Hohneck - Escursione fuoriprogramma in una regione che amo
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Le previsioni del tempo non lasciano adito a dubbi: in Svizzera il tempo non si presta alle escursioni, dovrò aspettare ancora qualche giorno. Decido allora di partire comunque da casa e di tornare in Alsazia, una regione che amo particolarmente e che non vedevo da un po' di anni. Da Colmar mi viene in mente, perchè no, di fare un'escursione sui Vosgi e con il TER Alsace (treno regionale) raggiungo la cittadina di Metzeral: Hohneck a nous deux!
Dalla stazioncina di Metzeral, raggiungo il centro dell'abitato, e seguo i piccoli segnavia del Club Vosgien che mi indicano la strada per la frazioncina di Steinabruck. Da lì la strada comincia a salire verso i laghi di Fischboedle e di Schiessrothried.
Fino al Lac de Fischboedle, la strada è una carrozzabile sterrata, percorribile agilmente anche in Mountainbike, infatti vengo superato da un ragazzo in bicicletta e con delle canne da pesca sulle spalle. Dal piccolo e, credo, pescoso laghetto, sale un sentiero in mezzo al bosco fino al Lac du Schiessrothried, un lago artificiale inserito in una paesaggio davvero stupendo, con il Petit Hohneck e le altre montagne del circondario che si specchiano al suo interno.
Dalla fine della diga, parte il sentiero che conduce fino alla Ferme de Schiessroth, e da lì si sale agevolmente fino al Col du Schaeferthal. Da qui le ultime rampe mi conducono fino alla cima della mia montagna di oggi. In cima non posso trattenere un po' di delusione: dal versante lorenese si può raggiungere la cima anche in auto e c'è anche un ristorante, e le signore vestite di tutto punto paiono guardare me e gli altri che sono saliti dal versante "sbagliato" con una certa sufficienza. Mi viene in mente una vecchia canzone di Enzo Jannacci, in cui il protagonista si infilava in una balera con gli scarponi ai piedi. L'effetto arrivati in cima è un po' quello.
Ma basta riaffacciarsi verso il versante Alsaziano, per ritornare in pace con il mondo; la vista verso la Vallée de Munster e sulla piana verso Colmar ed il Reno, si intravedono anche i contorni delle montagne della Foresta Nera, forse in giorni con una visibilità migliore...
Scendo seguendo lo stesso itinerario fino al Lac de Schiessrothried e da qui, per risparmiare un po' di tempo, seguo la strada carrozzabile che conduce alla località di Sillackerwasen e da lì, seguendo i segnavia del Club Vosgien, attraverso una scorciatoia nel bosco, raggiungo di nuovo il villaggio di Steinabruck e da lì torno attraverso i prati fino a Metzeral, continuando a voltarmi per godere la vista di queste basse ma splendide montagne.
Arrivato alla piccola stazioncina, un imprevisto: il treno che dovrei prendere è segnalato in ritardo e poi cancellato. Davvero Colmar è lontana quando la propria auto è in garage in quel di Cinisello Balsamo. Ma le SNCF francesi pensano a me, dato che c'è un problema sulla parte finale della linea, il capo stazione di Munster incarica un tassista di fare il giro delle piccole stazioncine a monte con un minibus, e di raccogliere tutti gli eventuali passeggeri in attesa del treno: in breve io ed una signora con la figlioletta veniamo trasportati fino a Munster e da lì proseguiamo fino a Colmar, città che raggiungo con circa un ora e mezza di ritardo rispetto al previsto: immaginate il mio sollievo una volta in albergo e sotto la doccia!
Dalla stazioncina di Metzeral, raggiungo il centro dell'abitato, e seguo i piccoli segnavia del Club Vosgien che mi indicano la strada per la frazioncina di Steinabruck. Da lì la strada comincia a salire verso i laghi di Fischboedle e di Schiessrothried.
Fino al Lac de Fischboedle, la strada è una carrozzabile sterrata, percorribile agilmente anche in Mountainbike, infatti vengo superato da un ragazzo in bicicletta e con delle canne da pesca sulle spalle. Dal piccolo e, credo, pescoso laghetto, sale un sentiero in mezzo al bosco fino al Lac du Schiessrothried, un lago artificiale inserito in una paesaggio davvero stupendo, con il Petit Hohneck e le altre montagne del circondario che si specchiano al suo interno.
Dalla fine della diga, parte il sentiero che conduce fino alla Ferme de Schiessroth, e da lì si sale agevolmente fino al Col du Schaeferthal. Da qui le ultime rampe mi conducono fino alla cima della mia montagna di oggi. In cima non posso trattenere un po' di delusione: dal versante lorenese si può raggiungere la cima anche in auto e c'è anche un ristorante, e le signore vestite di tutto punto paiono guardare me e gli altri che sono saliti dal versante "sbagliato" con una certa sufficienza. Mi viene in mente una vecchia canzone di Enzo Jannacci, in cui il protagonista si infilava in una balera con gli scarponi ai piedi. L'effetto arrivati in cima è un po' quello.
Ma basta riaffacciarsi verso il versante Alsaziano, per ritornare in pace con il mondo; la vista verso la Vallée de Munster e sulla piana verso Colmar ed il Reno, si intravedono anche i contorni delle montagne della Foresta Nera, forse in giorni con una visibilità migliore...
Scendo seguendo lo stesso itinerario fino al Lac de Schiessrothried e da qui, per risparmiare un po' di tempo, seguo la strada carrozzabile che conduce alla località di Sillackerwasen e da lì, seguendo i segnavia del Club Vosgien, attraverso una scorciatoia nel bosco, raggiungo di nuovo il villaggio di Steinabruck e da lì torno attraverso i prati fino a Metzeral, continuando a voltarmi per godere la vista di queste basse ma splendide montagne.
Arrivato alla piccola stazioncina, un imprevisto: il treno che dovrei prendere è segnalato in ritardo e poi cancellato. Davvero Colmar è lontana quando la propria auto è in garage in quel di Cinisello Balsamo. Ma le SNCF francesi pensano a me, dato che c'è un problema sulla parte finale della linea, il capo stazione di Munster incarica un tassista di fare il giro delle piccole stazioncine a monte con un minibus, e di raccogliere tutti gli eventuali passeggeri in attesa del treno: in breve io ed una signora con la figlioletta veniamo trasportati fino a Munster e da lì proseguiamo fino a Colmar, città che raggiungo con circa un ora e mezza di ritardo rispetto al previsto: immaginate il mio sollievo una volta in albergo e sotto la doccia!
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