Stotzigen Firsten m.2752,3: ciaspolata sempre di grande fatica

Con Mauro mi accordo per effettuare questa ciaspolata,strappandogli qualche minuto in anticipo per quanto riguarda la partenza da Saronno,mentre venerdì avviso Angela che noi andremo a Realp domenica e lei mi comunica che anche lei è a Realp con il fratello.....(i messaggi di Angela vanno sempre interpretati e tradotti in modo da riuscire a darne un significato....sempre se riuscite a non impazzire).

Durante il viaggio ecco che ricevo gli sms da Angela la quale mi dice che la meta è la Witenwasserenstock,a grandi linee è per andare alla Rotondo hutte,quindi è molto probabile che vanno lì e che è insieme a sua cognata?!?!?.....? Già,perché io pensavo al fratello che vive in Svizzera e che si stava prendendo una vacanza a Realp,dato che è il secondo fine settimana che Angela vien qui (capito perché bisogna tradurre i suoi sms?), mentre io gli comunico che saliremo allo Stotzigen Firsten ed eventualmente se ne avesse piacere ci vediamo dopo.

Alle ore 8,40 ci incamminiamo e dopo una baita situata sulla curva,prendiamo il percorso battuto dagli sci alpinisti che tengono un passo tranquillo e sempre compatti,non solo, se qualcuno aveva dei problemi come è accaduto ad alcune ragazze,aspettavano: a volte s'incontrano gruppi composti da persone intelligenti che sanno come ci si deve comportare.....ma vi sono coloro che devono metterci meno tempo possibile per arrivare primi (trovando scuse di ogni sorta) e come si suol dire....il lupo perde il pelo ma non il vizio!

Ad ogni modo,eravamo in 2,sempre vicini con l'unica differenza tra noi: io sapevo a cosa stavo andando incontro dopo essermi fatto 1090 metri di salita il giorno precedente,mentre Mauro mi chiedeva dov'era la cima.....assai lontana: un po a zig zag seguendo la vecchia traccia degli sci alpinisti e finalmente alle ore 11,10 siamo alla baita di quota 2350 dopo un dislivello di oltre 800 m. in ore 2,30 (effettive 2,10) e km. 6,40.

Dopo una breve sosta ripartiamo per giungere al pianoro da dove si ben vede la cima e il tracciato da scegliere: la pista alta situata sul crinale non conviene,preferisco il traverso più basso dove noto uno sci alpinista che si toglie pure gli sci,quindi io decido per la mia sicurezza,di ramponarmi. Anche se vi è il sole, la pista è dura e tiene bene,anche Mauro mette i ramponcini e capisce nel risalire dei tratti ripidi che la mia attrezzatura è decisamente meglio (sicuramente c'è chi non toglierebbe le ciaspole neppure se gli spieghi la differenza tra un attrezzo e l'altro....forse lo capiscono quando un giorno si ritrovano in un letto d'ospedale con qualche chilo di chiodi impiantati per tenere le ossa unite....questo lo fanno per non perdere tempo e arrivare presto in cima....se gli va bene!).

Con sicurezza riprendiamo a percorrere la traccia e con l'ultimo strappo perveniamo al' anticima dalla quale in breve raggiungiamo la vetta alle ore 12,35 dopo aver percorso km. 9 e ore 3,10 effettive (3,55 con soste) dove il panorama regala soddisfazione a Mauro che per la prima volta sale quassù,stanco ma soddisfatto (è a promesso di portare Mimmo). Dopo aver fatto alcune foto si decide di scendere alla baita per poi consumare qualcosa,quindi salutiamo augurando a tutti coloro che sono in vetta Buon Natale e un felice anno nuovo.

Scendiamo e alle ore 12,50 riprendiamo il cammino senza problemi incontrando alcuni sci alpinisti che sostano al' anticima rinunciando alla vetta (non è detto che chi vi arriva è più bravo di chi rinuncia) e dopo la discesa che pareva più lunga della salita,eccoci alle 13,30 finalmente a sostare alla baita di quota 2350 per mangiare un poco e alle 14,00 riprendiamo la lunga discesa che termina alle ore 15,53 al parcheggio dopo ben km. 17,18 totali e 5,35 ore di marci effettive.

Dopo svariati sms ecco che riusciamo ad incontrare al bar della stazione Angela in compagnia della cognata con cui ha ciaspolato fino a vedere la Rotondo hutte ma senza arrivarvi (ci comunica che alle 15,00 erano già ritornati,peccato così presto) e che stavano aspettando il resto degli amici (ora vengo a sapere e a capire) dove al parcheggio rivedo Andrea che conobbi tanti anni fa.

Bene,anche questa giornata è trascorsa a lieto fine regalando,fortuna vuole,un panorama indimenticabile,ma anche dal fatto che i quadricipidi cominciavano a lanciare insulti a go go verso il proprietario che ne ha abusato,ma fin che si può si tenta....e non nascondo di aver meditato a rinunciare....poi avrebbe rinunciato per solidarietà Mauro....non va bene,meglio proseguire,adagio,adagio si arriva ugualmente.....l'importante è non schiattare!

Con questa relazione colgo l'occasione per augurare un sereno N A T A L E in famiglia e F E L I C E   AN N O   N U O V O a tutti VOI lettori