Alta Via 2 Tappa Bressanone Plose-Rifugio Genova
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Che dire? Un'Alta via era nelle nostre intenzioni, o almeno una parte, pertanto scegliamo la Numero 2, quattro tappe oltre non possiamo per motivi di lavoro( e detto tra noi perchè 12 giorni ci sembravano un pò tantini).
Lasciamo una macchina a Passo Pordoi, lì scenderemo lunedì 1.9 e con la seconda, mio figlio Marco ci porta alla partenza della bidonvia della Plose; non stò qui a tediarvi con i ricordi di naja passati ad Elvas lì vicino, sono le 14, Marco ci saluta e noi partiamo, alle 14,10 siamo alla stazione di arrivo : si parte!
Prendiamo il sentiero 17, in effetti l'AV 2 partirebbe dal rifugio Plose sù in alto a 2447, ma per ragioni logistiche con quattro giorni dobbiamo arrivare al Pordoi.
Il tempo ci aiuta, per adesso, la giornata è bella e il sentiero gira con un enorme traverso per tutta la Plose, poi si inizia ad abbassare fino ad arrivare allo Skihutte, triste in estate, classico nucleo di alberghi e residence funzionanti un inverno.
Proseguiamo in direzione del Sass di Putja che si staglia sulla sinistra e con alla destra le Odle di Eroes, lo spettacolo è magnifico, queste Odle non hanno nulla di meno di quelle più famose di Funes(Messner insegna....).
Arriviamo alla Schatzehutte, una belissima malga-rifugio, privato ma con uno scenario stupendo, le strutture sono quelle di 200 anni fà e lo sguardo merita.
Ci sentiamo veramente "liberi", riflettiamo che è la prima volta che non si fanno quelle uscite da un-due giorni, ora siamo immersi in tratti di boschi estesi, nessun in giro, solo alberi, ruscelli e sentieri.
Dopo circa un'ora siamo sulla strada provinciale che porta al passo delle Erbe, ci fermiamo ad una malga sulla strada, beviamo e chiediamo indicazioni; per mio volere NON ho portato cartine ma solo una relazione di cinque pagine con la descrizione delle principali indicazioni.
Vogliamo, in fondo, essere come dei(passatemelo) pionieri!?
Percorriamo l'asfalto e poi, come detto dal malgaro, a dx troviamo il nostro bel sentiero che inizia a salire leggero nel bosco, passiamo corsi d'acqua, avvisto una volpe(?) che mi sfreccia velocissima a due metri, poi....bè poi i giochi sono finiti, davanti a noi la bella forcella di Putia 600 metri di dislivello in un....diciamo km? sputiamo sangue per i soliti gradoni fatti di traverse di legno che non sono proprio ergonomici, ma fanno progredire di almeno 50 cm.
Alla fine siamo sù alla forcella, porta d'ingresso alle Dolomiti, a questo mondo un pò incantato ed un pò unico nel suo genere; sono le 18,15 sarebbe ora di proseguire ci manca un'ora per il Genova(Schluterhutte) e sò quanto sono fiscali i rifugisti AltoAtesini.
Così percorriamo un bellissimo traverso con alla sinistra uno scenario bellissimo e con il Putja inondato dal sole al tramonto; siamo al passo della croce(vi risparmio il nome locale) ed alle 19,07 siamo al Genova, la signora : "presto che la cucina chiute alle 19.30"; in compenso bellissimo rifugio e stanza per due; WOW!
Dimenticavo, pillole di KM : circa 20 KM.
Lasciamo una macchina a Passo Pordoi, lì scenderemo lunedì 1.9 e con la seconda, mio figlio Marco ci porta alla partenza della bidonvia della Plose; non stò qui a tediarvi con i ricordi di naja passati ad Elvas lì vicino, sono le 14, Marco ci saluta e noi partiamo, alle 14,10 siamo alla stazione di arrivo : si parte!
Prendiamo il sentiero 17, in effetti l'AV 2 partirebbe dal rifugio Plose sù in alto a 2447, ma per ragioni logistiche con quattro giorni dobbiamo arrivare al Pordoi.
Il tempo ci aiuta, per adesso, la giornata è bella e il sentiero gira con un enorme traverso per tutta la Plose, poi si inizia ad abbassare fino ad arrivare allo Skihutte, triste in estate, classico nucleo di alberghi e residence funzionanti un inverno.
Proseguiamo in direzione del Sass di Putja che si staglia sulla sinistra e con alla destra le Odle di Eroes, lo spettacolo è magnifico, queste Odle non hanno nulla di meno di quelle più famose di Funes(Messner insegna....).
Arriviamo alla Schatzehutte, una belissima malga-rifugio, privato ma con uno scenario stupendo, le strutture sono quelle di 200 anni fà e lo sguardo merita.
Ci sentiamo veramente "liberi", riflettiamo che è la prima volta che non si fanno quelle uscite da un-due giorni, ora siamo immersi in tratti di boschi estesi, nessun in giro, solo alberi, ruscelli e sentieri.
Dopo circa un'ora siamo sulla strada provinciale che porta al passo delle Erbe, ci fermiamo ad una malga sulla strada, beviamo e chiediamo indicazioni; per mio volere NON ho portato cartine ma solo una relazione di cinque pagine con la descrizione delle principali indicazioni.
Vogliamo, in fondo, essere come dei(passatemelo) pionieri!?
Percorriamo l'asfalto e poi, come detto dal malgaro, a dx troviamo il nostro bel sentiero che inizia a salire leggero nel bosco, passiamo corsi d'acqua, avvisto una volpe(?) che mi sfreccia velocissima a due metri, poi....bè poi i giochi sono finiti, davanti a noi la bella forcella di Putia 600 metri di dislivello in un....diciamo km? sputiamo sangue per i soliti gradoni fatti di traverse di legno che non sono proprio ergonomici, ma fanno progredire di almeno 50 cm.
Alla fine siamo sù alla forcella, porta d'ingresso alle Dolomiti, a questo mondo un pò incantato ed un pò unico nel suo genere; sono le 18,15 sarebbe ora di proseguire ci manca un'ora per il Genova(Schluterhutte) e sò quanto sono fiscali i rifugisti AltoAtesini.
Così percorriamo un bellissimo traverso con alla sinistra uno scenario bellissimo e con il Putja inondato dal sole al tramonto; siamo al passo della croce(vi risparmio il nome locale) ed alle 19,07 siamo al Genova, la signora : "presto che la cucina chiute alle 19.30"; in compenso bellissimo rifugio e stanza per due; WOW!
Dimenticavo, pillole di KM : circa 20 KM.
Tourengänger:
Amadeus

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