Colmenacco, San Primo, Ponciv

Non so perchè nel cercare il giro di oggi mi è venuto in mente il Monte San Primo.

Apro la cartina e valuto la possibilità di partire direttamente dalle sponde del lago. Sembra che da Lezzeno la cosa sia fattibile e, con una ricerca di altre informazioni, ci sarebbe anche la possibilità di un giro ad anello.

Perfetto, andiamo!

La prima parte del percorso è quasi pianeggiante, seguendo la Strada Regia si arriva a Calvasino, ma poi la storia cambia ... ci si inoltra su una traccia di sentiero che ... come dire ... sale ripida .... dove anche i cinghiali rotolano!

Il percorso è ben segnato da bolli rossi senza i quali, in molto punti, sarebbe complicato trovare la giusta direzione. Un paio di colpi di fucile ravvicinati ci fanno capire che probabilmente è un sentiero più utilizzato dai cacciatori che dagli escursionisti.
Comunque passati sani e salvi tra le grinfie dei cacciatori, arriviamo ad incrociare il sentiero (forse più ufficiale) che sale da Carvagnana e giunge sul Monte Colmenacco.

Da questo si scende brevemente alla Forcoletta per poi affrontare uno strappetto per raggiungere la prima cimetta della Costa del San Primo. Già da questa quota iniziamo a trovare un pochino di neve ma che non intralcia più di tanto la camminata.

La bella dorsale del San Primo prosegue tra sali e scendi e poi arriva in vetta. Il programma originale prevedeva di scendere direttamente al Rifugio San Martino ma la dorsale prosegue ancora morbida ed elegante verso il Ponciv e noi ci facciamo attirare dalle sue grazie.

Per essere un mercoledì si vede parecchia gente in giro.

Arrivati al Ponciv, scendiamo al Parco Monte San Primo e ritorniamo nei pressi del rifugio San Martino dove riprendiamo il sentiero "programmato" che seguiamo fino alla Bocchetta di Lezzeno.
Da qui ci buttiamo nel versante ombroso e con un sentiero a tratti viscido raggiungiamo incolumi la Madonna dei Ceppi e per ultimo, attraversando qualche frazione, ritorniamo a Lezzeno.

Giornata magnifica, con splendidi "primi piani" delle Grigne, Resegone, Legnone & company già belli imbiancati e, dall'altra parte, tutta la dorsale dei Monti Lariani (Sasso Gordona, Duaria, Tremezzo, ecc.) con solo una piccola spolverata.