Anello del Monte Cadelle da Foppolo
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Posto a nord dell’abitato di Foppolo, fra il Passo di Porcile e il Passo di Dordona, è una delle vette che sovrastano la conca dei Laghi di Porcile e del Passo Tartano. Vista da nord si presenta come una bella piramide con creste rocciose, mentre il versante sud è erboso e con pendenze più lievi.
L’anello illustrato in questa relazione non è quello più logico ed “economico”, che vorrebbe una salita più diretta al Passo di Dordona, ma è un po’ più ampio; frutto di un mio errore nel parcheggiare l’auto a Foppolo (che pur conosco). Invece di svoltare a sinistra poco prima del Municipo e raggiungere la frazione di Piano, ho proseguito raggiungendo il “solito” parcheggio del Piazzale Alberghi. Risultato: più strada, più tempo, cima mancata. Ma è stato un bellissimo giro anche senza la meta più prestigiosa.
LOCALITA' DI PARTENZA. Foppolo, parcheggio al Piazzale alberghi (scuola sci) (m 1640).
ATTREZZATURA. Quella normale per escursionismo. Preferibili scarponcini alti.
DIFFICOLTÀ. Nel suo complesso l’escursione è classificabile T2 (E secondo la classificazione CAI). Alcuni tratti hanno pendenza accentuata (scendendo dalla Bocchetta dei Lupi e dal Passo di Porcile) e si svolgono su terreno che richiede un po’ di attenzione (dopo il Passo di Porcile), ma non vi sono tratti esposti. Non sempre c’è un vero sentiero, sovente si segue una semplice traccia, comunque sempre segnalata da bandierine o bolli in vernice.
Lo sviluppo e il dislivello richiedono un buon allenamento.
QUOTA MASSIMA: m 2316 slm, alla Bochetta dei Lupi.
QUOTA MINIMA: m 1640 slm, al parcheggio.
SVILUPPO: km 15,7.
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: 6 ore 35’.
TEMPI PARZIALI: Foppolo - Rifugio Montebello: ore 1:15; Rifugio Montebello – Passo Dordona: ore 0:55; Passo Dordona – Bocchetta dei Lupi: ore 1:10; Bocchetta dei Lupi – Passo di Porcile: ore 1:15; Passo di Porcile – Foppolo: ore 2:00.
DESCRIZIONE PERCORSO. Ebbene, siamo al lato sbagliato di Foppolo, ma ricordo che al Rifugio Montebello c’è un cartello che indica la direzione per il Passo Dordona, che è una nostra meta intermedia; quindi decidiamo di partire da lì, allargando un po’ l’anello. Seguiamo la larga pista a servizio del comprensorio sciistico (segnavia CAI 205) fino a quota 1820 circa, dove svoltiamo a sinistra per un sentiero con l’indicazione per il rifugio (ma è più corta continuando a seguire la stradina), andando ad agganciare piùin alto il sentiero 204 e, compiendo un apio giro, raggiungiamo il Rifugio Montebello (m 2085 slm). Il mio ricordo era esatto: sotto il rifugio, scivolato sul palo fin quasi a terra, c’è il classico cartello CAI con l’indicazione per il Passo Dordona (sentiero 203).
Proseguiamo seguendo il segnavia 203 e, accodati a un gruppo di capre, in una dozzina di minuti, siamo nella conca del Lago delle Trote (m 2124 slm). Una brevissima salita e iniziamo a percorrere a mezza costa, mantenendoci a quota costante, il versante ovest del Monte Toro, fino a intercettare la carrozzabile che sale da Foppolo e, percorrendola in direzione della salita per alcune centinaia di metri, in pochi minuti raggiungiamo l’ampia sella del Passo Dordona (m 2061, circa 40 minuti dal Lago delle Trote).
Il Passo Dordona mette in collegamento l’alta Valle Brembana con la valtellinese Val Madre, che termina all’altezza di Fusine.
Sul passo sono visibili i resti di alcune fortificazioni, trincee e, in particolare, un cunicolo scavato nella roccia (restaurato e percorribile) che porta a un osservatorio dal quale si domina la Val Madre. Queste opere di fortificazione furono realizzate fra il 1916 e il 1917, nel corso della Prima Guerra Mondiale, e facevano parte di quel sistema difensivo conosciuto come “linea Cadorna” che percorreva buona parte del crinale orobico. Questo settore della “linea Cadorna” era presidiata da tre battaglioni della Milizia territoriale (comprendeva i più anziani, era prevalentemente adibita alle scorte dei prigionieri di guerra e solo eccezionalmente collaborava alle azioni dell'esercito), dalle compagnie alpine Morbegno, Tirano, Edolo e Vestone, da quattro drappelli di Alpini sciatori della Regia Guardia di Finanza; almeno fino alla disfatta di Caporetto, a seguito della quale gran parte di queste forze furono spostate al fronte.
Le aree presidiate dalla “linea Cadorna” non furono interessate da eventi bellici; anzi, la guerra si combatteva piuttosto lontano: la linea del fronte passava dallo Stelvio e coinvolgeva i gruppi dell’Ortles, del Cevedale e dell’Adamello. Ma lo stato maggiore italiano temeva che un attacco austriaco potesse determinare un cedimento su questo versante, consentendo l’invasione della Valtellina, con la possibilità per gli Austriaci di aprirsi una facile porta per l’occupazione delle grandi città del nord. Altra preoccupazione per lo stato maggiore, era data dalla possibilità che gli Austriaci invadessero la neutrale Svizzera. Pertanto, per contrastare tale pericolo, il generale Cadorna decise di fortificare i passi orobici di più facile accesso, come quello di Dordona e quello di San Marco.
Dal passo ingaggiamo la debole traccia su pietraia che, in direzione est sale alla cima del Monte Cadelle, cha vediamo di fronte a noi ancora piuttosto lontano. Percorso un breve tratto, uno sguardo all’orologio ci fa decidere di rinunciare. Ritornati verso al passo, giriamo gli scarponi verso sud in direzione Foppolo. Scesi leggermente verso sinistra passiamo da un baitello e, successivamente, dal pianoro con la Baita di Cadelle (2031 m). A questo punto la discesa si fa più ripida, con tornanti, e ci conduce a un'altra baita (m 1845). Scendiamo ancora qualche metro, poi un breve traverso e attraversiamo un torrente e, attraversando un bosco di abeti e larici, arriviamo alle prime case di Foppolo. Un ultimo tratto lungo una “passeggiata” e siamo al parcheggio di partenza.
METEO. Cielo sereno e terso. Venti a livello di brezza sostenuta la mattina, in attenuazione nel corso della giornata. Temperatura alla partenza 20°, al Passo Dordona 14°, alla Bocchetta dei Lupi 18°, al termine 23°.
FREQUENTAZIONE. Incontrati parecchi escursionisti.
COMPAGNI: Paolo.
Note bibliografiche:
- Sito internet: http://www.paesidivaltellina.it/passodordona2/index.htm
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