Ghiacciaio Sud Suretta 2820m
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Bellissima giornata di fine estate per una gita abbastanza impegnativa ma emozionante: io e Ewuska l'abbiamo già fatta l'anno scorso per ferragosto ma volentieri la rifacciamo insieme a Marta.
Il sentiero parte dalla dogana di Passo dello Spluga a Q2115 in territorio svizzero, sul lato opposto di quello per il Pizzo Tambò e con un pò di tornanti decisamente ripidi su terreno in alcuni punti friabile arriva ai Bergseeli, due piccoli laghetti a Q2311; da qui si va avanti come gli stambecchi in direzione SO saltando letteralmente da un pietrone all'altro, stando attenti a non perdere i segnavia che ogni tanto spariscono dietro qualche grosso masso e al ghiaccio che nonostante la stagione appare in qualche punto più in ombra.
Superiamo un piccolo passo (che è anche la frontiera: da questo momento saremo sempre in territorio italiano) e arriviamo al Lago Azzurro 2429m.
Una breve sosta per godere i colori del lago e ripartiamo nuovamente, sempre su grossi detriti, in direzione O fino a raggiungere un altro laghetto a Q2600 circa e qui visto il panorama che ci circonda decidiamo di fermarci per uno spuntino: il silenzio viene interrotto dallo scampanio frenetico di un gruppetto di capre che in breve fanno fuori quella poca erbetta che rimaneva intorno al lago!
Salutiamo le nostre amiche affamate e via: ancora pietroni fino a raggiungere un passo da cui godiamo della vista della Val San Giacomo e del Lago di Monte Spluga. Da qui il sentiero si fa un pò più dolce, anche se troviamo un paio di scalette per superare degli sbalzi e improvvisamente ci troviamo sulla cresta E di una grossa morena che probabilmente era il ghiacciaio dell'Inner Schwarzhorn 2984m: di fronte a noi , sull'altra cresta il Bivacco Suretta CAI 2753m.
Continuiamo a seguire la cresta e dopo un breve canale sbuchiamo sul Ghiacciaio di Suretta, o meglio sui resti (sigh!); cominciamo ad attraversarlo con prudenza e tentiamo di andare sotto le pendici del Surettahorn: ma non essendo attrezzati decidiamo di fermarci appena vediamo un paio di grossi lastroni invitanti: un bella mangiata e un pò di sole non guastano mai! Ogni tanto sentiamo dei crepitii, vediamo qualche piccola franetta causata dal disgelo, dei merli gironzolano sopra di noi, in lontananza sentiamo le voci di quelli che sono al bivacco ... ehi!ci stiamo rilassando troppo, sarà ora che ripartiamo!
Questa volta puntiamo decisamente a S nell'imbuto detritico del ghiacciaio e rapidamente in mezzo a sfasciumi e pietre arriviamo ad un pianoro a Q2715: da qui seguendo i numerosi omini aggiriamo un dosso e dopo breve ci troviamo su un sentiero ben marcato: questo ci porta su un contrafforte a Q2550 dove troviamo un laghetto; alcune scritte sui massi indicano tre direzioni: il Pizzo Spadolazzo e il rifugio Bertacchi, Montespluga, il bivacco Suretta.
Seguiamo quella per Montespluga: costeggiamo un torrentello che darà poi vita ad una bella cascata: il sentiero continua a mezza costa, troviamo anche delle catene in alcuni punti abbastanza esposti, attraversiamo un canalino, un paio di altri torrenti e dopo un altro pezzo di sfasciumi e sabbietta arriviamo in una zona molta umida ma con pietroni che danno la possibilità di attraversarla senza bagnarsi.
Da questo momento fino al lago costeggiamo un torrente a cui si uniscono diversi corsi d'acqua: il sentiero è fatto in buona parte a gradini di pietra. Una volta sul lago a Q1906 per 500 m circa seguiamo una strada sterrata parallela a quella asfaltata che prendiamo poi per 1 Km fino a Montespluga; qui ci ricolleghiamo con il Sentiero Regionale della Val Spluga che seguiamo in salita fin a tornare al parcheggio.
