Monte Todano (1.667m) e Il Pizzo (1.644m)
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Il meteo di tutta la settimana è pessimo. Inutile andare lontano o in quota rischiando solo acquazzoni certi. Optiamo per una facile visita sopra Verbania, proprio sul bordo della Val Grande, questa selvaggia e forse (da me) troppo snobbata valle. In realtà la totale assenza dell’uomo, di strade e quasi anche di sentieri ben seganti non fa altro che attirare chi è in cerca di quei pochi angoli dove arrivare quasi al solo contatto con la natura senza particolari “aggiunte” artificiali. Oggi siamo io, Filo, Federico (grande assente da millenni). Andrea è rimasto a grattarsi a letto.
Salendo in auto da Intragna poi Cambiesso, si arriva comodamente al parcheggio “La Piazza” (circa Q1060) per una stretta ma asfaltata carreggiata.
Smette di piovere. Un semplice cartello indica la via per il Rifugio Pian Cavallone (vicino all’unica fontanella). Preso il sentiero si prosegue oltre Gabbio (4 casette) e un paio di dossi fino all’agglomerato di baite chiamato Sunfai (Q1247). Qui un esercito di capre ci assale e pare non volerci mollare più. Si attraversa un ruscello sulla sinistra evitando di salire fino a La Trecciura (baite abbandonate) e si segue il sentiero a mezzacosta (difficoltà max T3) con attenzione ai sassi bagnati.
Si raggiunge in circa 1h-1h10’ il rifugio Pian Cavallone Q1530, dove due gentilissimi gestori ci preparano un semplice ma lauto pranzo (oggi facciamo i merenderos!).
Dopo una lenta mangiata e una lunga sosta raggiungiamo la Cappella su un bellissimo punto panoramico (non oggi) per poi rimontare l’erboso costone SSW del Monte Todano Q1667. Raggiunta la croce di vetta in meno di 10 minuti osserviamo poche briciole di panorama offerte da una temporanea uscita di luce. La Cima Cugnacorta (posta prima del Marona) appare aggressiva e severa, avvolta da dense nubi… sembra di stare a 3000m!! La terremo segnata come meta per un domani!
Proseguiamo ad anello superando I Balmil (presumo sia il nome generico assegnato alle due cime-cuneette presenti lungo la lunga cresta verso Il Pizzo). Una piccola risalita ed anche Il Pizzo Q1644 è raggiunto. Pausa Braulio.
Per la discesa puntiamo nettamente a SE verso La Trecciura Q1350 (grazie ad una mappa visto che a tratti è necessario segar la nebbia). Tristissimo villaggetto abbandonato con baite diroccate… la nebbia ne amplifica lo stato di abbandono.. Riagganciato il sentiero per Sunfai, in pochi minuti raggiungiamo la macchina.
Facile e rigenerante giretto in ambiente comunque straordinario. Appena affacciati sull’orlo della Val Grande se ne capta tutta la naturalezza. Sicuramente approfondiremo ed esploreremo meglio la zona!
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