Monte San Primo da Lezzeno (CO)


Publiziert von rambaldi , 21. Mai 2014 um 23:28.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:18 Mai 2014
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 1600 m

Partenza da Lezzeno, frazione Cavargnana. Percorro il centro del piccolo borgo lungo la via Regia, prima verso Nesso poi verso Bellagio, senza trovare indicazioni per il Monte Colmenacco. Decido allora si salire lungo un vicolo fino a trovare dei primi segnavia in vernice rossa che provo a seguire. Non ci sono indicazioni ma lo sviluppo del sentiero coincide con quello che mostra la carta topografica edita dalla comunità montana.

Ripongo la 'comoda' mappa (formato lenzuolo) nello zaino e proseguo fiducioso visto che il sentiero è pulito e i bolli in vernice abbastanza frequenti. La salita è ripida, sempre nel bosco dove prevalgono Carpini e Castagni. Inaspettati, viste le strette curve di livello, ci sono dei brevi tratti che concedono un po' di respiro. Il fondo del sentiero spesso ricalca una stretta gradinata costruita con blocchi di pietra locale, squadrati ed ora ricoperti da muschi. La gradonata agevola notevolmente il procedere anche se spesso, dove ci sono alberi schiantati, viene abbandonata per aggirare l'ostacolo risalendo su terreno molto scosceso. In questi casi è bene porre molta attenzione ai segnavia, sempre presenti, per essere sicuri di ritrovare sentiero e gradoni.

 

Superato un primo grande masso erratico, il sasso Tasera, segnato come punto d'interesse geologico sulla mappa, si arriva al punto più delicato del percorso, in corrispondenza della stretta e profonda gola formata dalla valle Fontana.

Qui il sentiero prosegue in costa, esposto ma protetto da un lungo tratto di catene. In caso di fondo asciutto, condizione che oggi ho trovato dopo una settimana di sole e vento, la protezione offerta è superflua. Credo invece sia molto utile in caso di fondo viscido per le piogge o peggio in presenza di neve o ghiaccio. Purtroppo nel punto più delicato i supporti delle catene hanno ceduto e sono stati sostituiti con funi un po' troppo elastiche che non paiono totalmente affidabili.

Comunque, superato questo tratto delicato, si arriva abbastanza velocemente al Sasso del Calvarone, secondo punto di interesse geologico e primo bellavista sul lago. Non essendo molto in alto, circa 900 m, pare proprio di essere a picco sul Lario.

 

Il gigantesco masso può essere "scalato" da noi semplici escursionisti con l'ausilio di una scala in legno. Sul bordo a lago del masso è posizionata una piccola croce che vuole ricordare una leggenda locale (riportata da un pannello divulgativo).

 

Sulla sommità del masso un foro profondo scavato direttamente nella roccia ospitava una grande croce e proprio da questa arriva il nome volgare di Sasso del Diavolo attribuito al masso. Infatti pare che tutte le volte che gli abitanti avessero tentato di affiggere la croce sul masso, all'interno del foro, la croce sarebbe stata immancabilmente schiantata dai fulmini. E' ragionevole pensare che la croce issata fungesse da parafulmine”

 

Il percorso prosegue su una casareccia che lambisce un paio di baite, il bosco cambia, diventa più luminoso grazie alle Betulle, iniziano a vedersi vaste distese di Narcisi selvatici ed anche la pendenza si addolcisce. Poco oltre l'attraversamento della valle Fontana avevo trovato un primo cartello indicatore in legno, ora i cartelli sono più frequenti e, fino ad un bivio che fa abbandonare la casareccia per tornare sul crinale, non ho difficoltà a trovare segnavia.

 

Oltre questo punto non trovo più nulla, il percorso oltre che ad essere piacevole mi appare scontato, risalgo il bosco di Betulla fino a raggiungere

una nuova inaspettata mulattiera, molto ben tenuta, che presumo scenda ai monti di Erno dall'alpe Colmenacco (dove è situata un'azienda agricola - agriturismo).

 

La seguo in salita fino ad un ulteriore bivio dove ritrovo segnavia ed indicazioni per il monte Colmenacco.

Raggiungo la cima, ottimo punto panoramico. Non salivo qua da una decina d'anni, in Autunno, e sinceramente ne avevo un ricordo quasi completamente diverso, sopratutto del versante sud, aperto sui pascoli dei monti di Erno. Un ottimo posto per godere di una pausa dove mi vengono altre idee per percorsi più 'soft' di quello che sto sperimentando.

