Verso il Winterhorn
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Oggi il miracolo del traforo non è avvenuto: è brutto ad Airolo e anche ad Andermatt.
C'è anche un simpatico vento che ci terrà un po' di compagnia.
Proviamo comunque ad andare, anche per testare la nuova neve. Le temperature alte non giovano al manto nevoso che si presenta come una polenta con un crosticina in superficie, molto faticosa da battere. Il vento alza parecchia neve (oltre a quella che scende per conto suo dal cielo), la visibilità non è il massimo ma buona parte del percorso si svolge sulle vecchie piste di Hospental ormai in disuso e i piloni degli impianti sono un ottimo riferimento.
Verso quota 1950 incrociamo la traccia di un gruppone di 12 persone che è salito più fedelmente lungo le piste, agevolandoci moltissimo la salita. Arriviamo alla fine degli impianti e facciamo un piccolo briefing.
Da qui inizia la parte un po' più inclinata del percorso che si conclude con un breve ma ripido canalino poco sotto la vetta (secondo la relazione). Non ci fidiamo a passare attraverso pendii senza vedere cosa abbiamo sopra la testa, visto che la neve è pesante e già molto lavorata dal vento.
Decidiamo quindi di tornare indietro: sarà per un'altra volta.
P.S.: alla macchina a quota 1495 le temperature erano sopra lo zero mentre in zona Airolo (a 1200 metri circa) pioveva!
C'è anche un simpatico vento che ci terrà un po' di compagnia.
Proviamo comunque ad andare, anche per testare la nuova neve. Le temperature alte non giovano al manto nevoso che si presenta come una polenta con un crosticina in superficie, molto faticosa da battere. Il vento alza parecchia neve (oltre a quella che scende per conto suo dal cielo), la visibilità non è il massimo ma buona parte del percorso si svolge sulle vecchie piste di Hospental ormai in disuso e i piloni degli impianti sono un ottimo riferimento.
Verso quota 1950 incrociamo la traccia di un gruppone di 12 persone che è salito più fedelmente lungo le piste, agevolandoci moltissimo la salita. Arriviamo alla fine degli impianti e facciamo un piccolo briefing.
Da qui inizia la parte un po' più inclinata del percorso che si conclude con un breve ma ripido canalino poco sotto la vetta (secondo la relazione). Non ci fidiamo a passare attraverso pendii senza vedere cosa abbiamo sopra la testa, visto che la neve è pesante e già molto lavorata dal vento.
Decidiamo quindi di tornare indietro: sarà per un'altra volta.
P.S.: alla macchina a quota 1495 le temperature erano sopra lo zero mentre in zona Airolo (a 1200 metri circa) pioveva!
Tourengänger:
Andrea!

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