Un giro molto lungo ma veramente soddisfacente
Il sentiero parte dalla dogana di Passo dello Spluga a Q2115 in territorio svizzero, sul lato opposto di quello per il Pizzo Tambò e con un pò di tornanti decisamente ripidi su terreno in alcuni punti friabile arriva ai Bergseeli, due piccoli laghetti a Q2311; da qui si va avanti come gli stambecchi in direzione SO saltando letteralmente da un pietrone all'altro, stando attenti a non perdere i segnavia che ogni tanto spariscono dietro qualche grosso masso e al ghiaccio che nonostante la stagione appare in qualche punto più in ombra.
Superiamo un piccolo passo (che è anche la frontiera: da questo momento saremo sempre in territorio italiano) e arriviamo al Lago Azzurro 2429m.
Una breve sosta per godere i colori del lago e ripartiamo nuovamente, sempre su grossi detriti, in direzione O fino a raggiungere un altro laghetto a Q2600 circa e qui visto il panorama che ci circonda decidiamo di fermarci per uno spuntino: il silenzio viene interrotto dallo scampanio frenetico di un gruppetto di capre che in breve fanno fuori quella poca erbetta che rimaneva intorno al lago!
Salutiamo le nostre amiche affamate e via: ancora pietroni fino a raggiungere un passo da cui godiamo della vista della Val San Giacomo e del Lago di Monte Spluga. Da qui il sentiero si fa un pò più dolce, anche se troviamo un paio di scalette per superare degli sbalzi e improvvisamente ci troviamo sulla cresta E di una grossa morena che probabilmente era il ghiacciaio dell'Inner Schwarzhorn 2984m: di fronte a noi , sull'altra cresta il Bivacco Suretta CAI 2753m.
Continuiamo a seguire la cresta e dopo un breve canale sbuchiamo sul Ghiacciaio di Suretta, o meglio sui resti (sigh!); cominciamo ad attraversarlo con prudenza e tentiamo di andare sotto le pendici del Surettahorn: ma non essendo attrezzati decidiamo di fermarci appena vediamo un paio di grossi lastroni invitanti: un bella mangiata e un pò di sole non guastano mai! Ogni tanto sentiamo dei crepitii, vediamo qualche piccola franetta causata dal disgelo, dei merli gironzolano sopra di noi, in lontananza sentiamo le voci di quelli che sono al bivacco ... ehi!ci stiamo rilassando troppo, sarà ora che ripartiamo!
Questa volta puntiamo decisamente a S nell'imbuto detritico del ghiacciaio e rapidamente in mezzo a sfasciumi e pietre arriviamo ad un pianoro a Q2715: da qui seguendo i numerosi omini aggiriamo un dosso e dopo breve ci troviamo su un sentiero ben marcato: questo ci porta su un contrafforte a Q2550 dove troviamo un laghetto; alcune scritte sui massi indicano tre direzioni: il Pizzo Spadolazzo e il rifugio Bertacchi, Montespluga, il bivacco Suretta.
Seguiamo quella per Montespluga: costeggiamo un torrentello che darà poi vita ad una bella cascata: il sentiero continua a mezza costa, troviamo anche delle catene in alcuni punti abbastanza esposti, attraversiamo un canalino, un paio di altri torrenti e dopo un altro pezzo di sfasciumi e sabbietta arriviamo in una zona molta umida ma con pietroni che danno la possibilità di attraversarla senza bagnarsi.
Da questo momento fino al lago costeggiamo un torrente a cui si uniscono diversi corsi d'acqua: il sentiero è fatto in buona parte a gradini di pietra. Una volta sul lago a Q1906 per 500 m circa seguiamo una strada sterrata parallela a quella asfaltata che prendiamo poi per 1 Km fino a Montespluga; qui ci ricolleghiamo con il Sentiero Regionale della Val Spluga che seguiamo in salita fin a tornare al parcheggio.
Un giro molto lungo ma veramente soddisfacente
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