 

Riprendo il cammino, scendo alla forcoletta dove mi aspetta l'ultimo tratto di salita impegnativa, prima di raggiungere la costa del San Primo. Da qui in avanti il percorso non riserva più sorprese, il panorama si apre sul mio obbiettivo finale che si raggiunge dopo una piacevole passeggiata di cresta toccando varie cimette secondarie.

 

Pausa in cima per qualche foto, il cielo, soprattutto a sud e a est, non è più limpido come in prima mattinata, e per magiare qualcosa.

Riparto poi per completare l'anello su Lezzeno scendendo dal versante nord verso l'alpe dei Picet, ove sorge il famoso rifugio Martina (frequentato e apprezzato da alcuni miei colleghi). Il sentiero è ripidissimo, lungo primo tratto di discesa trovo ancora un paio di nevai che sciogliendosi rendono viscido e fangoso il sentiero. Faccio attenzione a 'risparmiare' le ginocchia scendendo con molta cautela fino a raggiungere il bosco di Faggio dove la pendenza si addolcisce e la neve sparisce.

 

In breve sono al Martina dove, come previsto, stanno salendo un sacco di persone per il tradizionale menù "polenta e ... "

Sui tavoli non vedo un posto libero. Mi rassegno al digiuno pensando che l'abbuffata è solo rinviata visto che quest'anno abbiamo intenzione di organizzare qui la nostra 'pedalata aziendale'. In attesa della pedalata rosico un po' e mi affretto a sparire prima di veder arrivare qualche portata.

 

Dal rifugio riprendo a camminare seguendo la dorsale fino alla bocchetta di Lezzeno e ridiscendo il sentiero che raggiunge direttamente la Madonna dei Ceppi, che sorge poco sopra l'abitato. Anche questo sentiero è ben segnato e non presenta difficoltà.

 

Raggiunta la chiesa trovo e seguo le indicazioni della strada Regia per tornare a Cavargnana. A questo punto sono un po' stanco, le frazioni di Lezzeno mi paiono infinite, ognuna offre qualche spunto interessante, o scendendo a lago, o salendo verso qualche piccola chiesa, oppure attraversando stretti vicoli o caratteristici portici in pietra.

 

Raggiungo l'auto più che soddisfatto grazie ad un itinerario molto variato: un buon allenamento in vista di mete più impegnative.


Tourengänger: rambaldi
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (5)


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ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 22. Mai 2014 um 07:39
Complimenti, seiriuscito in quello che noi avevamo tentato un paio di anni fa, facendoperò una mega ravanata nei boschisopra Lezzeno, per cui ci fermammo al Colmenacco. Certo che qualche indicazione in più sul percorso male non farebbe.
Ciao e buone escursioni, Ivan

rambaldi hat gesagt: Segnaletica
Gesendet am 22. Mai 2014 um 20:08
Concordo. Sapevo che il sentiero che volevo fare partiva da Cavargnana. Però non ho notato nessuna indicazione. Per fortuna il borgo è minuscolo e girando fra i vicoli ho trovato le strisce rosse in vernice. Naturalmente ben oltre l'inizio del sentiero.

Nel frattempo ho anche fatto amicizia con tutti i cani del paese. Chissà come erano contenti i padroni a sentirli abbaiare la domenica mattina...

Il primo segnavia con indicato Colmenacco l'ho trovato circa dopo tre quarti d'ora di salita a buon ritmo.
Non caspico la logica di segnare un sentiero così, a cosa serve? La spiegazione che mi do è che la segnaletica in basso sia stata vandalizzata.

ciao

numbers hat gesagt: Bravo
Gesendet am 22. Mai 2014 um 10:54
Gran bel "girone"!
Belle foto e dettagliata relazione.
Al Martina mitica la "polenta uncia", ma la domenica se non prenoti.....

Ciao

rambaldi hat gesagt: RE:Bravo
Gesendet am 22. Mai 2014 um 20:14
Avevo una mezza idea di fermarmi al Martina, però ho deciso l'escursione la mattina al volo: impossibile prenotare. Il Sabato sera pareva che le previsioni fossero brutte. Ero con gli amici ma nessuno aveva voglia di andare.

Comunque credo che mi rifarò presto con la 'pedalata aziendale'. Uno dei miei colleghi è un vero 'fan' delle "polente e...", come le chiama lui, del Martina
(poi però si lamenta che non dimagrisce).
Ormai ci ha convinti ad andare li.

ciao

numbers hat gesagt: RE:Bravo
Gesendet am 22. Mai 2014 um 20:23
E ne sarete stra-contenti!
Vedrai.

Ciao


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