Camo (Camoghè 2228)
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La badripanza inoltrata mi sta uccidendo, sono 3 settimane fermo senza muovere una gamba, anche perché avevo male ad un ginocchio e poi la stanchezza ,mi sono dovuto fermare,anche se mi ha fatto senz'altro bene,visto che la gamba non mi fa piu male,ma veniamo all'escursione....
Voglio tirare giu le ragnatele alle ciaspole e anche a me,ma voglio rimanere in zona per non spostarmi molto con la macchina,dalla finestra di casa mia si vedono bene il gazzirola e il camoghè,che in invernale sono molto belle,anzi il Camo é una perla di montagna,oltre che essere bellissimo con la neve sembra pure irraggiungibile, e penso che non mi stancherò mai di salirlo con la bianca coltre,prima di tutto perché é una montagna che merita e che io reputo mai banale e bellissima,come prima uscita sono veramente contento,grazie "Camo" ta set un bestin.
Parto da Colla dove decido di farmi un po di km in più senza tagliare ai barchi in direzione Gazzirola, anche perché vado a basso regime per testare il ginocchio e poi so che devo andare in riserva, il Camo non perdona con poche energie.
Prima di arrivare a Pietrarossa,incontro un ragazzo che fa foto,io taglio direttamente in verticale dove ancora non c'é neve per guadagnare la cresta e dislivello.
Decido di inoltrarmi prima di Pozzaiolo seguendo delle traccie di animali e restando più basso rispetto al traverso "ufficiale",perché e troppo caldo e la neve sembra polvere ,ho lo zaino completo al piombo ma qui i ramponi sono inservibili come pure le ciaspole.
Continuo a seguire le traccie degli animali e passo via l'alpe serdena (la vedo da sopra) continuo su terreno esposto e con molta neve poi arrivo ad un punto dove ci sono salti mica da ridere,siccome tutto il materiale che ho in queste condizioni é inutile,decido di tornare indietro e per un versante ripido raggiungo l'alpe di Serdena.
Inizio a pensare che oggi non c'é la faro', perché la neve e veramente non so se chiamarla budinosa ma neanche e come polvere dove si sprofonda gli sciatori sanno di cosa parlo.....
Inizio a salire senza ciaspole e si sprofonda sempre più, decido di mettere le ciaspole e si sprofonda lo stesso,bello dai tornniamo a casa.
Pero' oggi sono ispirato, e decido che non mi voglio arrendere, il silenzio questa neve, questo posto sono magici,come al solito non c'é un anina in giro Very Wild .
Seguendo il sentiero estivo arrivo ad un punto dove mi dico sto faticando troppo,devo abbandonarlo e tagliare ripido su traversi ,é l'unica soluzione,inizio a fare traversi e mi porto sui ripidi pendii anche qui faccio 10 passi e mi fermo le ciaspole sprofondano di brutto inizio a pensare che non c'é la faro' mai,il cuore batte forte e le gambe non le sento più le pause sono obbligatorie.
Pero' il gps marca 1750 e la mia testa non vuole sapere di rinunciare,quindi penso dentro di me, se arrivo alla prima cresta per le 13.00 (se c'é la faccio) vado in vetta a costo di crepare.
E cosi fu ,arrivato non so neanche io come alla prima cresta (provare per credere a tracciare da soli in quella neve ),abbandono le ciaspole e vado di picca e ramponi.
Arrivato incredulo in vetta (per via della fatica fatta prima), non posso che ammirare lo straordinario scenario che mi si para davanti, questa escursione mi ha veramente soddisfatto , e penso che tornero ogni anno ad assaporare questo sapore di Camoghé in invernale,se potessi resterei sulla cima tutto il giorno ma pultroppo alle 17.00 e buio pesto e sono quasi le 14.00 devo ritornare.
Nel scendere,poi ho fatto una cazzata,prendendo subito sotto il camoghé per arrivare a valle più veloce e mi sono trovato in continue rogne ma per fortuna sono riuscito a venirne fuori.
A Serdena decido di non fare più traversi come all'andata, ma di prendere il sentiero normale che si trova a 500.600m a valle,per oggi di adrenalina ne ho avuta abbastanza,incontro un signore che ha un rustico e parliamo un po' anche lui mi ha visto salire e si era preoccupato perché mi aveva visto scendere nei burroni e lui il Camoghè lo conosce bene.......
Riprendo la cresta e fuori dalle insidie decido di prendermela comoda e scendere con tutta calma verso colla,dove faccio una pausa anche perche le mie gambe sono rotte, e la schiena pure dal peso che mi sto portando.
Come prima uscita in ciaspole sono veramente soddisfatto, il tempo la montagna bellissima e il silenzio che mi ha acccompagnato tutto il giorno,non hanno prezzo.
Grazie Camo, sei una bestia e salirti non mi da mai fatica nr1 del sottoceneri,alla prox.
