Forcella Alta da Carenno
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Durante le mie "scorribande" in MTB sull' alzaia dell' Adda che porta da Imbersago al Lago di Olginate e viceversa, mi sono sempre fermato a guardare in tutte le stagioni una cima che sta tra il Resegone a Nord e Valcava a Sud. Niente di Alpinisticamente importante, ben inteso, ma vedere sto panettone così ben fatto e ben separato dalle altre cime mi ha sempre incuriosito e mi sono sempre promesso di arrivarci in cima un giorno o l' altro. Visto le condizioni del tempo favorevoli per questo fine settimana inizio a documentarmi prima su Google Earth per rintracciare il nome, e poi su Hikr per vedere se qualcuno c' è stato. Fortunatamente trovo alcuni rapporti che mi aiutano quantomeno a decidere che la località di partenza è a Carenno e il posteggio è vicino alla chiesa dei "Morti". Fortunatamente al posteggio trovo anche un "locale" al quale chiedo quale sia il sentiero da seguire per raggiungere il Tesoro e gentilmente mi indica che dal ponticello vicino al posteggio parte un sentiero che porta prima al Boccio e poi prosegue per Forcella Alta e quindi al Tesoro. Mi spiega che alcuni erroneamente imboccano il sentiero parallelo alla chiesa dei Morti, ma mi spiega che è come andare a Venezia da Milano passando da Roma. Azz.... se non l' avessi incontrato io avrei imboccato quello per Roma Venezia.
Faccio tesoro delle sue informazioni e proseguo di buona lena. Arrivo in località Boccio tra una festosa accoglienza di cani da guardia delle varie proprietà che fortunatamente sono rinchiusi.
Il sentiero arriva ad un bivio e qua un' altro dilemma per mancanza di "segnavia", prendere a destra per la
strada che apparentemente si dirige verso il Tesoro o a sinistra per passare ancora in mezzo ad altre case ??. Colpo di scena, si accende una motosega e qua posso chiedere un'altro prezioso aiuto. Si deve andare a sinistra e attraversare qualche altra proprietà. Giunti alla fine di questo sentiero si approda su una strada asfaltata, bisogna prendere di nuovo a sinistra e dopo 50 metri dalla curva a destra , dopo l' acquedotto si imbocca il sentiero sulla sinistra. Finiti i problemi ??? no !! il sentiero arriva sulla strada sterrata e naturalmente non esiste nessuna indicazione. Prendo prima per la sinistra ma il fiuto mi dice che non va bene, torno indietro e dopo 50 metri trovo l' inizio del sentiero. Sarà l' ultimo dubbio perchè poi
il sentiero arriva nuovamente a congiungersi alla strada sterrata ma da quel punto il sentiero finisce.
Dopo alcune centinaia di metri lo sterrato inizia ad essere coperto di neve e ghiaccio, fortunatamente la neve ai lati è consistente e si può procedere "sicuri". La persistenza di queste condizioni fino alla Forcella Alta mi farà decidere di non salire sulla cima del Tesoro perché l' altezza avrebbe sicuramente peggiorato le condizioni del sentiero. D' altra parte, come dicono in tanti, le montagne sono sempre lì, siamo noi che dobbiamo cercare di salire in cima in condizioni di sicurezza. Ora so come ci si arriva ed è già un bel successo da queste parti !! Nell' ultimo pezzo fatto sullo sterrato che si sviluppa in una zona adibita a pascolo e quindi non coperta da alberi, è possibile , in una bella giornata come l' odierna, spaziare verso ovest dalla Liguria al Vallese passando dal Monte Rosa. Ma non sono le uniche bellezze, esistono ad esempio alcuni esempi di edifici "rural alpestre" che ricalcano in modo ristretto i vecchi cortili abitati dai contadini in pianura agli inizi del 900. Assomigliano più a fortificazioni, unico ingresso e unico cortile interno, protetti da un massiccio portone in noce .
Arrivati alla Forcella Alta la vista può spaziare a est verso le cime della Bergamasca che coperte dalla prima neve sembrano ancora più importanti, ma anche a nord non si scherza, La Grignetta, Il Grignone e il Resegone fanno la loro bella figura.
Con una giornata così non ho rimpianti, anche se non sono salito in cima al Tesoro è stata una bella esperienza su queste prealpi che conosco poco.
Ciao e buone escursioni a tutti !!
Faccio tesoro delle sue informazioni e proseguo di buona lena. Arrivo in località Boccio tra una festosa accoglienza di cani da guardia delle varie proprietà che fortunatamente sono rinchiusi.
Il sentiero arriva ad un bivio e qua un' altro dilemma per mancanza di "segnavia", prendere a destra per la
strada che apparentemente si dirige verso il Tesoro o a sinistra per passare ancora in mezzo ad altre case ??. Colpo di scena, si accende una motosega e qua posso chiedere un'altro prezioso aiuto. Si deve andare a sinistra e attraversare qualche altra proprietà. Giunti alla fine di questo sentiero si approda su una strada asfaltata, bisogna prendere di nuovo a sinistra e dopo 50 metri dalla curva a destra , dopo l' acquedotto si imbocca il sentiero sulla sinistra. Finiti i problemi ??? no !! il sentiero arriva sulla strada sterrata e naturalmente non esiste nessuna indicazione. Prendo prima per la sinistra ma il fiuto mi dice che non va bene, torno indietro e dopo 50 metri trovo l' inizio del sentiero. Sarà l' ultimo dubbio perchè poi
il sentiero arriva nuovamente a congiungersi alla strada sterrata ma da quel punto il sentiero finisce.
Dopo alcune centinaia di metri lo sterrato inizia ad essere coperto di neve e ghiaccio, fortunatamente la neve ai lati è consistente e si può procedere "sicuri". La persistenza di queste condizioni fino alla Forcella Alta mi farà decidere di non salire sulla cima del Tesoro perché l' altezza avrebbe sicuramente peggiorato le condizioni del sentiero. D' altra parte, come dicono in tanti, le montagne sono sempre lì, siamo noi che dobbiamo cercare di salire in cima in condizioni di sicurezza. Ora so come ci si arriva ed è già un bel successo da queste parti !! Nell' ultimo pezzo fatto sullo sterrato che si sviluppa in una zona adibita a pascolo e quindi non coperta da alberi, è possibile , in una bella giornata come l' odierna, spaziare verso ovest dalla Liguria al Vallese passando dal Monte Rosa. Ma non sono le uniche bellezze, esistono ad esempio alcuni esempi di edifici "rural alpestre" che ricalcano in modo ristretto i vecchi cortili abitati dai contadini in pianura agli inizi del 900. Assomigliano più a fortificazioni, unico ingresso e unico cortile interno, protetti da un massiccio portone in noce .
Arrivati alla Forcella Alta la vista può spaziare a est verso le cime della Bergamasca che coperte dalla prima neve sembrano ancora più importanti, ma anche a nord non si scherza, La Grignetta, Il Grignone e il Resegone fanno la loro bella figura.
Con una giornata così non ho rimpianti, anche se non sono salito in cima al Tesoro è stata una bella esperienza su queste prealpi che conosco poco.
Ciao e buone escursioni a tutti !!
Tourengänger:
mmaino

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Kommentare (4)