleonora


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