Difficolta:
Traversi T4. attenzione picca e ramponi oggi non servono
Pendio e traversi con ciaspole WT4
Creste: Ramponi e picca obbligatori
Materiale:
Ciapole
Ramponi
Picca
Bastoni
Lunghezza: 15.1 KM
Voglio tirare giu le ragnatele alle ciaspole e anche a me,ma voglio rimanere in zona per non spostarmi molto con la macchina,dalla finestra di casa mia si vedono bene il gazzirola e il camoghè,che in invernale sono molto belle,anzi il Camo é una perla di montagna,oltre che essere bellissimo con la neve sembra pure irraggiungibile, e penso che non mi stancherò mai di salirlo con la bianca coltre,prima di tutto perché é una montagna che merita e che io reputo mai banale e bellissima,come prima uscita sono veramente contento,grazie "Camo" ta set un bestin.
Parto da Colla dove decido di farmi un po di km in più senza tagliare ai barchi in direzione Gazzirola, anche perché vado a basso regime per testare il ginocchio e poi so che devo andare in riserva, il Camo non perdona con poche energie.
Prima di arrivare a Pietrarossa,incontro un ragazzo che fa foto,io taglio direttamente in verticale dove ancora non c'é neve per guadagnare la cresta e dislivello.
Decido di inoltrarmi prima di Pozzaiolo seguendo delle traccie di animali e restando più basso rispetto al traverso "ufficiale",perché e troppo caldo e la neve sembra polvere ,ho lo zaino completo al piombo ma qui i ramponi sono inservibili come pure le ciaspole.
Continuo a seguire le traccie degli animali e passo via l'alpe serdena (la vedo da sopra) continuo su terreno esposto e con molta neve poi arrivo ad un punto dove ci sono salti mica da ridere,siccome tutto il materiale che ho in queste condizioni é inutile,decido di tornare indietro e per un versante ripido raggiungo l'alpe di Serdena.
Inizio a pensare che oggi non c'é la faro', perché la neve e veramente non so se chiamarla budinosa ma neanche e come polvere dove si sprofonda gli sciatori sanno di cosa parlo.....
Inizio a salire senza ciaspole e si sprofonda sempre più, decido di mettere le ciaspole e si sprofonda lo stesso,bello dai tornniamo a casa.
Pero' oggi sono ispirato, e decido che non mi voglio arrendere, il silenzio questa neve, questo posto sono magici,come al solito non c'é un anina in giro Very Wild .
Seguendo il sentiero estivo arrivo ad un punto dove mi dico sto faticando troppo,devo abbandonarlo e tagliare ripido su traversi ,é l'unica soluzione,inizio a fare traversi e mi porto sui ripidi pendii anche qui faccio 10 passi e mi fermo le ciaspole sprofondano di brutto inizio a pensare che non c'é la faro' mai,il cuore batte forte e le gambe non le sento più le pause sono obbligatorie.
Pero' il gps marca 1750 e la mia testa non vuole sapere di rinunciare,quindi penso dentro di me, se arrivo alla prima cresta per le 13.00 (se c'é la faccio) vado in vetta a costo di crepare.
E cosi fu ,arrivato non so neanche io come alla prima cresta (provare per credere a tracciare da soli in quella neve ),abbandono le ciaspole e vado di picca e ramponi.
Arrivato incredulo in vetta (per via della fatica fatta prima), non posso che ammirare lo straordinario scenario che mi si para davanti, questa escursione mi ha veramente soddisfatto , e penso che tornero ogni anno ad assaporare questo sapore di Camoghé in invernale,se potessi resterei sulla cima tutto il giorno ma pultroppo alle 17.00 e buio pesto e sono quasi le 14.00 devo ritornare.
Nel scendere,poi ho fatto una cazzata,prendendo subito sotto il camoghé per arrivare a valle più veloce e mi sono trovato in continue rogne ma per fortuna sono riuscito a venirne fuori.
A Serdena decido di non fare più traversi come all'andata, ma di prendere il sentiero normale che si trova a 500.600m a valle,per oggi di adrenalina ne ho avuta abbastanza,incontro un signore che ha un rustico e parliamo un po' anche lui mi ha visto salire e si era preoccupato perché mi aveva visto scendere nei burroni e lui il Camoghè lo conosce bene.......
Riprendo la cresta e fuori dalle insidie decido di prendermela comoda e scendere con tutta calma verso colla,dove faccio una pausa anche perche le mie gambe sono rotte, e la schiena pure dal peso che mi sto portando.
Come prima uscita in ciaspole sono veramente soddisfatto, il tempo la montagna bellissima e il silenzio che mi ha acccompagnato tutto il giorno,non hanno prezzo.
Grazie Camo, sei una bestia e salirti non mi da mai fatica nr1 del sottoceneri,alla prox.
Difficolta:
Traversi T4. attenzione picca e ramponi oggi non servono
Pendio e traversi con ciaspole WT4
Creste: Ramponi e picca obbligatori
Materiale:
Ciapole
Ramponi
Picca
Bastoni
Lunghezza: 15.1 KM
Tourengänger:
igor

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Kommentare (8)