Tre Passi a cavallo di Val Brembana e Valtellina
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Partiamo con un'idea in testa io e Mauro, ma strada facendo.....cambiamo i nostri piani e alla fine ci ritroviamo a fare un bel giro che ci porta a sconfinare in Valtellina, valicando ben tre Passi.
Ci avviamo di buon'ora da Foppolo, deserto in questa stagione, e ci dirigiamo verso il Passo Dordona, che raggiungiamo in un'oretta e mezza e dal quale possiamo ammirare dall'alto la Val Madre, di cui spesso abbiamo sentito parlare, ma che mai abbiamo avuto l'occasione di percorrere.
Al Passo abbiamo anche modo di osservare i resti, ancora ben conservati, delle trincee risalenti alla Prima Guerra Mondiale e appartenenti alla famosa Linea Cadorna.
Le seguiamo per un tratto e poi ci fiondiamo verso valle puntando verso il Rifugio Dordona, nei pressi del quale imbocchiamo il non molto evidente sentiero che, con una serie di ripidi tornanti, porta alla Bocchetta dei Lupi, uno stretto intaglio che separa la Cima Cadelle dalla Cima detta appunto dei Lupi.
Anche qui un'altra sosta è d'obbligo.....per riprendere fiato, ma anche per goderci il panorama verso la Val Tartano e i Laghi di Porcile, che tante volte abbiamo solcato in inverno, ma quasi mai d'estate.
Riconosciamo il Passo di Tartano, sovrastato dalla cima di Lemma, affiancata a sua volta dal Monte Tartano....e non possiamo fare a meno di constatare come cambiano i paesaggi nelle diverse stagioni....
Una ripida discesa ci porta giù a valle e, dopo esserci fermati nei pressi di una baita per la sosta pranzo, raggiungiamo i laghi di Porcile oltrepassati i quali, dirigendoci verso sinistra, risaliamo ripidamente verso l'omonimo Passo, altra porta d'accesso alla Val Brembana.
Anche qui la discesa si presenta piuttosto ripida e in breve perdiamo quota, per poi ritrovarci in mezzo allo spostamento verso valle di un enorme gregge di pecore governato, manco a dirlo, da un pastore rumeno, con il quale scambiamo quattro chiacchiere, intuendo il suo desiderio di socialità dovuto ai lunghi periodi di solitudine.
Aspettiamo pazientemente il passaggio di questa moltitudine animale e proseguiamo per il sentiero che, dopo una mezz'oretta, ci riporta alla nostra auto regalandoci la “trasgressiva” soddisfazione di un paio di porcini!

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